Categorie: around

fino al 14.II.2011
 | L’Antiquité rêvée | Paris, Musée du Louvre

di - 13 Dicembre 2010
Il
Settecento è stato per l’arte il secolo della riscoperta dell’antichità,
stimolato in particolar modo da scoperte archeologiche e dibattiti accademici. Uno
degli storici più influenti e promotori del gusto per l’arte classica fu Winckelmann.
Pura bellezza, nobile semplicità e quieta grandezza: furono queste le basi
ideali sulle quali si fondarono le sue conoscenze e il suo saggio più famoso: Storia delle arti del disegno presso gli
antichi
.

Dopo
archeologia e saggi teorici, un ulteriore aspetto che contribuì a sviluppare la
moda dell’arte classica fu il turismo. Sino ad allora il viaggio era stato
argomento di pellegrinaggi religiosi, commerci ed esplorazioni. I primi
viaggiatori per piacere furono gli aristocratici inglesi. Insieme a loro,
furono moltissimi gli artisti provenienti da ogni parte d’Europa che si spinsero
in Italia per visitare le sue grandi opere artistiche e architettoniche e
apprendere le basi del disegno antico.

Considerato
che la maggior parte delle opere classiche che si intendevano celebrare erano andate
distrutte, è nel Rinascimento italiano che si cercano le basi per raggiungere i
principi di bellezza indicati da Winckelmann. Di conseguenza, ancora nel XVIII
secolo Roma rimaneva l’indiscussa capitale del mondo dell’arte.

L’esposizione
apre con opere concepite per celebrare e imitare il mondo latino e greco. Tra
queste si segnalano i disegni preparatori, i dipinti e le sculture di Edme Bouchardon. È merito dello
scalpello di quest’artista francese il mezzobusto del barone Philipp Von
Stosch, opera che sembra il gemello della scultura messagli accanto, dedicata
all’imperatore Traiano e di 17 secoli più antica.


Non
copie, ma imitazioni, omaggi a un tempo antico continuano nelle sale
successive. I soggetti sono mitologici o dedicati a uomini di lumi, esempi di
eroismo e ragione. È presente una sola opera religiosa, quella del San Pietro di
Anton Raphael Mengs. Questo a
indicare come il sentimento cristiano dopo secoli di dominio se ne stia andando
dalla scultura e dalla pittura, superato da nuovi bisogni di rappresentazione e
nuovi mecenati.

Lo
slancio definitivo che alimentò il sogno per l’antico e portò alla nascita del
Neoclassicismo fu dato dagli scavi di Ercolano e Pompei, le cui città tornarono
alla luce rispettivamente nel 1738 e nel 1749. Dopo l’entusiasmo iniziale, gli
scavi offrirono spunti di malumore a causa della grossolanità di molte opere
scoperte.

Nelle
sale dedicate al Neo-barocco, al Neo-manierismo si comincia a rappresentare i
primi segni decisi di resistenza verso l’imitazione dell’arte classica. La
distanza con l’iconografia e gli stili del mondo antico si fa definitiva nella
sala intitolata Il Sublime, spazio
dove sono rappresentati il sentimento della caduta, dell’incubo, del terribile.

Insieme
a questi movimenti di rottura nei confronti dell’arte classica, si afferma a
partire dal 1765 il movimento neoclassico, con la definizione di riconoscibili
canoni di ricerca del gusto per l’antico.


Complessivamente,
la qualità delle opere esposte è altalenante. Su tutte s’impongono quelle di Jacques-Louis David e Antonio Canova, maestri eccellenti che, partendo dall’imitazione dei
classici, seppero offrire emozioni nuove per tutta la loro vita di artisti. Vedere
il dipinto Psiche abbandonata di David accanto alla
scultura intitolata Psiche in piedi di
Canova è un massaggio alle sinapsi.

Le
affinità elettive provocate dalle due
psiche sono una vertigine stupenda, sono un olio su tela con le lacrime agli
occhi che abbandonato si guarda intorno, smarrito ricordo di se stessa piena di
grazia che tocca con premura una farfalla di marmo che ispira candore, il
calore buono di un giorno d’estate.

alessandro
berni

mostra
visitata il 3 dicembre 2010


dal 2 dicembre 2010 al 14
febbraio 2011

L’Antiquité Rêvée: Innovations et Résistances au XVIIIe Siècle

a cura di Marc Fumaroli e
Henri Loyrette

Musée du Louvre

99, rue de Rivoli – 75058 Paris Cedex 01

Orario: da mercoledì a lunedì ore 9-18; mercoledì e venerdì ore 9-22

Ingresso: € 9,50; mercoledì e venerdì € 6 dopo le ore 18; gratuito la prima domenica del mese

Catalogo disponibile

Info: tel. +33 0140205050; fax +33 0140205452; www.louvre.fr

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Spazio fisico e dimensione intima: l’interno è protagonista da Manuel Zoia Gallery

In occasione della tradizionale esposizione milanese natalizia di XMAS Maroncelli District, Manuel Zoia Gallery presenta - fino al 10 gennaio…

21 Dicembre 2025 0:02
  • Arte contemporanea

Carsten Höller porta una giostra rosa nel paesaggio innevato di St. Moritz

Sotto la neve di St Moritz, il Kulm Hotel accoglie Pink Mirror Carousel, una nuova installazione monumentale di Carsten Höller…

20 Dicembre 2025 19:49
  • Mostre

A Roma vanno in mostra le luci e i colori di Antonacci Lapiccirella Fine Art

Gustaf Fjaestad, Walter Gasch, Guido Marussig. Nella nuova mostra di via Margutta, luce e colore smettono di essere strumenti descrittivi…

20 Dicembre 2025 18:32
  • exibart.prize
  • Senza categoria

exibart prize incontra ITTO

Non seguo nessun metodo apparente ma cerco sempre di seguire l'istinto e di prestare ascolto alla voce interiore

20 Dicembre 2025 18:30
  • exibart.prize

exibart prize incontra Romano Mosconi

I progetti nascono dall’osservazione del mondo che mi circonda e dalle vicende della vita quotidiana che vengono poi interpretati dalla…

20 Dicembre 2025 18:05
  • Mostre

Valentina di Guido Crepax in mostra a Brescia: il corpo, il sogno, l’icona di una generazione

L’opera di Crepax, assieme all’illustrazione di Jacovitti, sono le mostre dedicate ai protagonisti dell’arte grafica, protagoniste di questa stagione al…

20 Dicembre 2025 17:00