Categorie: venezia

fino all’11.XI.2007 | Sequence 1 | Venezia, Palazzo Grassi

di - 7 Giugno 2007

Dopo la retrospettiva dedicata a Picasso, Palazzo Grassi focalizza nuovamente l’attenzione sul contemporaneo. La curatrice Alison Gingeras ha scelto infatti un percorso tra alcune delle numerose opere di François Pinault privilegiando medium tradizionali come pittura e scultura, ed in particolare lavori caratterizzati da un approccio manuale, artigianale, da parte dell’artista.
I visitatori sono accolti nel campo su cui è affacciato il palazzo da un lavoro a quattro mani di Rudolf Stingel e Franz West che passa un po’ inosservato, soprattutto se confrontato con la scultura ospitata nell’atrio della dimora veneziana. Infatti qui fa bella mostra Jet Set Lady, un enorme albero metallico (è altro oltre nove metri) di Urs Fischer cui sono affisse centinaia di tavolette con propri disegni: una vera summa del lavoro dell’artista svizzero, capace di coniugare la poesia del segno con il rigore del ferro.
Tra gli artisti più rappresentati –ed oramai storicizzati– spicca David Hammons, presente con lavori molto differenti che spaziano da inedite pitture degli anni Settanta realizzate cospargendosi il corpo con pigmenti colorati, alla derelitta bici di Central Park West, a lavori molto impegnati come il palo della luce su cui è stato fissato un parabrezza di auto ed un canestro, a ricordare la condizione dei neri americani per i quali la pallacanestro è spesso l’unica possibilità per uscire dai ghetti. All’opposto le sculture polimateriche di Franz West richiamano ad una visione ludica e colorata del mondo, sottolineata anche nei divanetti realizzati con materassini gonfiabili montati su strutture di ferro che allestiscono un vero e proprio punto di sosta per i visitatori più stanchi.

Extracurricular Activity Projective Reconstruction #1 di Mike Kelley è invece un’opera che si esperisce in due momenti. La prima parte è un video in bianco e nero in cui viene rappresentato un dramma-polpettone di due giovani che discettano in maniera molto affettata sulla propria omosessualità. Segue l’allestimento della scenografia teatrale studentesca (ecco perché attività extracurriculare) che riproduce proprio l’interno di quel squallido appartamento che si vede prima nel monitor, in cui i mobili sono messi senza logica alcuna e non c’è nulla di esteticamente gradevole. Diventa assurdo quel dramma, nel momento in cui rappresentazione e realtà collidono e reciprocamente si corrodono. Decisamente un lavoro notevole.
L’assurdità è anche la chiave di lettura della celebre gamba con candela di Robert Gober, capace di far circuitare realtà visibile e visioni inquietanti, mentre sono molto più distese le tele di Martial Raysse, gradevolmente pop.

Discutibile il lavoro di Kristin Baker (un nastro di plexiglas ispirato alla corsa delle automobili, in cui la parte più interessante è la struttura di supporto metallica), mentre sono consistenti i lavori di Roberto Cuoghi dedicati ai cosiddetti “stati canaglia” così come la raffinata parete di Stingel incavata su poliestere nero che dialoga intensamente con i soffitti decorati del palazzo.

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mostra visitata il 3 maggio 2007


Sequence 1. Pittura e scultura nella Collezione Pinault
a cura di Alison M.Gingeras (opere di Kristin Baker, Roberto Cuoghi, Marlene Dumas, Urs Fischer, Robert Gober, Subodh Gupta, David Hammons, Mike Kelley, Louise Lawler, Laura Owens, Richard Prince, Martial Raysse, Anselm Reyle, Rudolf Stingel, Franz West)
Venezia, Palazzo Grassi, Campo San Samuele 3231, fermata vaporetto San Samuele
tutti i giorni 10-19; da luglio chiuso il martedì
ingresso € 10, ridotto € 6, gruppi € 8
prenotazione obbligatoria per gruppi scolastici
possibilità di visite guidate – catalogo Skira € 25
per informazioni tel. 041 5231680, fax 041 5286218
info@palazzograssi.itwww.palazzograssi.it


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