Categorie: trento bolzano

fino al 28.X.2006 | Sali sulle montagne, ti dico, e mangia fragole | Bolzano, Ar/ge kunst

di - 9 Ottobre 2006

Intorno alla frase di Sigmund Freud Sali sulle montagne, ti dico, e mangia fragole, scritta in una delle lettere giovanili del 1873 a Eduard Silberstein, prende vita la mostra curata da Eva Maria Stadler e Thomas Trummer in occasione del centocinquantesimo anniversario della sua nascita.
La montagna, spogliata di ogni accezione romantica ed eroica, diviene luogo di isolamento in cui è possibile prendere coscienza di sé allontanandosi dalla realtà cittadina e dalla sua artificiosità. È un isolamento che tuttavia non implica la rinuncia al piacere, anche erotico, simboleggiato dalle fragole. Secondo Freud però, attraverso l’allontanamento dalle costrizioni nasce la possibilità di portare ciò che è nell’inconscio in superficie, al livello preconscio. E proprio l’arte ha in sé la capacità di sublimare ciò che nell’artista è più profondo, portarlo alla luce e renderlo comprensibile allo spettatore.
L’analisi psicoanalitica dell’arte e lo studio della psicologia dell’artista portati a termine da Freud, emergono in modo più o meno latente in alcune opere in mostra. Vere e proprie icone dell’esposizione e del binomio montagne-fragole sono le opere di Hans Schabus (Watschig, 1960), di Lois & Franziska Weinberger (Tirolo, 1947 / 1953). Schabus nella sua Sulle montagne e le fragole ricostruisce pazientemente con un modello di cartone la fotografia di una vetta. La montagna viene privata di ogni fascino per essere scannerizzata e ridotta ad una serie di piani e di angoli combinati tra loro: l’elemento naturale viene sacrificato a quello puramente geometrico e architettonico.
Per trovare le fragole bisogna invece affidarsi all’opera delle Weinberger Sacchetto di plastica “fragole”, dove i frutti vengono trasformati in elemento decorativo artificiale. Il sacchetto si carica in chiave freudiana di significati suggestivi, quasi a voler rappresentare i livelli d’inconscio (ciò che sta dentro il sacchetto) e pre-conscio (il sacchetto stesso).
La società cittadina è invece luogo di nevrosi. Justine Kurland (New York, 1969), attraverso le proprie fotografie Black Bear Ranch e Alpha Farm, presenta alcuni esempi di comunità alternative, apparentemente isolate dal mondo cittadino e legate in modo indissolubile con la terra: un mondo “isolato” che alle isterie moderne risponde con la semplicità e la frugalità.
Ma la società moderna non è solo luogo di frustrazione e costrizione, ma custodisce anche le più ataviche credenze e ossessioni. Cameron Jamie (Los Angeles 1969) compie un viaggio nel lato oscuro dell’anima documentando nella serie Michigan Spookhouse come la sub-cultura moderna esorcizzi le paure più radicate e come al suo interno sopravvivano gli antichi rituali.
Le opere in mostra sono diverse per stile e genere e spesso il loro “contenuto prettamente freudiano” è più apparente che reale. A legarle in un vincolo più stretto è piuttosto lo studio del rapporto tra cultura e natura, e il ruolo che questo rapporto assume nella creazione artistica. Come sottolineano gli stessi curatori “gli artisti di questa mostra concepiscono la natura come fattore culturale e sociale. Con ciò intendono la forza immaginaria che essa è in grado di suscitare come un piano di proiezione di grandi racconti”.

articoli correlati
Schabus da Zero a Milano
Lo svizzero Netzhammer da ar/ge kunst
Iconcetti di pittura in mostra a Bolzano

paolo francesconi
mostra visitata il 26 settembre 2006


Sali sulle montagne,ti dico, e mangia fragole
Ar/ge kunst, Bolzano, via Museo 29
Da martedì a venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19
Sabato dalle 10 alle 13 – Info: 0471 971601, info@argekunst.it
www.argekunst.it – Ingresso libero


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30
  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18