Che Chris Cunningham avesse una passione per i corpi, era ormai assodato: nei suoi video, il corpo è il protagonista assoluto, sempre manipolato, mutato, deviato. Dalla modella dello spot Mental Wealth per Sony ai candidi robot antropomorfi del video realizzato per la canzone di Bjork All is Full of Love, passando per le collaborazioni con Aphex Twin, dai piccoli mutanti in adorazione simil-Videodrome di Come to Daddy alle supermaggiorate di Windowlicker, da Monkey Drummer a flex, videoinstallazione definita fra le altre cose “anatomica” dallo stesso autore… Che la musica fosse un elemento essenziale nella sua produzione, era un fatto altrettanto evidente: in particolare quella elettronica, per cui aveva firmato, oltre ai lavori già citati, piccoli gioielli per Autechre o Squarepusher.
L’ultima “creatura” del vulcanico artista (il suo curriculum comprende non solo la regia, ma anche la scultura, il disegno e gli effetti speciali) è un esserino deforme di nome Rubber Johnny (in inglese britannico termine gergale per il preservativo), protagonista di un video di 6 minuti e di un libro che raccoglie disegni e fotografie, prodotti dalla Warp Films e finiti al centro di un piccolo caso internazionale: lo stampatore italiano, infatti, si è rifiutato di produrre il materiale, considerato “osceno”, e la Warp ha dovuto di conseguenza farne slittare l’uscita.
Polemiche a parte, Chris Cunningham porta avanti in questo lavoro la propria fascinazione per l’elemento fisico e per il movimento del video in assoluta sincronizzazione con la musica, che ha richiesto un lavoro più vicino all’animazione che al montaggio classico.
Inizialmente destinato a essere un trailer pubblicitario da 30 secondi per Druqks, il nuovo album di Aphex Twin, il “piccolo” Johnny si è ritagliato uno spazio privilegiato ed è diventato un progetto autonomo che, nelle intenzioni di Cunningham, doveva diventare un multimedia comprensivo anche di sculture, ma che si è dovuto “limitare” in ultima battuta al video e all’artbook connesso, fatto di schizzi, disegni, still da video e foto – “non esattemente il tipo di foto che mia madre metterebbe nell’abum di famiglia”, come ha affermato lui stesso-.
In effetti, Johnny è il portatore di tutte le manie del suo creatore: idrocefalo e deforme, inchiodato su una sedia a rotelle, è tenuto segregato in un seminterrato e si trastulla in una serie di viaggi mentali segnati dal ritmo frenetico della musica di Aphex Twin.
Il suo corpo, già segnato dalla mutazione, si muove di scatto nella semioscurità, si alza dalla sedia a rotelle, si torce ulteriormente come un’elastico e sembra diventare tutt’uno con la base musicale, per poi spiaccicarsi contro la telecamera, ricomporsi e disgregarsi ancora in una serie di smorfie mostruose. Compagno nonchè spettatore dei suoi delirii è un cagnolino dalle sembianze non esattamente terrestri. Nessun’altra presenza nella vita di Johnny, se non delle voci fuoricampo…
bio: Chris Cunningham è nato in Inghilterra nel 1970. Come regista ha collaborato con artisti del calibro di Aphex Twin, Bjork, Portishead e Madonna per i rispettivi videoclip e ha realizzato videoinstallazioni; come special effects designer ha collaborato con David Fincher, Clive Barker e Stanley Kubrick (per il progetto AI).
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