Andrea Mastrovito (Bergamo,1978) in occasione della sua terza personale presso la galleria 1000 eventi di Milano propone un ciclo di nuove opere incentrate sulla tematica del martirio.
Ispirandosi al âMartirologioâ dipinto da Pomarancio nel 1582 e conservato nella basilica di Santo Stefano Rotondo a Roma e al romanzo âIl Vangelo secondo GesĂš Cristoâ di Josè Saramago, lâartista realizza alcuni ritratti di celebri martiri tratti dalla tradizione cristiana.
Le grandi tele realizzate con inserti di collage, danno vita ad una potente Via Crucis fatta di corpi ritratti spesso in un paesaggio arido e impervio reso riconoscibile solo dalla presenza di qualche tronco dâalbero e da profili di montagne. In tutte queste opere, è centrale la rappresentazione dellâultimo momento di vita, di quellâattimo che precede il colpo, quello mortale per il martire raffigurato. Lâatmosfera cupa e il senso di fine sono sottolineate anche dallâ assenza del colore, un bianco e nero che ritrae moderni eroi, vestiti con scarpe da ginnastica e t-shirt in autentico stile urbano. Come nellâopera in cui Mastrovito ritrae la Santa Cecilia, protrettrice della musica, insieme a un gruppo Heavy Metal Anni â90, o come nellâ autoritratto dellâartista stesso che nei panni di Santâ Ippolito attende il suo martirio legato alle corde, mentre indossa una maglietta con la scritta provocatoria: âlooks like a fucking reality showâ.
La mostra è arricchita da una serie di disegni su carta che, del tema del martirio, mettono in risalto soprattutto il momento cruciale, quello dellâatto efferato che si esprime in tutta la sua cruda violenza. Una gestualitĂ che nel taglio della testa di santâAlessandro cosĂŹ come nella lancia che colpisce il San Vitale da Ravenna è sottolineata dallo squarcio della carta stessa. Uno strappo deciso che Mastrovito realizza allâinterno della composizione e che focalizza lâattenzione dello spettatore sui colpi inferti nelle carni dei martiri.
Un video infine, proiettato sul muro della galleria, mette in scena, attraverso unâanimazione dâimmagini incentrate sulla decapitazione di SantâAlessandro, la metamorfosi della sofferenza. Gocce di sangue, dai caratteri fisionomici del santo, si trasformano, al contatto con il suolo in fiori, richiamando esplicitamente i gigli bianchi spuntati nel terreno in corrispondenza del sangue versato dal Martire.
Riattualizzare il tema del martirio, decontestualizzandolo dalla tradizione cristiana antica, per rivisitarlo in chiave contemporanea, è per Mastrovito unâ occasione sia per indagare con atteggiamento sentito unâiconografia legata al passato, sia un momento di riflessione sullâattualitĂ , un modo per chiedersi: chi sono i martiri oggi? Esiste ancora chi trova la forza nella propria fede o credo, di morire in nome dellâAmore?
Mastrovito ci offre il suo punto di vista, e ci conduce verso unâopportunitĂ di riflessione dalla quale ognuno può ricercare una personale ed intima risposta.
davide tomaiuolo
mostra visitata il 5 ottobre 2011
dal 15 settembre al 19 novembre 2011
Andrea Mastrovito: Martyres
Via Porro Lambertenghi 3T
20159 Milano
Orario: dal lunedĂŹ al venerdĂŹ dalle 14.00 alle 19.00
Sabato su appuntamento
 Orario: da martedĂŹ a venerdĂŹ ore 14-19 â sabato su appuntamento
Ingresso libero
Info: tel. +39.02.66823916
info@1000eventigallery.it
www.1000eventigallery.it
Ingresso libero
[exibart]
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