Con un cocktail sulla bellissima terrazza dell’edificio del centro storico, la galleria Merano arte ha dato il via alla visione di una serie di immagini proiettate che testimoniano la prima fase del progetto .scapes curato da Thomas Demetz.
L’obiettivo è quello di svolgere un’ampia indagine sulle infinite potenzialità estetiche dei paesaggi. In realtà il termine paesaggio risulta in questo caso restrittivo ed è stato quindi scelto il suffisso inglese ”-scapes” che permette una maggiore apertura tematica. Diversi infatti erano la visione e il rapporto con la natura del contadino del ‘500, come in modo distinto ancora veniva ritratto il paesaggio dal Vedutismo Settecentesco . Invece ora si assiste ad un’estraniazione della persona dal territorio. In altre parole –come sottolinea Demetz- oggi il legame con l’ambiente naturale e la compensazione dell’impatto visivo hanno lasciato il posto ad una totale
Ecco allora che gli –scapes non sono più etichettabili, ma sono spazi residuali, urbani, periferie.
Il progetto intende creare quindi un archivio di questo territorio contemporaneo. E non fine a se stesso. C’è infatti la pretesa di suggerire una razionalizzazione dello sfruttamento dello spazio e un giusto equilibrio nelle interrelazioni necessarie tra ambiente naturale e intervento umano. La volontà è quella di creare una consapevolezza vera.
Ed in quest’ottica è possibile interagire in prima persona inviando la propria visione del paesaggio (per partecipare all’iniziativa send a card inviare i propri elaborati all’indirizzo email o postale della kunst Merano arte). La forte partecipazione della città di Merano risulta
Il progetto -scapes comprende anche una prima serie di appuntamenti di approfondimento su temi quali Gli elementi costitutivi del paesaggio, Le convenzioni, L’attenzione pubblicitaria, La tutela e gli elementi sociali nella formazione del paesaggio. Tra i relatori si susseguiranno Gerhard Strohmeier, il 3 ottobre; Stefano Boeri, il 9; Andreas Braun, il 17, mentre una tavola rotonda conclusiva è fissata per il 14 novembre. Seguiranno, all’inizio del prossimo anno, una mostra di architettura e una seconda fase di incontri.
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