La mostra si apre nella hall del secondo piano con il grande dipinto Primavera sulle Alpi di Giovanni Segantini, che dà un’istantanea idealizzata del paesaggio alpino con toni tanto sereni da soddisfare chi cerca purezza e bellezza nell’arte. Partendo da qui le sale sono unite da un ponte di vetro che congiunge le due ali dell’edificio: attraversandolo si può godere della suggestiva vista panoramica dell’ampio atrio interno all’edificio, della cupola traslucida esterna e di uno squarcio di montagna.
La parte dedicata al Primo Novecento, con opere prevalentemente pittoriche e figurative, si apre sulla sinistra con i Futuristi.
Passando nell’altra ala si entra nei cosiddetti “Percorsi del silenzio”. Una sala accoglie le enigmatiche sculture circolari di Fausto Melotti dal titolo I sette savi, che creano un’atmosfera quasi sacrale. Un’altra è dedicata alle nature morte ossessive e metafisiche di Giorgio Morandi. Mentre la scultura sinuosa in legno di Henry Moore intitolata Reclining Figures Holes, la Gioconda con i baffi di Marcel Duchamp e le opere provocatorie di Piero Manzoni aprono al Dadaismo e all’arte più corrosiva.
Le derelitte assi di legno inchiodate su un lungo fondale colorato in Senza titolo del
La parte dedicata alla Pop Art espone Kite di Rauschenberg, una sorta di omaggio alla mitologia dei simboli degli Stati Uniti, e la famosissima Four Marilyns di Andy Warhol. Questo quadro con i colori acidi è una delle sue primissime opere serigrafate a colori, che, paradossalmente, sembra ormai essere la copia delle infinite stampe di Marilin Monroe tratte da qui.
A questo punto è difficile non notare che al contrario l’opera di Land Art di Richard Long è indubbiamente di più difficile riproduzione. L’opera Trento Ellipsis, realizzata per Palazzo delle Albere con pietre di porfido che formano un ampia ellisse sul pavimento, ha perso infatti qui la sua forte carica sciamanica. Ora trasmette per lo più un senso di confusione: evidentemente è stato impossibile ricostruirla perfettamente e non rimane che cercare il catalogo Adamello Walk di Skira per avere un’idea dell’opera originale.
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... che meraviglia... fosse Rovereto la capitale della Toscana!
La mostra è veramente splendida e molto molto ricca, con opere da varie collezioni, anche da Londra e San Pietroburgo, ecc.! Ed è stata prorogata fino al 27 aprile (!!!). Sfruttate l'occasione prima che è troppo tardi e andate a vederla, anche le altre due nello stesso MART!!!