Tradizione vuole che la sera del 13 settembre, a Lucca, si celebri la vigilia della festa di Santa Croce. Con una processione che si snoda lungo i vicoli stretti e illuminati del centro in onore del Volto Santo: crocifisso ligneo venerato dai lucchesi e scolpito, secondo la leggenda, in un cedro del Libano da Nicodemo, che desiderava poter tramandare ai posteri le sembianze reali di Cristo. La solenne processione fa rotta
Quindi veniamo a noi, e passiamo al programma. Il cartellone delle esposizioni è quanto mai eterogeneo. E per cominciare… andiamo alla fine. Eh sì, perché uno degli appuntamenti di rilievo è in programma da 28 al 26 ottobre alla Biblioteca Statale, dove si svolgerà la mostra “I Riflessi della ragione”. Protagonisti Diderot, D’Alembert e l’edizione di Lucca dell’Encyclopedie, datata 1758-1776 e appena restaurata. L’organizzazione dell’evento è stato possibile grazie al lavoro svolto dal Liceo Artistico Statale I di Milano. Si potranno dunque ammirare i 28 volumi antichi, primo veicolo di divulgazione del pensiero illuministico. Una pubblicazione, questa, che si è distinta dalle altre (già diffuse nel Settecento) per il chiaro intento di rottura con la cultura tradizionale e il conservatorismo politico e religioso. I due critici avevano individuato nell’educazione il principio base per il rinnovamento. La Biblioteca Statale, però, non è l’unica sede che ospiterà una mostra. Dal primo al 15 settembre, infatti, a Villa Bottini è in programma la personale di pittura di Danilo Rovai, “40 anni di incisioni”. Rovai, 72 anni, lucchese, ha insegnato disegno e storia. Dal 1978 è presente nei cataloghi di grafica nazionale della Bolaffi editore e nel Repertorio degli incisori italiani. Il suo è un mondo visto al di là della finestra, oltre ogni cornice. Tra incisioni naturalistiche e visioni al limite del realismo. Sempre a Villa Bottini, dal 7 al 22 settembre, saranno allestite le opere di un altro lucchese, Pier Luigi Puccini. Illustratore fiabesco di libri e manifesti, il suo campo di attività preferito è la pittura, cui affianca dal 1980 la scenografia e la grafica. Tra i suoi ultimi lavori ricordiamo le serie di litografie dedicate a Pinocchio. Nello stesso scenario, dal 28 settembre al 6 ottobre, con “Angelincantati” (catalogo in mostra, testo di Ferruccio Battolini) è presente anche Gianluca Motto. Il giovane artista spezzino, vincitore in giugno del concorso S. Martino di Durasca, esporrà oltre 20 opere (alcune di grandi dimensioni). La novità? “Beh – spiega l’artista – l’introduzione di figure in un contesto di astratto
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