Non solo olii su tela e gouches su carta, ma anche sculture metalliche, video clips e cortometraggi animati alla mostra dedicata all’arte croata dal 1956 al 1973.
Le opere provengono dal Museo d’Arte Contemporanea di Zagabria e rappresentano i prodotti più significati di due diversi movimenti jugoslavi, Exat ’51 e Nuove Tendenze entrambi legati all’astrattismo geometrico di stampo costruttivista.
Gli artisti, quasi del tutto sconosciuti in occidente, non sono solo pittori ma anche filosofi, architetti, scultori, disegnatori, cineasti e critici d’arte, tutti convinti di superare, non solo metaforicamente, l’arte di regime dominante in quegli anni, divenendo gli unici movimenti astratti in paesi di stampo socialista. Ecco che queste due diverse esperienze si allineano sia concettualmente che cronologicamente vicino ai movimenti astratti del Centro Europa, legati il primo all’esperienza dell’astrazione formale di Vaserely ed il
0pere puramente astratte di Ivan Picelj figurano accanto alle tele del filosofo Bozidar Rašica, a quelle di Zvonimir Radić e ai lavori di Vjenceslav Richter che vedono nella geometria delle forme e nella presenza di un solo simbolo l’emblema di un mondo purificato dalla violenze e dalla dittatura politica. Queste opere prendono senz’altro spunto dai movimenti astratti degli anni ’20 come De Stijl legato alla filosofia teosofica olandese e dal Costruttivismo russo e poi da quelli coevi degli anni ’50, mirando senza alcun dubbio alla libera espressione delle forme e del pensiero e alla continua sperimentazione.
Stesso concetto motore per gli artisti delle Nuove tendenze anche se questo fu un movimento più internazionale a cui molti gruppi ed artisti di tutto il mondo presero parte. Esso fu legato concettualmente alla sperimentazione ottica vissuta un po’ ovunque sia in Europa che in America negli anni ’60. In mostra anche opere di Almir Mavignier e Juraj Dobrovic, dando vita con ciò ad una sorta di linea di continuità inconscia con l’arte europea dello stesso periodo.
Queste stesse idee furono applicate poi ad altri campi dell’arte quali la cinematografia e la cartellonistica ponendo i due movimenti artistici come le nuove frontiere del cinema e della grafica sperimentale d’avanguardia.
alessandra marzuoli
mostra visitata il 20 novembre 2003
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