Categorie: altrecittà

Fino al 2.IX.2013 | Simon Hantaï | Parigi, Centre Pompidou

di - 1 Agosto 2013
L’opera del maestro del pliage è finalmente di scena dopo anni di assenza. Simon Hantaï, per il quale la tela era materia malleabile perché sottomessa all’arte complessa e variegata della piegatura, sorprende ancora oggi per la sua forte carica espressiva e i suoi tortuosi percorsi dell’anima.
Le tredici sezioni della mostra presentano sin dall’inizio l’interesse dell’artista, classe 1922, ungherese naturalizzato francese, verso tecniche diverse come collage, raschiature su tela ed il pliage per il quale è rinomato, queste vanno dal periodo surrealista alle Mariales (1960-1962), ai Blancs (1973-1974), alle Tabulas (1973-1974), alle Laissées (1981-1995) per passare attraverso due opere maestre quali Écriture Rose e À Galla Placidia (1958-1959), entrambe superano i 3 metri. Queste ultime, per la prima volta riunite nella stessa sala, sono state create simultaneamente, la prima la mattina e l’altra il pomeriggio, la mattinale Écriture Rose deve la sua colorazione rosa ad una sovrapposizione di inchiostri di colori diversi attraverso la stesura di indecifrabili trascrizioni di testi sacri e filosofici.

Ma ad oggi la riconoscibilità delle opere di Simon Hantaï risiede perlopiù nell’arte delle piegature delle tele su cui poi stendeva, pazientemente, il colore a mano per poi dispiegarle e rivelarne la parte non colorata. Il tutto in un abile confronto tra bianco e colori stupefacenti, da gran colorista che era.
La procedura artistica rivela una sorta di liturgia nell’esecuzione che è anche molto fisica e che va dalla cucitura complessa della pieghe alla loro scucitura. L’artista stesso si metteva sotto la tela per tirarne i lembi e schiuderla, rivelarla alla luce come in un rituale compiuto. Una ricerca artistica densa che ha portato l’artista ad abbandonare presto la classica tecnica pittorica a favore del pliage, il froissage e il découpage, cioè piegatura, sgualcitura e taglio, insomma sulle orme di Jackson Pollock, Hantaï è stato un riferimento di gruppi artistici francesi quali Supports-Surfaces e BMPT. Ricordiamo inoltre che rappresentò la Francia alla Biennale di Venezia nel 1982, data in cui l’artista decide di ritirarsi dal business dell’arte, in questo senso questa retrospettiva rappresenta innanzitutto la necessità di far conoscere i lavori di una grande figura del ventesimo secolo.
L’esposizione presenta video, tra cui due di Jean-Michel Meurice del 1974 e del 1976, questo documentarista e pittore entra in dialogo con Hantaï per coglierlo nella realizzazione di opere diverse rivelandoci le elaborate tecniche di composizione delle pieghe che mostrano composizioni a volte geometriche come completamente libere. Il catalogo è pubblicato da Editions du Centre Pompidou sotto la direzione dei curatori della mostra, quali Dominique Fourcade, Isabelle Monod-Fontaine e Alfred Pacquement.
Livia De Leoni
mostra visitata il 29 maggio
dal 22 maggio al 2 settembre
Simon Hantaï
Centre Pompidou, Parigi
Orari: tutti i giorni dalle 11,00 alle 21,00 tranne il martedì

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Perché quella di Pedrosa resterà una Biennale da ricordare

Allestimento inappuntabile, temi che abbracciano questioni universali, collettive e individuali: Stranieri Ovunque è un Manifesto sul valore della libertà e…

27 Aprile 2024 15:58
  • Arte contemporanea

Vettor Pisani: una mostra, un archivio, una lunga frequentazione. Intervista a Giovanna Dalla Chiesa

A margine della mostra alla Fondazione Pascali, con Giovanna Dalla Chiesa, direttrice dell'Archivio Vettor Pisani, ripercorriamo la ricerca dell'artista dell'inafferrabile,…

27 Aprile 2024 14:10
  • Mercato

Sotheby’s mette all’asta un capolavoro di Monet

Appartiene alla serie dei Covoni, la stessa che nel 2019 fissava un record per l’artista a quota $ 110,7 milioni.…

27 Aprile 2024 12:42
  • Bandi e concorsi

Premio Lydia 2024, aperta la call per il sostegno alla ricerca artistica

La Fondazione Il Lazzaretto di Milano lancia la open call 2024 per il Premio Lydia all’Arte Contemporanea, dedicato al supporto…

27 Aprile 2024 12:39
  • Fotografia

Other Identity #109. Altre forme di identità culturali e pubbliche: Alessandro Trapezio

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Aprile 2024 12:10
  • Mostre

L’infinito volgere del tempo di Carlo Zoli approda a Milano

Dal prossimo 9 maggio, fino al 15 giugno, Carlo Zoli porta a Milano, nello spin-off di HUB/ART, “L’infinito volgere del…

27 Aprile 2024 10:00