Promessa fatta e mantenuta. Dopo la personale di Grazia Toderi svoltasi a cavallo tra la fine dello scorso anno e l’inizio di quello corrente la Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia aveva infatti preso l’impegno di chiudere il proprio personale omaggio alla rinascita de La Fenice presentando, entro la fine del 2004, un nuovo lavoro dell’artista della serie dei teatri, specificamente girato nel riedificato teatro veneziano.
Ecco dunque Semper eadem (sempre la stessa), progetto nato dalla collaborazione tra BLM e Teatro La Fenice, con il contributo dell’associazione ACACIA, Epson e Assicurazioni Generali.
Il titolo latino lascia pochi dubbi sull’ispirazione del progetto rispetto al mitico animale che risorge dalle proprie ceneri mentre assai più suggestiva appare la descrizione nella presentazione dell’opera: “Il pubblico si troverà al centro di un anello dove il teatro reale e quello disegnato da Grazia Toderi fanno tutt’uno. L’immagine che ci viene incontro nel teatro é quella di un globo di luce che ruota attorno al proprio asse. Raddoppiando l’emiciclo dei palchi, Grazia Toderi ha infatti ottenuto una sfera dove l’oro delle decorazioni, lo scintillare delle lampade e il verde smeraldo del soffitto si fondono in un bagliore che richiama il colore della rifrazione della luce sull’acqua, ma anche i cieli della grande pittura veneta di Giorgione e Tiziano.”
Un bel viaggio insomma, che gli spettatori hanno iniziato a farsi a partire dal 9 novembre, data della prova generale del La Traviata, prima opera lirica programmata dopo la ricostruzione e perciò considerato vera inaugurazione del nuovo teatro, fino al periodo natalizio.
Semper eadem diventerà dunque testimonial d’eccezione e spot della nuova Fenice, programmato all’inizio di ogni replica del melodramma verdiano tratto da La signora delle Camelie di Dumas figlio, la cui prima si tenne proprio al teatro lagunare, il 6 marzo 1853. Ma anche un bello spot per l’arte contemporanea italiana che, grazie alla BLM, si intrufola in grande stile nelle pieghe di un evento di portata mondiale.
A latere del progetto sarà pubblicata la monografia dell’artista per i tipi della milanese Charta, con testi di Harald Szeemann, Giulio Paolini, Hans Ulrich Obrist, Francesca Pasini, curatrice dell’evento, e Angela Vettese, presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa.
alfredo sigolo
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