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fino al 15.I.2003 | 18×24 | Torino, Galleria 41

di - 30 Dicembre 2002

”Come quando vorreste dire qualcosa a qualcuno ma i contenuti si propagano sul vostro corpo diventando tic, rossore, piccoli movimenti convulsi o decisioni puramente impulsive. La vostra pelle si tiene il vostro contenuto, a volte vedibile, mai bevibile”. Questo non è un brano tratto da un best seller di moda, bensì la riflessione che integra un’installazione di Andrea Bertotti dal titolo Tanta C. L’arte assume le forme più varie ed utilizza i mezzi più diversi per tradurre se stessa, proprio come dimostra l’ampia collettiva realizzata da 41 artecontemporanea. Nonostante siano legate tra loro da una comune ragion d’essere, il formato ridotto 18 x 24 centimetri, le opere esposte sono caratterizzate da innumerevoli soggetti, dai guizzanti paesaggi in movimento di Bruno Locci alle figure rimandanti, almeno in parte, alle stimate e suggestive rappresentazioni di Stefano Ricci (Simone Pellegrini). In mostra sono presenti sia artisti che la galleria segue abitualmente occupandosi di disegno italiano (Beppe Sesia, Bartolomeo Migliore), che autori dalla produzione totalmente dissimile quali Ulrich o Sabine Delafon. Creativi che hanno utilizzato e proposto i materiali e gli oggetti più disparati, dal vetro al legno, dai preservativi imbottiti (Immacolata Concezione, Simone Sandretti) alle cornici fatte con la gomma da masticare al gusto di fragola (Elisabetta Dotta). Con più di cento lavori in totale, ritroviamo giovani ragazzi formatisi all’Accademia Albertina delle Belle Arti, quali Elisa Filomena, ma anche alcune fra le personalità più promettenti del momento, da Stefania Ricci ad Andrea Massaioli, da Luisa Valentini a Plinio Martelli. Tra gli autori di fama da ricordare Daniele Galliano, Mauro Chessa (che presenta un verdeggiate paesaggio), Aldo Mondino e Giorgio Griffa. Di Luigi Mainolfi è esposto un disegno raffigurante una delle sue celebri strutture-totem a griglia, mentre di Maurizio Donzelli due colorate opere ad acquerello. La proposta dei noti designer Isola & Norzi dimostra come anche due semplici tavole in legno, opportunamente incorniciate, possano diventare dei veri e propri quadri, essenziali complementi in linea con le tendenze più innovative. Da ricordare, inoltre, le mini sculture di Guido Rosa e il dipinto su vetro di Marco Gastini. Nonostante le creazioni di piccole dimensioni siano più accessibili e alla portata di molti, adatte dunque ad un collezionismo giovane, in realtà è un’altra la vera ragione della scelta del formato ridotto: 41 artecontemporanea, infatti, vuole ricordare un’iniziativa che numerosi artisti e gallerie intrapresero già negli anni settanta, in netto contrasto con la comune concezione dei ruoli e dei significati dell’arte. Un progetto volto ad abbattere un ulteriore confine e a soverchiare i canoni classici che consideravano determinanti le dimensioni delle opere. L’arte, ne converrete, non ha affatto bisogno di misure extralarge

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Maurizio Donzelli
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Marco Gastini. Torino, Palazzina della Società Promotrice delle Belle Arti
Mauro Chessa. La buccia delle cose. Torino, Sala Bolaffi

sonia gallesio
mostra visitata il 21 dicembre 2002


18×24 diciottoperventiquattro
Torino, Galleria 41 artecontemporanea, Via Mazzini 41
Tel +039 011 8129544
Dal 6 dicembre 2002 al 15 gennaio 2003.
La galleria rimarrà chiusa durante il periodo delle feste e riaprirà il 7 gennaio 2003.
dal martedì al sabato, 16.30-18.30; mattino su appuntamento

[exibart]

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