Categorie: torino

fino al 18.V.2008 | Greenwashing | Torino, Fondazione Sandretto

di - 12 Marzo 2008
Il termine “greenwashing” è un neologismo di recente e curiosa acquisizione. È comparso nel vocabolario anglofono una ventina d’anni fa. Si è cominciato a usarlo quando una certa stampa cronachistica ha dato il via a indagini che hanno portato alla pubblicazione di articoli riguardanti doppie azioni. Azioni di facciata di grandi multinazionali che promuovevano iniziative ispirate da un generale sentimento allarmista-bio-ecologista, per poi continuare nella serializzazione di prodotti e servizi altamente inquinanti.
Con questo stesso lemma prende l’abbrivio la collettiva di venticinque artisti, provenienti da tutto il mondo e riuniti negli spazi della Fondazione Sandretto, per formulare e rappresentare quello che è, oggi, il sentire ecologico. Il visitatore non troverà soluzioni ragionate, strategie coercitive o ingombranti compensazioni progettuali; niente che riguarderà sceintificamente l’ambiente e i relativi processi d’inquinamento. Ogni pensiero sull’ecologia verrà a mischiarsi in mezzo al numeroso assembramento di artisti che, su ogni supporto conosciuto, dal dipinto, all’installazione, al video per arrivare alla fotografia e alla performance, riproporrà una versione alternativa alla ecosostenibilità.

Posta prima del consueto giro palatino negli spazi della Fondazione si trova l’installazione di Jorge Peris. L’artista solitamente distrugge gli spazi, alfine scuoiati di pareti e fondamenta, per ritrovarne la vera, impalpabile anima di luoghi. Anche per Greenwashing ha smontato le pareti in cartongesso di una piccola stanzetta dietro il desk d’accoglienza e, grazie all’argilla sparsa attorno alle pareti, ha costruito un ambiente umido e ovattato, separato dal resto. Una bolla per la percezione di suoni che si avvicinino il più possibile a rumori di origine naturale.
Quando si entra in mostra, sembra di ritrovarsi a casa. In una casa fatta di persone che hanno usato, chi più chi meno, l’idea di ecologia come un fondale scenico, per diventarne attori. Per citare alcuni esempi, si trova l’installazione costellata di elettrodomestici, sparsi nel buio e lasciati con le spie di stand-by accese, di Chun Yun. Poi un video dai toni e dai colori retrò di Fiona Tan, che interpreta il livello crescente dell’innalzamento delle acque con un filmato in continuo salendo.

Di grande portata l’installazione di Santiago Sierra, che lascerà per tre giorni consecutivi i motori di due automobili accese, all’interno degli spazi, facendo convogliare i gas di scarico fuori dalla Fondazione con l’uso di enormi tubi di plastica. Da notare il lavoro a forma di cactus di Simon Starling: l’artista inglese sceglie di assemblare un calorifero inglobato in spoglie e forme naturali, stabilendo durante la notte, come durante il ciclo clorofilliano, una diversa distribuzione dell’energia del riscaldamento.

articoli correlati
Jorge Peris alla Galleria Zero… di Milano
Fiona Tan a Palazzo delle Papesse a Siena
Santiago Sierra alla Lisson Gallery di Londra
Simon Starling per la nuova sede della galleria di Franco Noero

ginevra bria
mostra visitata il 28 febbraio 2008


dal 28 febbraio al 18 maggio 2008
Greenwashing
a cura di Max Andrews, Ilaria Bonacossa e Mariana Cánepa Luna
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Via Modane, 16 (Borgo San Paolo) – 10141 Torino
Orario: da martedì a domenica ore 12-20; giovedì ore 12-23
Ingresso: intero € 5; ridotto € 3; gratuito il giovedì ore 20-23
Catalogo in mostra
Info: tel. +39 0113797600; fax +39 01119831601; info@fondsrr.org; www.fondsrr.org

[exibart]

Articoli recenti

  • Attualità

Quando la politica entra nei musei: un anno di fratture tra arte, potere e istituzioni

Musei, biennali e istituzioni culturali sempre più attraversati dalla politica: un’analisi degli eventi che, nel corso del 2025, hanno riportato…

31 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

10 dischi del 2025, da ascoltare sull’onda della rivoluzione musicale libanese

Il mondo è la grande casa della musica che accoglie tutti: dalla neopsichedelia al tarweedeh palestinese, tra afrobeat e rock-punk-avantgarde,…

31 Dicembre 2025 12:30
  • Arte contemporanea

In Ruanda ha aperto il primo museo d’arte contemporanea: è nato il GICA

Fondato da Kami Gahiga e Kaneza Schaal, il GICA inaugura a Kigali: nella capitale del Ruanda, un modello di istituzione…

31 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Nuovi direttori per 14 musei statali autonomi: annunciati i candidati nella shortlist

Il Ministero della Cultura ha reso noti i nomi dei candidati ammessi ai colloqui per la direzione di 14 musei…

31 Dicembre 2025 10:24
  • Musei

Come sarà il Suzhou MoCA, il nuovo polo per l’arte contemporanea in Cina

Ispirato ai giardini storici di Suzhou e alla tradizione cinese, il nuovo museo d’arte contemporanea firmato Bjarke Ingels Group fonde…

31 Dicembre 2025 9:36
  • Mostre

Capodanno a Miami: cinque mostre da non perdere in tre musei della città

Tra ceramiche e e fantascienza speculativa, proponiamo un itinerario tra le mostre più interessanti da visitare a Miami per iniziare…

31 Dicembre 2025 0:02