Steeven Salvat, classe 1990, ama raffigurare la flora e la fauna spontanee. Uno dei suoi strumenti preferiti è la penna a china Rotring. La tecnica del tratteggio consente dovizia di dettagli alle sue creazioni. Queste ultime esprimono talora una dualità fra la natura e la meccanica di oggetti rétro o vagamente steampunk. Altre volte, si tratta di coleotteri o piccole creature ornate di gemme, quasi a ricordare la preziosità di ogni forma di vita.
Salvat dichiara di aver avuto come fonti d’ispirazione Albrecht Dürer, Gustave Doré, Jean-Auguste-Dominique Ingres, Moebius e Walton Ford. Alcune sue illustrazioni sembrano quasi evocare le incisioni del XVIII secolo, se non fosse che decorano oggi i vari arrondissement della capitale francese. Ed è proprio a Parigi, presso la galleria d’arte Le Cabinet d’Amateur, che dal 25 gennaio all’11 febbraio 2024 si terrà Petite Nature, la prima esposizione personale dell’artista, che esplora il concetto di erbario attraverso giochi grafici e sottili composizioni.
Il nuovo progetto ricorre ad elementi vegetali e floreali secchi, completati da disegni di animali, per esprimere la vulnerabilità di ecosistemi a cui non prestiamo più nemmeno attenzione – come i prati o i piccoli corsi d’acqua – che sono troppo spesso sacrificati in nome dell’urbanesimo massiccio e imperante. Le vittime sono esseri inermi, che non hanno voce e non possono far valere i propri diritti, se non affidandosi alla penna di Salvat. Che si tratti di un airone elegante o di un umile topolino, una lucertola piuttosto che una farfalla.
Ecco quindi che, attraverso la gentile armonia di linee minuziosamente tratteggiate, le graziose illustrazioni di Salvat assumono toni di denuncia. Sembrano uscite da un libro di botanica del secolo scorso, eppure nel contempo hanno un twist attuale, coerente con le istanze di sostenibilità e tutela dell’ambiente sempre più avvertite nella nostra società.
Il Museo di Palazzo Grimani di Venezia, in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, presenta la mostra personale di…
Più di 40 orologi da polso tra Longines, Rolex e Patek Philippe. Dopo 18 anni dalla prima vendita leggendaria, Guido…
Per l'apertura della nuova stagione del progetto di riqualificazione urbana The Wallà, a Riese Pio X, nel trevigiano, un doppio…
Per i prossimi tre anni, Elsa Barbieri assumerà l'incarico di coordinatrice artistica del Museo d’Arte Contemporanea di Cavalese, prendendo il…
La collezionista Sandra Hegedüs si è dimessa dall’associazione degli Amici del Palais de Tokyo, a causa di una mostra considerata…
Sphériques, mobiles, stabiles, standing mobiles e constellations: con oltre 30 capolavori, creati tra il 1931 e il 1960, il MASI…