Categorie: Street Art

Wonderwallà Fest: la Street Art internazionale continua a colorare Vallà

di - 9 Agosto 2024

La piccola frazione di Vallà, nel Trevigiano, si prepara a diventare un laboratorio a cielo aperto con il Wonderwallà Fest, festival promosso nell’ambito del progetto di street art The Wallà. In programma dal 29 agosto al primo settembre 2024, questo evento coloratissimo vedrà protagonisti alcuni dei più grandi street artist internazionali, come Tellas, Franco Fasoli e Pixel Pancho, che hanno appena concluso i loro lavori, mentre Joys e Orion prenderanno le bombolette in mano a settembre.

The Wallà è un progetto di rigenerazione urbana partecipata partito a maggio 2021 su iniziativa dell’associazione di promozione sociale Collettivo BocaVerta, in collaborazione con il Comune di Riese Pio X e con il patrocinio della Regione Veneto e della Provincia di Treviso. L’obiettivo? Ridare nuova vita al centro urbano, modificandone la percezione attraverso la bellezza della street art. Durante il Wonderwallà Fest, gli artisti lavoreranno in sinergia con gli studiosi dell’Università Ca’ Foscari, impegnati in un progetto di conservazione delle opere di street art. Un connubio perfetto tra creatività e ricerca, che farà di Vallà una tappa da visitare, per gli appassionati del mood urbano.

Il festival non è solo un inno all’arte visiva ma un evento culturale a tutto tondo, con dj set, concerti e workshop. Come sottolinea Mauro Berti, portavoce di The Wallà, «Questi tre giorni saranno un’esplosione di emozioni e colori, un invito a riscoprire la bellezza nascosta nei luoghi più inattesi del nostro paese».

Tellas

Il primo cantiere portato a termine quest’estate è stato quello di Tellas, pseudonimo di Fabio Schirru. L’opera dell’artista sardo si inserisce in una nuova serie di lavori chiamata patterns and grids, uno studio suggerito dalla parete ricca di finestre con balconi.

Si è concluso anche il cantiere di Pixel Pancho, artista torinese, classe 1984. Nel murale La dolce vita l’artista sottolinea il rapporto tra uomo-animale e natura: tre robottini, che incarnano simbolicamente la famiglia, guidano una mandria, riferimento al conformismo della società contemporanea, come spiegato da Antonella Alban, la critica d’arte che ha seguito il progetto.

Pixel Pancho

Interesse ha destato anche Franco Fasoli, artista argentino di origine italiana. «Seguendo la tradizione dei muralisti storici, Jaz narra le contraddizioni della società argentina attraverso simbolici riferimenti all’attuale situazione politica, il suo è uno spazio di denuncia, espressione di forza intellettuale e formale», scrive ancora Alban.

Dal 25 al 30 settembre sarà invece la volta di Joys & Orion, il murales sarà realizzato presso l’Officina De Marchi di Via Montello. Sarà seguito a distanza nel suo operare, come è accaduto anche con gli altri street artist, da un team di studiosi dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, impegnati in un progetto di salvaguardia della street art italiana. I dipinti murali contemporanei sono realizzati infatti con materiali commerciali di origine sintetica, scelti in base a considerazioni di natura artistica e non sempre per la loro durabilità. La sfida è comprendere la composizione dei materiali utilizzati per un murale e sapere quali azioni conservative svolgere fin dalla sua origine e nel farlo formare la generazione di conservation scientist.

Per il programma completo di Wondewallà Fest potete dare un’occhiata qui.

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