Il
Terzo Paradiso è in terra; anzi, è nella pietra del muro a secco progettato da
Michelangelo Pistoletto (Biella, 1933) e nel ritornello ipnotico
Mama di
Gianna Nannini, per la quarta edizione di
Intramoenia, rassegna annuale itinerante nel paesaggio architettonico dei castelli pugliesi.
Il lavoro è stato lungo e si è servito del supporto dei maestri âparetariâ, depositari dei segreti della costruzione di muretti a secco, elemento caratterizzante il paesaggio pugliese, anche se il mistero della loro architettura è stato svelato sia allâartista che agli studenti dellâAccademia di Belle Arti di Bari, che hanno potuto seguire i workshop durante la creazione dellâopera.
Ad accogliere il visitatore allâingresso del Castello Svevo, scelto insieme a quello di Barletta per questâedizione, i video in cui Pistoletto spiega cosâè il
Terzo Paradiso. Nella sala angioina, lâinstallazione inghiotte e raggela per il contrasto tra la forza imponente della pietra e la rifrazione degli specchi. Al centro, il muro a secco-scultura che rappresenta un nuovo
Apeiron duetta cosĂŹ con distacco con le superfici riflettenti alle pareti, che riproducono graficamente lo stesso segno. Ă il simbolo destrutturato dellâinfinito: P
istoletto lo ha scomposto, aggiungendo un terzo anello ovale ai due cerchi, a rappresentare lo spazio di congiunzione e il luogo simbolico del
Terzo Paradiso.
In questa dimensione, che niente a che fare con un legame religioso â come tiene a precisare lâartista -, câè tutta la tensione di unâarte che sente lâurgenza di esprimersi sulle questioni etiche. Il
Terzo Paradiso è dunque il punto di partenza e di confluenza dâidee e progetti che richiamano lâarte, lâartista e lo spettatore al
Dasein, allâesserci. A restituire vita alla terra e a segnare il passaggio verso un nuovo livello di civiltĂ planetaria, indispensabile per assicurare al genere umano la propria sopravvivenza.
Nellâultima sala si registra la presenza dei â
testimoniâ, angeli custodi di questo profondo impegno sociale e collettivo e di questo passaggio necessario in direzione dâuna nuova forma di civiltĂ . I prescelti sono pugliesi illustri o personaggi legati alla Puglia: Cosimo Damiano Fonseca, Francesco Moschini, Stefen Nienhaus, Teresa Pellegrino e Nichi Vendola. Quei testimoni che hanno presenziato alla vernice partecipano direttamente alla mostra grazie a una serie di interventi orali ritrasmessi via web.
E questa la parte âimmaterialeâ, eterea della rassegna. Altrimenti che Paradiso sarebbe? Una sezione curata da Ram â Radio Arte Mobile e Mama/Free Style Music, progetto di musica creativa rintracciabile su Myspace e sulla web-radio di Ram Live, a cui lo spettatore potrĂ connettersi da una postazione presente anche al Castello Svevo. Sicuramente apprezzabile lo sforzo di tutta questa multimedialitĂ , che ha dato allâinaugurazione unâaura piĂš da show che da mostra.
Il risultato è un limbo nel quale i tanti tasselli devono trovare un equilibrio e unâincisivitĂ maggiori. Si vedrĂ alla prossima tappa, prevista per marzo al Castello di Barletta. Al momento, il Paradiso non è perduto ma ancora da conquistare.
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RETTIFICA DELLE INFORMAZIONI:
Il titolo dell'evento è
- INTRAMOENIA EXTRA ART IN TERRA DI BARI-
IL TERZO PARADISO/MAMA
- Il workshop non è stato organizzato con l'Accademia di Belle Arti, bensÏ con il collettivo NODO.
- La prossima tappa di Intramoenia Extra Art nel Castello di Barletta, non sarĂ a marzo, ma comunque in primavera, in data da definirsi.
Vi ringraziamo per l'attenzione.