Categorie: altrecittà

fino al 30.IV.2011 | Lucio Fontana: Vie Crucis 1947-1957 | Palazzo lombardia, Milano

di - 31 Marzo 2011
L’inesauribile vitalità di Lucio Fontana è uno dei tratti distintivi della sua arte che si  avverte  persino  nei suoi anni più maturi, dal ’50 al ’60, quando il celebre artista dei tagli torna a quel suo straordinario “estro plastico” che si svela in pieno nelle Vie Crucis, una narrazione sul sacro che lo impegna per un decennio e che Fontana rende tangibile e accessibile grazie alla straordinaria duttilità della ceramica e alla sua fantasiosa creatività.  

Al primo piano di  Palazzo Lombardia, il nuovo grattacielo firmato dagli architetti Pei, Cobb e Freek, nei nuovi spazi dedicati all’arte voluti dalla Regione, la mostra inaugurale Lucio Fontana: Vie Crucis 1947-1957, segna un duplice evento particolarmente gioioso. La riunione, per la prima volta, delle tre Vie Crucis, considerate, fino ad ora, capolavori a sé stanti, l’acquisizione, da parte della regione della Via Crucis  “bianca” del 1955-56 che, da maggio, sarà depositata al Museo Diocesano che quest’anno,  sotto la guida di Paolo Biscottini, celebra i suoi primi felici dieci anni di attività.

Tre diverse Vie Crucis del maestro italo-argentino sono dunque a confronto. La più antica, del 1947, l’anno del suo rientro in Italia dall’Argentina e del Primo Manifesto dello Spazialismo – di poco precedente  anche al suo primo “ambiente spaziale”- , proviene da una collezione privata di Parma e le sue 14 stazioni abbagliano per la luminosità dorata e iridescente della ceramica policroma. Le altre due, create fra il 1955 e il 1957 sempre nelle fornaci di Albissola,  nascono da commissioni private con finalità sociali e dalla collaborazione dell’artista con l’architetto Marco Zanuso. Una, quella in terracotta,  e  visibile solo virtualmente perché  murata nella cripta della Chiesa di San Fedele, è forse la più essenziale nella fisica fragilità della materia, e fu realizzata espressamente per la cappella dell’Istituto Le Carline che assisteva le orfane; l’altra, la cosiddetta Via Crucis “bianca” per il colore della ceramica, ornava invece la cappella della Casa Materna Asili Nido Ada Bolchini Dell’Acqua al Lorenteggio, nata per aiutare le ragazze madri.

Ed è proprio quest’ultima che prossimamente si potrà rivedere al Diocesano assieme alle altre opere di Fontana di proprietà del Museo, L’Assunta e i bozzetti preparatori per la V porta del Duomo di Milano in realtà mai realizzata.

La mostra, curata da Paolo Biscottini con contributi di Enrico Crispolti, di Andrea Dall’Asta e di Sara Miele, fa così il punto su un momento particolarissimo della ricerca di Lucio Fontana, impegnato sì nel “sacro” ma, a modo suo.

Quella sua gestualità irruente e vitale che si ritrova passo dopo passo nelle rappresentazioni della salita di Gesù al Calvario rivela non solo la sua straordinaria capacità plastica e inventiva ma anche la sua stessa  natura che,  pur nella continuità, si rinnova ogni volta con una energia e una forza disarmanti.

E forse proprio qui sta la “religiosità” di Fontana.

articoli correlati:

Burri e Fontana a Brera Milano, Pinacoteca di Brera

Lucio Fontana Milano, Fondazione Pomodoro

nicoletta pallini

mostra visitata il 17 marzo 2011


dal 17 marzo al 30 aprile 2011

Lucio Fontana: Vie Crucis 1947-1957

a cura di Paolo Biscottini, Enrico Crispolti, Andrea Dall’Asta, Sara Miele

Palazzo Lombardia, Via Galvani 27 Milano

Da martedì a domenica :10-19; giovedì 10-22  Lunedì chiuso

Aperta anche la domenica di Pasqua 24 aprile

Catalogo Electa

info: call center Regione Lombardia: 800318318

Museo Diocesano:tel. 02/89420019

www.regione.lombardia.it

Articoli recenti

  • Arte antica

La Battaglia di Pavia: una mostra racconta l’evento che cambiò l’Europa

A Pavia, una grande mostra ai Musei Civici del Castello Visconteo ripercorre la battaglia del 1525, attraverso arti rinascimentali e…

22 Dicembre 2025 14:30
  • Arte contemporanea

65 artisti per la Diriyah Biennale 2026, l’Arabia Saudita epicentro del contemporaneo

Sono stati annunciati gli artisti che parteciperanno alla terza edizione dell’ambiziosa Diriyah Contemporary Art Biennale, in apertura a gennaio: da…

22 Dicembre 2025 13:30
  • Progetti e iniziative

Torino città libera: la mostra all’Archivio Storico, attraverso gli occhi degli studenti

La tragedia della guerra e la tenacia della liberazione sono le due anime di una mostra documentaria curata dall’Archivio Storico…

22 Dicembre 2025 12:30
  • Mercato

Filippo Lotti: la consulenza secondo Art Defender

Dalla logistica alla conservazione, dalla valorizzazione alla gestione del rischio. Non formule preconfezionate, ma soluzioni sempre su misura. Ne parliamo…

22 Dicembre 2025 11:57
  • Progetti e iniziative

Chicago e Venezia, uno scambio sull’acqua: la mostra degli studenti dell’Art Institute

La Fondazione Marta Czok di Venezia ospita un progetto espositivo in collaborazione con la School of the Art Institute of…

22 Dicembre 2025 11:30
  • Arte contemporanea

Guardare negli occhi l’invisibile: la pittura per Maya Kokocinski Molero

Per Maya Kokocinski Molero, la pittura è un varco verso l’invisibile: ne parliamo con la stessa artista di origini cilene,…

22 Dicembre 2025 10:30