Categorie: toscana

fino al 27.V.2003 | Alessandro Ceni | Firenze, La Corte Arte Contemporanea

di - 21 Maggio 2003

Le immagini ruvide di Alessandro Ceni si dispongono negli spazi de La Corte assecondandone le irregolarità. S’insinuano nel sottile corridoio, s’inseriscono nella nicchia laterale, modulano la parete ampia di fronte all’entrata. L’incontro tra l’ambiente, in cui i segni del passato sono ancora leggibili, ricchi di fascino nella loro disorganicità, e le opere maleducate di Ceni sfiora la perfezione.
Le tele di grandi dimesioni raccontano l’unione difficile tra umano e sacro, tra arte e realtà. Su basi dipinte di colori accesi, l’artista posiziona nidi, insetti, rami, giocattoli sfregiati, spicchi di mele aride.
Offre alla vista elementi veri, da Nouveau Réalisme. Come in Daniel Spoerri, sono oggetti privi di vita. Diversamente che per l’artista svizzero, però, non si tratta di una riflessione sul tempo.
La presenza di insetti richiama alla mente il lavoro di Romano Masoni. Ma il pensiero di Alessandro Ceni non si rivolge al riscatto degli umili. Quello che gli interessa, invece, è il rapporto tra le cose legate alle tele e la pittura che completa il quadro. Con i suoi toni vivaci, fa ritornare in vita esseri ormai morti, rendendo il reale migliore attraverso l’arte. La poetica dell’objet trouvé si unisce con le teoria dell’ideale, che tanta fortuna ha trovato in Raffaello e nei classicisti. Certo, i risultati che vediamo qui, ora, sono quel che di più lontano si possa immaginare dalle accuratezze del passato.
La mano dell’artista cuce rami ed altri oggetti ai supporti; poi finisce l’opera disegnando il completamento pittorico. Non sceglie diversi frammenti del vero da combinare in un ideale artistico.
Per citare Marco Lenzi, le opere di Ceni non sono da salotto buono. Sono invece inviti alla riflessione, come icone bizantine, come pale d’altare che innalzano al divino oggetti semplici trovati per caso. Come poesie veloci.
Alessandro Ceni nasce come pittore, negli anni dell’adolescenza, ma abbandona presto l’arte visuale per rivolgersi alla poesia. Nelle sue parole si legge un’attenzione pregnante alla sfera visiva. Dagli anni Novanta, il ritorno ai pennelli mantiene l’eco della mente del poeta. Il legame tra i due campi espressivi è inscindibile. Morte, vita, deperimento di ciò che era rigoglioso sono temi che si ripetono.
”Io sto qui e da qui/ vedo collassare le stelle, implodere i volatili,/ cabrare verso il loro dio le nubi/ per poi precipitare in lacrime e in piogge;/ vedo cadere tutto e tutto/ininterrottamente/ la foglia, l’ala, il vento”.

silvia bottinelli
mostra visitata il 7 maggio 2003


Alessandro Ceni. Una sola esistenza
fino al 27 maggio 2003
La Corte Arte Contemporanea, di Rosanna Tempestini Frizzi
via de’ Coverelli 27r (Santo Spirito – Oltrarno)
orario: martedì-sabato ore 16-19 e per appuntamento.
Per informazioni tel. 055 284435; e-mail: rostem@tin.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30