Categorie: trento bolzano

fino al 2.V.2010 | Peter Fellin | Merano (bz), Kunst Meran/o Arte

di - 23 Febbraio 2010
Tentare
di ordinare l’opera di Peter Fellin (Revò, Trento, 1920 – Merano, Bolzano, 1999) secondo
categorie formali potrebbe essere un’impresa complessa, se non addirittura
impossibile. L’artista, attivo in Italia e Austria, ha lasciato un corpus di
opere dove l’elemento che subito salta all’occhio è l’estremo eclettismo, la
libertà nell’affrontare svariate tecniche, soggetti e formati. Kunst Meran/o
Arte dedica a questo importante animatore della scena sudtirolese la prima
grande retrospettiva. Più di cento opere testimoniano le rivoluzioni
stilistiche e le divergenze formali che hanno costellato la vita dell’artista.
Il
percorso comincia con i ritratti degli anni ‘30, debitori dello stile di Leo
Putz
ma già maturi nello sguardo fra
lo scrutatore e il sospettoso, a cui Fellin sottopone, come in uno specchio, la
propria individualità. Successivamente, pur rimanendo in ambito figurativo, la
pittura si emancipa da una rappresentazione realistica del mondo, in cerca di
significati più profondi e universali. I soggetti, caricati in senso cromatico
ed espressionista – in un interessante incrocio tra Chagall e Schiele
– sembrano penetrati oltre l’apparenza superficiale e svelati nella loro
essenza.
È
comunque a partire dagli anni ‘50 che si realizza la vera svolta nell’arte di
Fellin. Le figure prima si riducono a icone arcaiche, tratteggiate nella loro
essenzialità, per poi scomparire del tutto nella fase astratto/informale della
maturità. Fellin sviluppa un singolare procedimento grafico, dove citazionismo
e scrittura risultano uniti. I nomi dei grandi del passato (Bach, Beethoven,
Strawinsky, Ezra Pound)
diventano la base della pittura, attraverso l’impiego delle lettere alfabetiche
come puri segni pittorici astratti, deformati e resi irriconoscibili dalla
gestualità dell’artista. I lavori materici di Burri, le forme disseminate di Capogrossi, l’action painting e la pittura calligrafica di Tobey sono i referenti più diretti. In quegli stessi anni,
alla tradizionale pittura da parete Fellin aggiunge nuove forme espressive come
rilievi aggettanti, sculture dipinte e installazioni.
Nella
varietà caleidoscopica delle opere in mostra, gli elementi ricorrenti si
trovano nel tema dello scrivente,
nell’accesa spiritualità, nel riferimento alla musica e in generale nel
tentativo di definire un nuovo corso dell’arte: un nuovo ambito al di là della
mimesi.

In
altre parole, una Seconda natura,
come viene dichiarato nel manifesto del 1959: “È l’artista a possedere la
maggiore capacità tra gli uomini di mostrare l’alito di dio. Ed è soprattutto
questa la funzione della seconda natura che nella sua indipendenza rappresenta
il linguaggio più puro
”.
Si
tratta di un manifesto sui generis,
dove a slanci avanguardisti si contrappone un forte radicamento nella cultura
mitteleuropea e una volontà tutta romantica di stabilire un ruolo per l’artista
e dei confini per l’arte.

articoli
correlati

Fellin
e la didattica museale

gabriele
salvaterra

mostra
visitata il 12 febbraio 2010


dal 5 febbraio al 2 maggio 2010
Peter Fellin – F come Fellin

a
cura di Markus Neuwirth
Kunst Meran/o Arte
Via Portici, 163 – 39012 Merano (BZ)
Orario: da martedì a domenica ore 10-18
Ingresso: intero € 4,50; ridotto € 3
Catalogo Ahesia/Tappeiner
Info: tel. +39 0473212643; fax +39 0473276147; info@kunstmeranoarte.org; www.kunstmeranoarte.org

[exibart]


Articoli recenti

  • Mostre

Instabilità quotidiana: arte contemporanea a Palazzo Bronzo di Genova

Il disagio agiato e la nuova carne: tre giovani artisti in mostra a Palazzo Bronzo di Genova, per svelare il…

25 Maggio 2024 10:10
  • Progetti e iniziative

Visionaria: il viaggio di Alessandra Carloni nel mondo di Italo Calvino

L’archetipo del viaggio, attraverso le pagine di Italo Calvino, in 40 opere: la Galleria DADART presenta la mostra di Alessandra…

25 Maggio 2024 8:23
  • Mercato

Il Ponte Casa d’Aste: di gatti futuristi e altri lotti fuori dal comune

I maestri dell'arte moderna e contemporanea vanno in vendita a Milano, da Sam Francis a Giacomo Balla. Ne abbiamo parlato…

25 Maggio 2024 6:24
  • Mostre

La più grande retrospettiva di Federica Marangoni è in mostra a Venezia

Fino al 24 novembre 2024 sarà visitabile l'esposizione "Federica Marangoni. ON THE ROAD 1970-2024. Non solo vetro", presso il Museo del…

25 Maggio 2024 0:03
  • Mercato

Dorotheum: all’asta volano Klimt, Warhol e Picabia

Ottimi traguardi anche per gli italiani Mario Ceroli e Toti Scialoja. Sguardo agli highlights della Contemporary Week

24 Maggio 2024 18:19
  • Mostre

Apoteosi del nero. Il fascino geniale di Franco Maria Ricci a Genova

Dress code nero assoluto, per un uomo che ha saputo distinguersi come editore, grafico e persona illuminata del nostro tempo.…

24 Maggio 2024 17:00