Categorie: toscana

Fino al 28.VII.2002 | I volti del potere. La ritrattistica di corte nella Firenze Granducale | Sala delle Reali Poste, Galleria degli Uffizi.

di - 5 Giugno 2002

Le gallerie fiorentine, dagli Uffizi con il Corridoio vasariano alla Galleria Palatina, offrono una panoramica di ritratti e autoritratti che sono autentici capolavori e testimoniano un interesse costante per questo genere che può assumere una grande varietà di declinazioni. La versione ufficiale del ritratto di rappresentanza è una delle possibilità che i Medici usarono ampiamente per trasmettere le loro aspirazioni, i loro successi e la loro ‘politica culturale’. La mostra è un occasione davvero unica di scoprire la complessità dei ritratti ufficiali, che tentavano di fondere l’aspetto documentario a quello informativo e celebrativo.
La fortuna del ritratto nasce con lo stesso Cosimo I, che commissionò ritratti ai maggiori artisti di corte –Cellini e Vasari- e fu tra i primi a propagandare abilmente la sua immagine. Nei decenni successivi prevale un attitudine più dimessa, nelle regolarizzazioni di Santi di Tito e nel tono elegante di Cristofano Allori, che mantengono una sobrietà e una severità d’impostazione dettata dal clima controriformato.
Tuttavia è con l’arrivo a Firenze di Justus Sustermans che la ritrattistica ufficiale si aggiorna modellandosi sugli esempi di Rubens e Van Dyck, accanto a ritratti eseguiti dai maggiori esponenti del barocco come il Ritratto del Cardinale Leopoldo de Medici del Baciccio, un capolavoro di floridezza e opulenza barocca.
L’aspetto sul quale i curatori hanno particolarmente concentrato le loro ricerche esula tuttavia dalla sola pittura e mira a ricostruire il sostrato artigianale che forniva la corte di quelle suppellettili e articoli di lusso che fanno mostra di sé nei ritratti. Il magistero dell’artigianato fiorentino si dispiega nelle pietre dure, nelle armi negli abiti sontuosi e nei gioielli. Ogni dipinto può essere dunque scomposto e osservato, al di là del suo valore artistico, come prezioso documento dei costumi, gusti e ‘manie’ di un epoca che vedeva Firenze perdere via via la sua influenza politica e il suo ruolo di centro di elaborazione artistica, ma allo stesso tempo capace di preservare e proteggere –con interventi istituzionali- il lavoro degli artigiani-artisti.

Silvia Bonacini


Date 30 maggio- 28 luglio 2002
Indirizzo Sala delle reali poste, Galleria degli Uffizi, Firenze
Orario e giorni di chiusura Martedì-Domenica 10.00-18.00
Ingresso gratuito
Telefono Associazione Amici degli Uffizi 0554794422
Catalogo Giunti Euro 28


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