Il percorso espositivo, dal carattere retrospettivo, propone le opere più significative e originali dell’artista contemporaneo. Vengono presentate opere degli anni settanta, quando dalla creatività del maestro nascevano oggetti inanimati, dalle linee sinuose, che si riflettono poi anche nei paesaggi, dipinti negli anni ottanta. Una mostra doverosa sulle diverse stagioni di una creatività raffinata, ma originale, sempre coerente nel tempo. Le opere, fanno pensare, talvolta, alla metafisica di Piero della Francesca, richiamano alla memoria la finezza espressiva del maestro Rosai, insomma continuano l’espressività della cultura pittorica toscana in maniera mai banale e scontata. Il colore forte e acceso, cattura immediatamente la fantasia dello spettatore, persino del più distratto. Le linee ed i soggetti, sempre piacevoli e fantasiosi, non disturbano, non colpiscono mai l’occhio dello spettatore, ne stimolano anzi la fantasia e la dimensione del sogno.
Proprio la terra dei sogni è quella che Luca Alinari dipinge con i migliori risultati, una terra fatta di paesaggi colorati, di casine appollaiate su colline rosa, di alberi colorati d’arcobaleno, la terra dei sogni di un bambino felice. In conclusione una mostra da vedere e ricordare, una mostra per cambiare d’umore.
Rosaria Fabrizio
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