Per il quarto anno di fila, dunque, la chiesa della Santissima Trinità e la sala Giulia si troveranno al centro degli itinerari culturali della Sardegna. Com’è possibile? Merito di Paolo Dal Bosco, titolare di “Improvvisazione prima”, galleria d’arte di Rovereto: il gallerista trascorre da anni le sue vacanze a Trinità, e qualche anno fa lanciò la sua proposta, portare Dürer in Sardegna, in un piccolo centro, in una piccola chiesa. Funzionò. Funziona ormai da quattro anni, anche grazie al pieno appoggio garantito da Comune, parrocchia e Pro loco.
Come da tradizione, si parla di incisioni. Di Picasso sarà presentata la serie completa de Le cocu magnifique, sessantacinque acqueforti realizzate nel corso del 1966 per illustrare l’omonima commedia di Fernand Crommelynck. A ottantacinque anni il pittore riuscì a coronare un progetto che covava da tempo, da quando cioè (nel 1929) ebbe occasione di vedere a Parigi la prima rappresentazione di quest’opera teatrale.
Conosceva l’autore e in seguito divenne amico del figlio, Aldo Crommelynck: fu nell’atelier di grafica che Picasso stampò la serie di incisioni. Ciò ha una sua importanza: a distanza di oltre sessant’anni, infatti, in quel 1966 il maestro spagnolo riprese a cimentarsi con la tecnica dell’acquaforte: le sue ultime prove risalivano nientemeno che al periodo blu. E anche questa prima fase del Picasso incisore sarà documentata dall’esposizione di una celebre incisione, la prima mai realizzata dall’artista. Si tratta de Il pasto frugale, del 1904, inclusa nella serie I saltimbanchi cui, l’inverno scorso, la galleria di Dal Bosco ha dedicato una fortunata mostra.
A Trinità Picasso non sarà solo. Oltre alle incisioni, infatti, verranno esposte tre ancone del Quattrocento (la Madonna dell’Umiltà del Maestro dell’Annunciazione di Brozzi, la Natività con San Giovannino di Bernardo di Stefano Rosselli e un Vescovo con santo martire attribuita a Ferrari Defendente) e una pala d’altare del Cinquecento, opera dell’olandese Hans Jordaens I, una crocifissione esposta per la prima volta dopo un lungo ed elaborato restauro.
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