Categorie: venezia

fino al 12.X.2003 | Ulrich Egger – frammenti urbani | Crespano del Grappa (tv), Andrea Pronto

di - 10 Ottobre 2003

Una mostra ‘appesa’ per un artista che ha fondamentalmente la vocazione dello scultore, così come è dichiarato anche dal suo curriculum di studi, che lo reclama diplomato in tale materia all’Accademia di Firenze.
I Frammenti Urbani di Ulrich Egger mettono in scena fotografie accostate a lastre di acciaio in cui si stagliano possenti edifici in costruzione, spinti visivamente verso l’alto dal taglio dato all’immagine, dove fabbricati stagliati in cieli spenti e vuoti, innalzati e retti da fondamenta e strutture di un gigantismo titanico, ben richiamano le tematiche a lui care. Tubature, aste in ferro, strutture architettoniche, indagini sulla materia e sui nessi tra i metalli e i cementi, sulle strutture primarie che evolvendosi diventano scene ambientali e monumentali, sono i protagonisti di un’anatomia degli elementi della vita metropolitana, dove città in espansione e assenza dell’umano vanno di pari passo con la scoperta dell’anima di cose inerti. Quasi a mostrare la verità e la tenacia ingegneristica su cui poggia l’orgoglio della nostra civiltà edile, Egger espone queste tracce frammentarie e orgogliose di paesaggi urbani: essi sono però minati dalla fragilità, dalla specificità intrinseca dei materiali, da un disagio solitario e metafisico come di abbandono o forse di attesa. L’insistenza con cui vengono mostrati i punti di giuntura, dove il cemento diviene colore nelle tonalità dei grigi, e l’accumulo di macerie a lastre, che è base e pretesto per scandagliare la profondità visiva, danno l’idea dell’abilità di questo artista che si cimenta in territori contigui alla scultura e all’installazione anche quando crea strutture verticali da muro. L’epicentro del suo mondo concettuale, che trova un sapiente equilibrio in un’impaginazione estetica dell’immagine, sta lì dove l’animo della metropoli aspetta il suo costruttore, dove il cemento armato rammenta solidità e utopia.
Le tonalità fredde da costruzione minimalista in cui sono declinate le opere vengono accompagnate da un allestimento in galleria rigoroso e computo, che fa risaltare la ‘pittoricità’ delle opere. Talora il colore che interviene sulla foto dà calore e compartecipazione al fluire delle emozioni, vivificando i toni cupi, rendendo un’elegia anche lo spirito ferito dell’urbanesimo, come nella serie di opere toccate da tracce di rosso vivo. E se talora sembra affiorare il modus della sciabolata pittorica di Arnulf Rainer sull’immagine fotografica, questo agire è poi infine un vezzo tutto dell’artista, un richiamo cromatico che si colloca nell’esigenza e nell’urgenza emotiva del momento. Altrove torna insistente il motivo della ‘ciotola’, del contenitore ermetico, germinale e metafisico, nido in attesa e misterioso sembiante, troppo abusato da molti pittori del contemporaneo di adesso, ma interessante è la scultura a terra in cemento con foto illuminata, che rischia appena l’effetto design e riporta davvero al ‘costruire’, alle prassi delle tecniche miste di questo quarantenne di Merano.

link correlati
www.ulrichegger.com

stefania portinari
mostra vista il 13 settembre 2003



fino al 12.X.2003
Ulrich Egger – frammenti urbani
AndreaProntoArteContemporanea
via Gherla 32/33 – 31017 Crespano del Grappa (tv)
tel/fax + 39.0423.930444 – e-mail andrea.pronto@libero.it  
orario: venerdĂŹ 16-19; sabato e domenica 11-13 / 16-19; giorni feriali su appuntamento


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