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Fino al 24.II.2013 | Il giardino segreto. Opere d’arte dell’ultimo cinquantennio nelle collezioni private baresi | Bari, Castello Svevo

di - 12 Febbraio 2013
Non poteva essere scelto un titolo più azzeccato per la seconda edizione di una mostra dedicata alle collezioni private d’arte contemporanea in terra di Bari: Il giardino segreto. Passione profonda, che si traduce talvolta in ossessione per alcuni aspetti o singoli artisti di varie geografie. Sono queste, insieme a tante altre, connesse anche a investimenti economici, oltre che culturali, le ragioni prime di certo collezionismo. La mostra, promossa dall’Accademia di Belle Arti di Bari, è curata da Lia De Venere in collaborazione con Antonella Marino, ed è stata cofinanziata dall’Assessorato alla Cultura della Regione Puglia. Ma quel “giardino segreto” lascia presagire anche un altro aspetto che spicca nel percorso: i nomi dei collezionisti sono rimasti anonimi, anche se talvolta si tratta di protagonisti del panorama artistico territoriale e non solo, vista la qualità di alcune scelte che evidenziano un respiro internazionale. E passeggiando nelle due grandi sale espositive te ne accorgi immediatamente, grazie anche a un allestimento senza fronzoli, concepito tenendo conto di alcune categorie specifiche legate a impostazioni e orientamenti di varia indole. Si parte da The war after – Crisi e progetto, da cui affiorano le geometrie minimali di David Tremlett, il rigore di una grande tela di Robert Mangold o l’icona di Mao firmata da Andy Warhol.

Impossibile purtroppo registrare uno per uno i sessanta artisti che compongono questo particolare giardino, pertanto converrà spaziare a volo d’uccello tra le sezioni. Si prosegue quindi con un focus sui post-moderni, e naturalmente non poteva mancare una rappresentanza (Chia, De Maria e Paladino) di quel movimento che cambiò per certi versi il destino dell’arte all’inizio degli anni Ottanta, la Transavanguardia, naturalmente. Si prosegue poi con Giuseppe Gallo e Giuseppe Maraniello, ma anche con una rappresentanza di artisti del territorio. Ed è questo un altro aspetto che le due curatrici hanno considerato, così come fu due anni fa per la prima tappa. Le attenzioni pluridimensionali di Giuseppe Sylos Labini, la “tessitura cromatica” di Ignazio Gadaleta, l’installazione “mediterranea” di Miki Carone rappresentano uno spaccato di quel che ha prodotto il territorio negli ultimi decenni, come affiora anche dalla severità formale della scultura a parete di Iginio Iurilli. Si passa poi alla terza sezione, Baby boom, con artisti di varie geografie, come Toxic. Ma, insieme alla prima, è probabilmente Fattore x e y – New generation la sezione che ci aiuta a comprendere meglio gli indirizzi, in questo caso di un collezionismo più attento alle giovani leve, ormai consolidate a diversi livelli: Marinella Senatore, Donatella Spaziani, il duo Goldiechiari, Raffaele Fiorella, Rä di Martino e Nicola Vinci.

Un utile approfondimento sulla mostra si può riscontrare nel catalogo edito per l’occasione, che presenta due contributi di Lia De Venere e Antonella Marino dedicati, rispettivamente, al “fenomeno” del collezionismo e all’attenzione delle istituzioni culturali verso questa “pratica”, e agli indirizzi che emergono dal ricco parterre ricomposto nelle rispettive sezioni espositive. Questa seconda tappa mette il punto su una ricognizione lunga sulle raccolte private, in attesa magari di nuovi sviluppi che potrebbero interessare anche altre aree della Puglia.

Lorenzo Madaro

mostra visitata il 24 gennaio

dal 24 gennaio al 24 febbraio 2013

Il giardino segreto. Opere d’arte dell’ultimo cinquantennio nelle collezioni private baresi

a cura di Lia De Venere in collaborazione con Antonella Marino

Castello Svevo

Piazza Federico II – (70122) Bari

Orari: tutti i giorni 10,30-19,30. La biglietteria chiude alle 18,30. Chiuso il mercoledì.

Biglietto di entrata al castello: intero € 3; ridotto € 1,50 da 18 a 25 anni; ingresso gratuito sino a 18 anni e dopo i 65 anni.

Info: 080 5286210

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