Pronto a partire un nuovo e importante appuntamento in Alto Adige con il festival Transart, giunto alla sua quarta edizione. Tre sono i punti focali che l’hanno portato all’incredibile successo: l’interdisciplinarità, ovvero una mix-culture che ingloba e agisce da punto di incontro delle varie discipline artistiche, quali la danza, la musica, l’arte e il testo; la sinergia tra strutture private e pubbliche, musei, istituzioni (e addirittura di due festival di fama internazionale come quello di Klangspuren e quello di musica contemporanea di Strasburgo); il coraggio da parte degli organizzatori, del presidente Demetz e del direttore artistico Peter Paul Kainrath. Vale a dire la capacità di scommettere sul contemporaneo che, non essendo ancora codificato, racchiude sia l’imprevisto che il grande quesito del possibile effetto sul pubblico.
Gli organizzatori di Transart hanno inoltre meritato il titolo di “maestri della dislocazione”, spostandosi in tutta la regione tra edifici industriali, centrali elettriche, ex polveriere austriache e location sempre non convenzionali. Eppure questa versatilità li ha pagati, sia in termini di adesione del pubblico (il tutto esaurito è di regola), sia per quanto riguarda la collaborazione e il sostegno delle strutture pubbliche e private, di istituzioni, musei, gallerie, come di Regione, Provincia e Comune, che con queste quattro edizioni in continua crescita hanno mostrato una sensibilità ed apertura notevole nell’avvicinarsi alla cultura.
Molti gli eventi. L’apertura è prevista per le 19 dell’11 settembre al Centro Trevi con un appuntamento che si colloca tra la musica e l’arte. All’opening della mostra (vera novità di quest’anno, dopo il progetto con la classe di Marina Abramovic) con Kabakov, Kounellis, Soloveitchik, Byberberg e De Manincor, seguiranno i 63 fiati di Windkraft Tirol e i 200 musicisti di Windkraft Suedtirol , con due concerti in anteprima mondiale dei compositori Sciarrino e Gubaidulina. Sciarrino sarà poi in conferenza il 12 al Mart alle 11, seguito alle 12 da un grande concerto dei Windkraft Suedtirol. All’interno del festival Jannis Kounellis realizzerà anche una collaborazione con la SWR Orchestre, per la prima italiana di “L’angelo della storia”, una trilogia sui testi di Benjamin.
Il 14 a Castel Fontana in Tirolo l’appuntamento è con lo struggente ricordo di Ezra Pound e di altre voci, protagonisti sarannoNicolas Hodges su musiche di Peter Ablinger. E poi dritti senza soluzione di continuità verso un’altra serata, verso l’underground dai paesi dell’est, con B. Savski, retro*sex*galaxy & Urkuma, Belgradeyard Sound System, Tigrics & W. Schiftner, Gas of Latvia, che faranno ballare il pubblico nella scenografia del parcheggio sotterraneo Thermae di Merano. La sera successiva a Brunico nel mobilificio Gatterer, ancora musica dall’est con Fe-mail, retro*sex*galxy, Urkuma, Tigrics & Wolfgang Schiftner.
Il 25 invece Transart si trasferirà in Trentino, nella zona industriale di Trento, grazie alla collaborazione con la Galleria Civica: sarà il grande ritorno di Liza D insieme a zeitkratzer (l’evento verrà ripetuto a San Lorenzo all’Innerhofer il 26 alle 20.30).
Di nuovo a Bolzano, nella bellissima serra Schullian il 28 alle 20.30, Miguel Azguime realizzerà una collaborazione con Hinterhuber/Troyer, mentre il primo ottobre alla Thun il violoncello di Maya Beiser si fonderà con le proiezioni video di Batsry.
La chiusura va all’ultimo lavoro dei Granular Synthesis, al Nuovo Teatro Comunale il 2 ottobre. E last but not least, sarà una “danza del futuro”.
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anny ballardini
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