Formula vincente si ripete. Quindi otto stanze per otto racconti che spaziano da Cappuccetto Rosso a Pinocchio, in un continuo alternarsi di atmosfere allo stesso tempo magiche ed inquietanti. Venti gli artisti coinvolti, la maggior parte dei quali molto giovani, che attraverso 60 opere si avvicinano al mondo delle fiabe con interpretazioni diverse.
In un’epoca in cui i ragazzini sono più affascinati da computer e videogiochi, si sente la necessità di riscoprire e ribadire l’importanza delle fiabe lette sui libri. Le fiabe fanno sognare e riflettere esercitando un fascino che va aldilà del tempo e dei cambiamenti della società. Racconti come Cappuccetto Rosso, Pinocchio, o Alice nel Paese delle Meraviglie riescono ancora oggi a coinvolgere i bambini. E non passano di moda. Sia per la capacità di trasmettere valori universali, che per l’atmosfera di magia surreale che riescono a creare; inoltre aiutano a crescere grazie agli insegnamenti pedagogicamente celati.
Le favole fanno parte della cultura e dell’immaginario collettivo, rappresentano un linguaggio universale di cui spesso anche gli artisti si servono. Da sempre pittori e grafici si sono accostati alle fiabe come illustratori, contribuendo alla loro diffusione. Provate a chiedere ad un bimbo di tre anni chi sia Cappucetto Rosso: ve lo saprà descrivere alla perfezione…
Come precisa il curatore Maurizio Sciaccaluga nel saggio in catalogo “nell’arte come nelle favole, nulla è ciò che appare”. L’artista infatti, così come fa il narratore, trasfigura la realtà. Le porte dell’immaginazione si spalancano al pubblico e il Palazzo Pretorio di Certaldo diventa come uno di quei grandi libri con le pagine di cartone che raccolgono il meglio della letteratura dell’infanzia o uno come un dei parchi a tema che affascinano i bambini.
Reinterpretano Il Mago di Oz le quattro fotografie dei F.lli Calgaro, che giocano sull’inversione dei ruoli tra la Strega e Dorothy , e le installazioni simili a protesi di Franco Losvizzero che coniugano animazione e musicalità. A seguire, le inquietanti video dissolvenze di teste di Davide Coltro, la spassosissima video installazione 21 modi per dire “Ti ammazzo”di Adrea Mastrovito e l’elegante scultura di Peppe Perone per narrare Il cavaliere senza testa.
È la volta di Alice nel Paese delle Meraviglie affrontata da Luisa Raffaelli con tre fotopitture, da Lucio Perone con un Asso di fiori in vetroresina e da Nicola Bolla con tre opere dedicate alla figura del coniglio. Cultura ed atmosfere nordiche traspaiono dalle sculture lignee di Gherard Demetz, dagli oli di Francesca Forcella e Matteo Bergamasco impegnati a rappresentare la storia di Hansel e Gretel. Metafore e gioco di doppi sensi per Fulvio di Piazza, Gabriele Arruzzo e soprattutto Vanni Cuoghi che, come abili illustratori, si dedicano a raffigurare Cappuccetto Rosso. Andrea Bianconi e Alessia De Montis affrontano Alì Babà ed i 40 ladroni attraverso due installazioni. Le immagini fiabesche di Karin Andersen e le figure emaciate e impalpabili di Danilo Buccella raccontano La bella e la bestia, così come il divertente e spiritoso video di Federico Solmi che strizza l’occhio a certe opere di Kentridge. A concludere il percorso il Pinocchio di Marco Cingolani che propone due momenti salienti dell’avventura del burattino di legno: l’incontro con il Gatto e la Volpe e il ricongiungimento con Geppetto nel ventre della balena. E tutti vissero felici e contenti…
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yuhuuuuuuuuuu!!
mastro mastro!!!!!
vanni vanni!!!
campioni del mondo!!!!!!
amelia campione del mondo!!!!!!
yhuuuuuuuuu!!!!
lucarelli olè!
Sei davvero unica, inimitabile e "favolosa", carissima Alessia!