Categorie: Architettura

La casa dei sogni e degli incubi di David Lynch a Hollywood è in vendita

di - 15 Settembre 2025

Qualche mese fa, più di 450 lotti dell’archivio domestico di David Lynch, dalla macchina per il caffè La Marzocco alla copia personale in pellicola di Inland Empire, erano passati sotto il martello da Julien’s Auctions, svelando una costellazione di oggetti che restituivano l’intimità quotidiana e le ossessioni visionarie del cineasta: adesso è la volta del complesso di architettura modernista tra le colline di Hollywood che, per oltre 30 anni, è stato la casa e il luogo dell’immaginazione del regista di Mulholland Drive, Twin Peaks e Blue Velvet.

Qui Lynch dipingeva e scolpiva, montava e decostruiva, registrava suoni, dispiegava quegli universi narrativi che avrebbero abitato il nostro inconscio. Oggi questo santuario privato e creativo è stato messo in vendita dalla David Lynch Foundation per 15 milioni di dollari: un’occasione rara che unisce una preziosa eredità architettonica, cultura visiva contemporanea e mitologia cinematografica.

Al centro del compound, che si estende su un’area di circa un ettaro con sette edifici, si erge la Beverly Johnson House, progettata nel 1963 da Lloyd Wright, figlio del celeberrimo Frank Lloyd Wright, e riconosciuta come un esempio eccellente di architettura residenziale del dopoguerra. Con le sue geometrie audaci, le pareti di vetro e il fluire senza soluzione di continuità tra interno ed esterno, la casa incarna l’estetica modernista di collina, drammatica, luminosa, sospesa tra natura e artificio. Un luogo ideale per un cineasta che ha fatto della tensione tra quotidiano e perturbante la propria cifra stilistica.

Negli anni Lynch ha progressivamente ampliato la tenuta, acquistando le residenze vicine su Senalda Drive e trasformando la proprietà in un vero e proprio compound creativo. Al numero 7029 stabilì la sede della sua casa di produzione, la Asymmetrical Productions, mentre al 7035 trovò l’ambientazione perfetta per una delle sue visioni più inquietanti: la residenza Madison di Lost Highway (1997), brutalista e spigolosa, con tanto di sala di montaggio privata e screening room.

Nel 1991, Lynch chiamò Eric Lloyd Wright, nipote di Frank, per progettare la piscina e il pool house, estendendo così la genealogia architettonica dei Wright nella proprietà. A questi interventi si aggiungono una dependance a due piani e una residenza più intima, rifinita con il suo amato intonaco grigio liscio: superfici monocrome che ricordano le atmosfere rarefatte delle sue tele e dei suoi interni filmici.

Ogni edificio, ogni dettaglio, porta la traccia della visione complessiva del grande regista. In questo spazio, Lynch lavorava come in un laboratorio alchemico, trovando il giusto equilibrio per film che sono diventati icone della contemporaneità. Come nei suoi film, anche qui Lynch ha costruito un mondo parallelo, un microcosmo di sospensione e inquietudine. Il visitatore non può che immaginare di trovarsi dentro una sequenza di Twin Peaks: The Return, in cui lo spazio domestico è al tempo stesso familiare e perturbante. E viverci quotidianamente potrebbe non essere poi così tanto tranquillizzante.

Articoli recenti

  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30