Restauro e ristrutturazione … è bello pensarli nell’ambito più ampio in cui li colloca questo numero di Detail.
Confrontarsi con l’edilizia da recuperare infatti non ha limiti né di scala, né di età. I saggi iniziali affrontano la dimensione urbana del problema “ristrutturazione” nei casi specifici di Vienna e Il Cairo; ed i servizi selezionano organismi edilizi dei tipi più disparati. C’è una certa prevalenza di esempi di recupero di edilizia recente, tracce riabilitate di un’epoca di disinvolta espansione; edifici liberi da eccessive remore e protezionismi dove i progettisti hanno potuto confrontarsi liberamente con le sole istanze estetiche e funzionali, determinando un panorama di filosofia di approccio ricco ed interessante.
Tra i servizi segnaliamo:
La luminosa risistemazione della corte interna del British Museum di Londra (di Norman Foster) con una membrana vetrata Fulleriana che crea un cielo artificiale.
La ristrutturazione del centro finanziario a Dusseldorf (di Ingenhoven), con la trasformazione di un blocco uffici anni Sessanta usando le quinte trasparenti bioclimatiche che hanno reso celebre la firma.
La ristrutturazione della Scuola d’Arte a Parigi (di Moussafir e Dufournet), con volumi materici più o meno “infilati” nella maglia strutturale esistente.
Ed un esempio italiano: lo Shopping Arcade di Sassuolo (di Canali e Caldarola), dialettico incontro tra una facciata “storica” e un retrostante nuovo intervento tra proto e post moderno delicatamente in equilibrio.
Marco Felici
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