Categorie: torino

fino al 28.V.2010 | Beat Kuert | Torino, Allegretti Contemporanea

di - 19 Maggio 2010
Verso la metà degli anni ’60 Beat Kuert (Zurigo, 1946) realizza i primi
film sperimentali e diversi documentari. Video e fotografia diventano i mezzi
espressivi privilegiati della sua ricerca: le immagini, sempre fortemente
simboliche, tendono a catturare gli aspetti meno appariscenti della realtà,
artifici e illusioni. A questo scopo concorre in modo rilevante il colore,
intenso e aggressivo, con decisa prevalenza di contrasti netti, quali il rosso
e il nero.
Uno dei soggetti ricorrenti nel lavoro è la donna, vista
nella sua femminilità originaria, liberata da schemi, sensuale e ferina. In una
mostra di alcuni anni fa, Donna carnivora, Kuert mostrava una “donna sola, eternamente
affamata, il cui abito preferito è la pelle
”, a sottolineare il bisogno di superare feticci e
apparenza per far ritorno a una situazione originaria.
Anche Vertigo ruota intorno a questa tematica; il titolo del progetto
ha reminiscenze hitchcockiane, nell’impianto delle immagini – tutte realizzate
negli ultimi due anni – che lasciano interagire realtà e dimensione onirica con
un forte impatto percettivo. Si tratta di still da video: momenti topici
vengono focalizzati e fissati in un gioco di sovrapposizioni e di ripetizioni
ossessive che comunica allo spettatore un senso di inafferrabilità.

Il continuo sconfinamento in una regione dello spirito
dominata da pulsioni primordiali si traduce nell’incalzare delle sequenze
fotografiche, che imprime all’insieme un ritmo vorticoso e coinvolge lo sguardo
in rimbalzi allusivi, all’interno di un continuo ribaltamento dei significati.
Il linguaggio coniuga diversi codici espressivi, da segni astratti a frammenti
di scrittura. Bocche rosse, chiome fluenti, corpi flessuosi paiono sospesi
nello spazio, in una dimensione temporale cristallizzata.
In Martirio è una bocca sensuale, rosso carminio, a catalizzare lo
sguardo; in Sure of her innocence, invece, sono le parole che scorrono sul corpo a generare
tensione; Volver
è costruito su una rapida successione iconica, nella quale le figure risultano
sempre indefinibili; in Carnaria le fasce verticali generano ossessione.

La mostra è completata da un video, nel quale si
susseguono i preparativi della performance che ha avuto luogo nella galleria la
sera dell’inaugurazione e le cui tracce sono ancora visibili nella teca di
vetro poggiata su terriccio, al centro della sala. Donne che si cospargono di
terra, pelle autentica, in un gesto che sottolinea la volontà di un ritorno
alla natura.

tiziana conti
mostra visitata l’8 maggio 2010


dal 7 al 28 maggio 2010
Beat
Kuert – Vertigo
Galleria Allegretti Contemporanea – Palazzo
Bertalazone di San Fermo
Via San Francesco d’Assisi, 14 (zona Quadrilatero romano) – 10122 Torino
Orario: da martedì a sabato ore 15-19
Ingresso libero
Info: tel. +39 0115069646; fax +39 0115538799; info@allegretticontemporanea.it;
www.allegretticontemporanea.it

[exibart]


Articoli recenti

  • Danza

Il buio, il vespro, il bianco: tre giovani coreografi per una serata d’autore

Alla Fonderia di Reggio Emilia, una preziosa serata con le coreografie di tre giovani autori, sempre più affermati: Roberto Tedesco,…

9 Dicembre 2025 18:30
  • Attualità

Colpo in pieno giorno a Sao Paulo: rubate otto incisioni di Matisse

Otto incisioni di Henri Matisse e cinque opere di Candido Portinari sono state trafugate dalla Biblioteca Mário de Andrade di…

9 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

Helen Chadwick, l’artista punk al Museo Novecento di Firenze

Il Museo Novecento dedica a Helen Chadwick la prima grande retrospettiva italiana: un viaggio tra sensualità, femminismo e materia viva,…

9 Dicembre 2025 16:58
  • Arte contemporanea

Andare verso l’intangibile è una necessità: intervista all’artista Claudia Peill

A margine della sua mostra a Düsseldorf, abbiamo intervistato l’artista italiana Claudia Peill, per farci raccontare le nuove fasi della…

9 Dicembre 2025 15:30
  • Fotografia

Nelle fotografie di Jacopo Di Cera, il paesaggio rivela tutte le sue ferite

Nelle fotografie zenitali di Jacopo Di Cera, il bianco dei ghiacciai e della neve si apre in trame e ferite…

9 Dicembre 2025 14:35
  • Arte contemporanea

ArtDays si chiude nell’entroterra della Campania, con i fiori di Alberto Tadiello

La quinta edizione di ArtDays Napoli Campania si è chiusa con una giornata di sole e con la presentazione dell’opera…

9 Dicembre 2025 11:52