Categorie: trento bolzano

fino al 19.IV.2009 | Mike Kelley | Bolzano, Museion

di - 5 Febbraio 2009
Mike Kelley (Detroit, 1954; vive a Los Angeles) intende la negazione letteralmente come buco all’interno della nostra esistenza, come lasso di memoria che risulta da un abuso subito. Applica infatti le teorie psicanalitiche della “memoria repressa”, ma non agli eventi tragici che trasformano in un assassino seriale, bensì alla vita quotidiana. Gli abusi a cui Kelley fa riferimento sono le prevaricazioni della nostra individualità.
Inizia così un articolato iter di ricostruzione dei luoghi in cui sono avvenuti questi atti di controllo sull’identità dell’artista e, in particolare, sulla sua formazione. Per far ciò, Kelley torna ai momenti vissuti in casa e soprattutto a scuola, considerata il principale centro di potere. Pezzo su pezzo, mette insieme tutti i ricordi e tutte le stanze di quegli edifici.
Innumerevoli disegni (l’estesa serie Schematic Architecture), suddivisi e isolati in postazioni di visione che somigliano a banchi di scuola (l’installazione Repressed Spatial Relationship Rendered as Fluid), narrano questo percorso mentale. Una ricostruzione fisica in scala lo riproduce fedelmente, al punto che alcune parti sono mancanti, in corrispondenza di qualcosa che il protagonista proprio non ricorda. È l’Educational Complex (1995/2008) che dà il titolo alla mostra bolzanina.
I colori tornano in un assemblaggio di emblemi scolastici (Gauntlet), che associano la scuola alla bandiera, simbolo di appartenenza e potere. Un altro elemento d’identità collettiva imposta è il cartello di benvenuto in città (evidentemente, una in cui l’artista ha abitato), con la sottostante lista delle associazioni in essa presenti, tipica della provincia statunitense (Entry Way. Genealogical Chart).
Lo stretto legame tra l’influenza esercitata dalla scuola e dalla città si concretizza in Timeless/Authorless (1995). L’artista ha preso le prime pagine di quotidiani locali di cittadine in cui ha vissuto e ha sostituito le immagini con vecchie fotografie di attività extra-scolastiche, integrandole nel bianco e nero. Sono scene di momenti ricreativi, di divertimento popolare che sfocia nel carnevalesco.
Carnevalesco. Ecco un aggettivo rassicurante per chi conosce Kelley. Questo termine ci porta al piano terra, dove si conclude la mostra. Qui troviamo il sovrapporsi di più video-proiezioni con messe in scena fittizie di attività scolastico-ricreative, mentre alle pareti si affollano le immagini reali recuperate dagli annali scolastici. È Extracurricular Activity Projective Reconstruction.
Non mancano gli affastellamenti di bottoni (Memory Ware), che Kelley ha iniziato a realizzare nel 2000, riprendendo l’abitudine comune di accumulare oggetti insignificanti ma legati a un preciso ricordo. In coerenza però con il rigoroso approccio psicanalitico è esposta l’opera Endless Morphing Flow of Common Decorative Motifs (Jewelry Case) del 2002, letteralmente una “stanza dei bottoni”.

Le piccole cianfrusaglie colorate dimostrano infatti il loro peso e potere, ordinate come sono nel ricostruire un diagramma di flusso, di flusso della memoria. E in forma di diagramma di flusso è stato costruito dallo stesso artista anche il pieghevole che accompagna lo spettatore lungo la visita.

articoli correlati
L’arte vista a suon di musica
video correlati
La videorecensione della mostra

mariella rossi
mostra visitata il 16 gennaio 2009


dal 16 gennaio al 19 aprile 2009
Mike Kelley – Educational Complex Onwards 1995-2008
a cura di Anne Pontégnie
Museion
Via Dante, 6 – 39100 Bolzano
Orario: da martedì a domenica ore 10-18; giovedì ore 10-22
Ingresso: intero € 6; ridotto € 3,5
Info: tel. +39 0471223411; fax +39 0471223412; info@museion.it; www.museion.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18