Categorie: venezia

fino al 11.I.2004 | La creazione ansiosa da Picasso a Bacon | Verona, Palazzo Forti

di - 24 Settembre 2003

Con il XX secolo l’arte scopre la dimensione della psiche, misteriosa ed inquietante, priva dei porti sicuri dei dogmi accademici ottocenteschi.
Inizia così una nuova storia, quella della dialettica ansiosa che dichiara falsa ed abolita la logica cartesiana. Ansia ed angoscia diventano condizione inevitabile di chi, senza timore, mette in gioco se stesso, sacrifica la propria identità per perdersi nel mare oscuro della mente e disciogliersi, con dolorosa ebbrezza, nel flusso dell’energia che muove il mondo.
Originale è che da un Van Gogh scomparso riprodotto solo in catalogo, opera emblematica con l’artista in cammino verso Tarascona, si muova una riscrittura della storia dell’arte fatta di opere e singole esperienze, non da movimenti ed etichette: da Bocklin a Bacon fino a Beecroft, </B, Dubuffet a Giacometti, da Kokoschka a Manzelli, passando per Schiele.
La rivoluzione è analizzata in 7 sezioni che, rinunciando all’ordine cronologico e progressista, scoprono inedite corrispondenze tra vecchi e nuovi maestri.
La selezione dei lavori predilige la qualità e prescinde da tecnica e dimensioni; cosicché, quando manca il capolavoro, ecco la piccola e bella tavola con doppio ritratto di Toulouse-Lautrec o la serie di grafiche di Munch. Anche la Testa di cavallo di Picasso è ottimo surrogato e dettaglio del celebre Guernica.
E se la scelta di trascurare l’ordine cronologico talvolta imbarazza il visitatore, l’abbinamento de Le maschere e la morte (1897) di Ensor con il fantoccio angosciato di Oursler (Hello?, 1996) vale da solo il prezzo del biglietto.
La mostra è riuscita, insomma, ma penalizzata da alcune note dolenti. La prima è un peccato veniale e sta nel sottotitolo: Da Picasso a Bacon è uno specchietto per le allodole. Avrebbero potuto intitolarla anche Le tonsille di Munch o L’orecchino spaiato di Van Gogh ma le poster-star da richiamo stavolta sono perfino fuorvianti.
Grave è invece che la mostra risulti inquinata da artisti decaduti, di secondo piano o di fama localissima. Erano indispensabili i vari Finotti, Girardello, Guarienti, Violetta, ecc.? Qui, dei due, o abbiamo a che fare con un provincialismo che non riesce a scrollarsi di dosso la necessità, all’occasione, di accontentare qualcosa o qualcuno oppure, chi ha scelto, ha le idee un po’ confuse sulla ricerca contemporanea. Che Giorgio Cortenova (direttore dello spazio) sia tanto saldo nello storico quanto barcollante nel contemporaneo è storia vecchia e lo si vede anche dalle straviste acquisizioni di Palazzo Forti, fin troppo presenti anche stavolta.
Il catalogo è buono e completo, anche se il direttore di Palazzo Forti se la canta e se la suona con l’unico testo, troppo lungo (20 pagine!). In 4 anni di preparazione non s’è trovato un solo pensatore illuminato interessato all’argomento?

articoli correlati
Fontana a Verona
Munch a Verona
Le acquisizioni di Palazzo Forti

alfredo sigolo
mostra visitata il 13 settembre 2003


La creazione ansiosa da Picasso a Bacon
a cura di Giorgio Cortenova
Dal 12.IX.2003 al 11.I.2004
Verona, Palazzo Forti, vicolo volto due mori 4 (corso sant’anastasia)
organizzazione: Comune di Verona, Assessorato alla Cultura, con il patrocinio di Regione Veneto
orario di visita: 9.30-19.30(chiusura biglietteria ore 18.30); chiuso il lunedì, il 24.XII.2003 e il 1.I.2004
ingresso: intero € 9,00, ridotto € 7,00 (gruppi min 11 max 25 persone, militari, ragazzi tra 6 e 18 anni, studenti fino a 25 anni, adulti oltre i 60 anni), ridotto speciale € 4,00 (classi scuole elementari e medie), gratuito per minori di 6 anni, accompagnatori delle classi, disabili e accompagnatori.
informazioni e prenotazioni: tel 199199100, dall’estero +39.041.2719005 (da lu a ve 9.00-18.00, sabato 9.00-14.00); e-mail pforti@palazzoforti.com; web www.palazzoforti.it; visite guidate a cura di Civita tel. 02 43353522 (da lu a ve 9.00-17.00) e-mail servizi@civita.it; percorsi didattici per le scuole a cura di Aster tel. 045 8000804; ufficio stampa tel. 045 8001903, fax 045 8003524, e-mail mara_isolani@comune.verona.it ; catalogo Marsilio 35 euri al bookshop in mostra, 42 in libreria


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Le anamorfosi materiche di Dorota Gawęda & Eglė Kulbokaitė, a Brescia

Alla The Address Gallery fino al 24 gennaio 2026, la mostra “Incommunicability is itself a source of pleasures” propone evanescenti…

9 Dicembre 2025 3:22
  • Mostre

Vienna riscopre Michaelina Wautier, artista innovatrice e misteriosa

Il Kunsthistorisches Museum di Vienna ospita fino al 22 febbraio 2026 la più grande mostra mai dedicata alla pittrice fiamminga,…

8 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio ad Anna Toscano, morta la scrittrice che amava Venezia

È morta Anna Toscano. A darne l’annuncio è stato il marito, il poeta Gianni Montieri, con un post sui social:…

8 Dicembre 2025 16:25
  • Mercato

Alla fine della fiera, le vendite di Art Basel Miami Beach 2025 rassicurano il mercato

I cani umanoidi di Beeple, un Warhol da $ 18 milioni: ecco che cosa hanno acquistato i collezionisti di tutto…

8 Dicembre 2025 16:14
  • Mostre

Uklański fa ballare Canova: a Torino la Pinacoteca Agnelli diventa un dancefloor

Piotr Uklański. Faux Amis è il nuovo capitolo di Beyond the Collection, in corso fino al 6 aprile 2026, il…

8 Dicembre 2025 15:00
  • Arte contemporanea

Luca Gioacchino Di Bernardo, il segno che scompone lo zeitgeist e lo ricompone

Nelle opere di Luca Gioacchino Di Bernardo, mito, storia e percezione vengono smontati e ricomposti attraverso un segno meticoloso e…

8 Dicembre 2025 13:20