Manuele Cerutti (Torino, 1376), invece, articola la sua riflessione attraverso un medium apparentemente tradizionale. La sua è una pittura classica che giunge ad esiti nuovi ed ermetici. Le sue sono tele prive di cornici in cui vengono raffigurate immagini enigmatiche, misteriose, non prive di un forte simbolismo. In esse coesistono personaggi ignoti che compiono azioni insolute, fissati in atmosfere surreali quasi fossero sospesi tra due dimensioni. La roccia, ossia la pietra nera, talvolta sotto mentite spoglie di meteorite, si coniuga come il leitmotiv dei suoi lavori e possiede un valore taumaturgico. In l’aridità è più antica dell’acqua è raffigurata la scheggia di una pietra che si erge nel nulla proiettando la sua grossa ombra su uno sfondo non identificato, come un totem monitore. In altri lavori il soggetto sembra appartenere ad un quarto stato di natura sovrasensibile, che sfida ogni possibile analisi scientifica, come si osserva in L’autentico diventa invisibile.
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stefania lumetta
mostra visitata il 30 marzo 2011
dal 25 marzo al’ 8 maggio 2011
Greater Torino – Ludovica Carbotta / Manuele Cerutti
a
cura di Irene Calderoni e Maria Teresa Roberto
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Via Modane, 16 (Borgo San Paolo) – 10141 Torino

Orario e biglietti: intero 5 €, ridotto 4 €
martedì-mercoledì-venerdì: 14-19;
giovedì ore 14-19.30.20-23
sabato-domenica: 12-19
lunedì chiuso
gratuito il giovedì ore 20-23
Info: tel. +39 0113797600;fax +39 01119831601
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Ludovica Carbotta un po' debolina... comunque abbastanza efficace. Cerutti un po' troppo Michael Borremans... veramente un PO' troppo (e non così interessante).
due artisti che hanno proprio poco da dire!
... l'artista cerca di non filmare mai la sua ombra, effimera apparenza della sua presenza, così da non lasciar alcun segno, alcuna impronta sul manto attraversato.
SCUSATE! MA QUALCUNO GLIELO DICE ALLA CARBOTTA CHE SE NON VUOLE LASCIARE SEGNO FORSE DOVREBBE RIFLETTERE SU ALCUNI CONCETTI DEL SENSO. NON LASCIARE IMPRONTE! PERO' LAVORA CON MATERIALI CHE LASCIANO IL SEGNO PROPRIO PER IL SENSO STESSO DEL MATERIALE. MA CHE INGENUITA'. FORSE LA CARBOTTA COME MOLTI ALTRI ARTISTI A LEI VICINO HA SCOPERTO UN BUON METODO PER ARRIVARE NEI SALOTTI GIUSTI PER ASSICURARSI UN POSTO CHE CON IL LAVORO DI PRIMA MAI AVREBBE AVUTO. SCOPRIRE L'ACQUA CALDA MOSTRANDOLA A CHI ANCORA NON SI E' ACCORTO CHE L'ACQUA CALDA ESISTE DA TEMPO. CERCARE DI CREARE STUPURE LADDOVE LE PAROLE SONO NECESSARIE A GIUSTIFICARE UN AVORO INESISTENTE.
VI PREGO RIDATECI L'ARTE CON LA A MAIUSCOLA.
Cerutti no è niente. Borremans de noi artri..
Quando un artista non sa chi é emula grottescamente ció che gli piace o ció che piace. Tanta politica e poca novitá. Cerutti ha perso la strada... un talento sprecato.
Complimenti a Cerutti per la suo lavoro, molto maturo! un pò meno interessante la Carbotta che ha ancora un lavoro debole e con molte contraddizioni tra la teoria e la pratica.
Cerutti copia borremans