Categorie: torino

fino al 20.XII.2008 | Angela Dufresne | Torino, Glance

di - 17 Dicembre 2008
Angela Dufresne (Hartford, 1969; vive a New York) torna per la seconda volta a esporre da Glance, con una ventina di opere di piccolo e grande formato, realizzate appositamente per l’occasione, testimoniando l’originaria volontà della galleria di presentare al pubblico italiano un folto ventaglio di artisti americani già ampiamente apprezzati in svariate realtà mondiali.
Architettura, storia dell’arte, cinema e letteratura si fondono nei lavori di Dufresne in un complesso compost cromatico dalle mille sfaccettature, dove piccoli dettagli quasi celati emergono soltanto dopo un’attenta disamina scenografica. Il suo modus operandi si avvicina molto a quello di un montatore cinematografico, preciso ma divertito, scrupoloso e ironico, che riesce a imprimere su una pellicola intelata il magico incontro tra realtà e fantasia, ricordo e sogno, testimonianza e vagheggiamento.
Solitario e pacifico, un uomo su una barca (l’artista Eric McNatt) sembra assorto nella propria quiete; ma ecco che, nell’angolo in alto a destra, un fuoco d’artificio scoppia in un fiore di colori sgargianti, prorompente seppur discreto. Poco più in là, confidenziale e vociante, scalda l’ambiente una rivisitazione dell’ultima cena, crepitante di rosso (Bueneuls last supper, 2008).

Il rimando all’iconografia cinematografica è reso esplicito fin dal titolo scelto per la personale, Floating weeds, una nota opera del regista giapponese Yasujiro Ozu. Non mancano neppure rappresentazioni di sequenze tratte da Viridiana di Buñuel e ritratti di attrici quali Isabelle Hupper. Paradossalmente, la concretezza dell’apparenza che nutre un film si mesce a una personale rilettura di fatti e accadimenti, oltre a interpretazioni di scenari naturali vagamente cupi o dubbiosamente immaginari, non identificabili. Uno scorcio di un fiume, di una foce che si fonde con il mare? Da qualche parte in Irlanda. E questo è sufficiente. Non è importante il luogo in sé, ma la seduzione visiva ed emotiva che produce.
In svariati dipinti si scoprono maliziosi lasciti personali, assimilabili forse alle brevi apparizioni di Woody Allen o Alfred Hitchcock in alcuni loro capolavori, costituiti dalla raffigurazione della stessa pittrice, dal corpo minuscolo e collocato a margine, che ritrae il paesaggio in modo attento e risoluto (Senza titolo, 2008). A ben guardare, in realtà, seguendo diagonali e percorsi del segno carico e similmente espressionista, spesso si materializzano a sorpresa minute figure di donna, emergenti da fondali intensi o immerse in un laghetto a fare un bagno corroborante, avvolte da un’atmosfera intimistica e quasi giocosa.

Dufresne amalgama verosimiglianza e memoria, diventando parte attiva della storia raccontata. Proprio in questo modo può intervenire modificando i finali, alterando e facendo proprie le location, aprendo brecce dalle quali guardare, per allargare gli orizzonti e permettere allo spettatore di divagare, di spingersi oltre.


articoli correlati

Angela Dufresne da Glance nel 2006

sonia gallesio
mostra visitata il 28 novembre 2008


dall’otto novembre al 20 dicembre 2008
Angela Dufresne – Floating Weeds
Galleria Glance
Via San Massimo 45 (Borgo Nuovo) – 10123 Torino
Orario: da martedì a sabato ore 15.30-19.30 o su appuntamento
Ingresso libero
Info: mob. +39 3489249217; info@galleriaglance.com; www.galleriaglance.com

[exibart]

Articoli recenti

  • Design

Libri, mostre e pratiche sperimentali: che anno è stato il 2025 per il design

Dalle riedizioni di Gio Ponti alle pratiche radicali su Taranto, passando per libri, mostre e progetti che interrogano il ruolo…

29 Dicembre 2025 17:27
  • Beni culturali

Il Grand Egyptian Museum di Giza rivuole il busto della regina Nefertiti

L’apertura del Grand Egyptian Museum riaccende la richiesta di restituzione del busto di Nefertiti dal Neues Museum di Berlino: promosse…

29 Dicembre 2025 15:11
  • Mercato

Il Signore degli Anelli fissa un nuovo record d’asta

Da Heritage Auctions, la raccolta composta da "La Compagnia dell'Anello", "Le Due Torri" e "Il Ritorno del Re" ha raggiunto un nuovo traguardo…

29 Dicembre 2025 12:45
  • Progetti e iniziative

Humans, quando gli oggetti diventano un ricordo: la mostra a Campobasso

Al Circolo Sannitico di Campobasso, nell’ambito del festival Welcome Home, un progetto espositivo di Mino Pasqualone ridĂ  voce ai ricordi…

29 Dicembre 2025 12:30
  • Libri ed editoria

La storia della luce è la storia delle donne: il saggio di Jacqueline Ceresoli

Edito da Postmedia Books e dedicato alle donne che hanno lavorato con il tema e con il medium della luce,…

29 Dicembre 2025 11:37
  • Mostre

Nelle sue opere, Umberto Manzo lascia emergere la persistenza della memoria

Allo Studio Trisorio di Napoli, Umberto Manzo rilegge i suoi archivi della memoria tra incisioni, stratificazioni e riferimenti al mondo…

29 Dicembre 2025 10:30