Categorie: around

fino al 13.VII.2008 | China Design Now | London, Victoria and Albert Museum

di - 30 Maggio 2008
Tutti conoscono il marchio Made in China. Ciò che pochi conoscono nel mondo occidentale è la reale forza creativa della Cina moderna. Prevista per decenni da storici, economisti e politologi, l’ascesa economica della Cina procede tuttora a ritmo sostenuto. La crescita di prestigio ha creato lo spazio mentale per lo sviluppo di altri parametri di tipo culturale ed estetico, aprendo le immense possibilità del Paese a un mercato fino a oggi quasi sconosciuto: il design. China Design Now si propone di catturare la nuova e dinamica fase che di recente ha visto l’esplosione del new design in Cina attraverso le opere di cento creativi, per la maggioranza cinesi.
Suddivisa in tre sezioni (Frontier city, Dream city e Future city), la mostra è concepita come un viaggio da sud a nord, che esplora l’impatto del rapido sviluppo economico sull’architettura e il design delle tre maggiori città cinesi: Shenzhen, il distretto economico artefice dell’apertura della Cina al mondo occidentale; Shanghai, la “capitale stilistica” del Paese; Pechino, sede imperiale dal 1420, cuore politico e culturale della Cina, che quest’anno ospiterà i discussi Giochi Olimpici. Tre città in rapida espansione, tre punti di partenza per un itinerario che si propone di offrire una panoramica dei sogni e delle speranze di questa grande nazione.
Una nazione che, fino a vent’anni fa, non contemplava tra i suoi vocaboli la parola “designer”; negli anni della Rivoluzione Culturale si chiamava meigong, artista-lavoratore, e operava in fabbriche di proprietà dello Stato. Decenni di guerre, invasioni, rivoluzioni hanno dotato lo sviluppo culturale cinese di un’urgenza espressiva che solo chi troppo a lungo è stato costretto in cattività possiede. E il risultato si materializza in oggetti prima impensabili, come gli iconici The people skateboards con motivi maoisti, prodotti nel 2001 da Raph Cooper per la Society di Pechino.

Se negli anni ‘60 e ‘70 le “quattro grandi cose” (sidajian) che il popolo cinese aveva identificato come simboli di successo erano la bicicletta, la macchina da cucire, l’orologio e la radio, al giorno d’oggi sono la casa, l’automobile, il telefonino e, naturalmente, Intenet. E ciò che rende queste cose speciali sono la libertà e il grado di autonomia che rappresentano per il cinese medio.
Le trasformazioni politiche ed economiche avvenute a partite dagli anni ‘80 e ‘90 hanno portato alla creazione di una classe media urbana affamata di consumismo. I media e sopratutto il cinema hanno contribuito non poco a promuovere nuove tendenze, accomunate da un ritorno al passato, anche recente. Come la rinascita del qipao, il costume tipico femminile, nel patinato film In the mood for love del regista Kar Wai Wong; e come i poster con ideogrammi reinterpretati con affettuosa ironia da Chen Shaohua.
Alle vecchie strutture di potere se ne sono sostituite altre. E ai vecchi simboli se ne sono sostituiti dei nuovi, che parlano di potere economico e nuova ricchezza venuta dall’Occidente. Come il nuovo aereoporto progettato da Norman Foster nel 2003 o l’iconica struttura in acciaio dello Stadio Olimpico di Pechino, ideata dagli svizzeri Herzog & de Meuron.

In un Paese che in fatto di sviluppo ha spinto il tasto dell’avanzamento veloce, il nuovo design diventa per artisti e architetti il simbolo stesso di una nuova individualità, personale e della Cina. Una Cina nuova e moderna.

articoli correlati
La Cina è vicina al Pan di Napoli

paola cacciari
mostra visitata il 17 marzo 2008


dal 15 marzo al 13 luglio 2008
China Design Now
a cura di Lauren Parker
Victoria and Albert Museum
Cromwell Road – SW7 2RL London
Orario: tutti i giorni ore 10-17.45; venerdì ore 10-22
Ingresso: intero £ 8; ridotto £ 6
Catalogo £ 24,99
Info: tel. +44 02079422000; vanda@vam.ac.uk; www.vam.ac.uk

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30