Categorie: around

fino al 20.X.2002 | Miguel Berrocal | Valencia, Ivam

di - 26 Settembre 2002

La complessità da forma allo spazio come la musica al silenzio – Georges Braques
L’Ivam è un complesso museale molto attivo e di vivo interesse. Oltre ad ospitare una collezione permanente e possedere una delle più grandi raccolte di Fotografia e Fotomontaggio, organizza numerose mostre temporanee di design-architettura, fotografia e arte moderna.
L’ultima mostra inaugurata dall’Ivam, nel mese di luglio, è un’antologica di Miguel Berrocal -scultore nato a Madeira nel 1933, che vive e lavora in Italia- con 40 sculture e 60 studi, tra i più rappresentativi della produzione dell’artista.
L’atteggiamento più comune nella scultura dell’artista spagnolo è quello del “dominio” che si connota ossessivamente nella pienezza del suo esistere.

Il “corpo” è stata una costante per quasi tutto il percorso artistico di Berrocal, finché non ha perso il suo centro per lasciare allo spazio il peso della sua astrazione. I cosiddetti Torsi, degli anni 1960-1980, sono forme piene, pesanti, possenti, che conservano in se stesse il concetto e lo studio della manipolazione e la decostruzione della loro stessa forma.
La complessità dell’assemblaggio studiato e concepito con l’intento e la possibilità di una decostruzione è il lato più interessante dell’opera di Berrocal, che diventa decisivo negli anni ’70, decennio rivoluzionario che vede nascere ed affermarsi l’Arte Concettuale.
In Richelieu Big 1973, sembra che Berrocal abbia ceduto l’anima della sua opera allo spazio, la responsabilità della conclusione e della saturazione della forma è affidata al vuoto. Richelieu Big, infatti, ora esposta in una delle bellissime sale dell’Ivam, è nata come progetto in uno spazio aperto, una vera e propria compenetrazione tra natura ed artefatto.
Ricalcando forme primitive, archetipi architettonici, Berrocal dispone in forma circolare, con apparente casualità, l’esplosione del suo creato: un possente mezzo-busto.
Osservandone la scomposizione, con i singoli pezzi ordinatamente numerati, potrebbe sembrare un accorgimento pratico per facilitarne il trasporto, ma in realtà è il perno su cui l’artista concepisce l’intera opera, un concetto che si contrappone all’essenza del tutto donando altrettanta importanza ad ogni singola parte, in quanto parte significante dell’opera conclusa.
Non esiste una netta consequenzialità né un processo logico ripercorribile nella produzione artistica di Berrocal che ci permetta di comprendere il passaggio dal figurativismo all’astrazione e viceversa, in quanto i suoi “assemblaggi” racchiudono in se stessi la forma di una figura e al medesimo tempo la sua scomposizione.
Le prime sculture in ferro degli anni 1955-58 partano dall’astrazione: insiemi di piani e linee molto rarefatte, in cui lo spazio ed il vuoto avevano una parte fondamentale nell’opera. Come egli stesso scrisse: “Lo spazio vuoto è vivo come quello pieno. Fateci attenzione”.
In seguito, il suo interesse per la matematica, l’anatomia e l’architettura gli permette di costruire strutture sempre più articolate con una precisione infallibile. Meticolosa precisione che si legge in una serie di studi su carta che dimostra la grande capacità di analisi spaziale dell’artista con assonometrie e sezioni dai colori vivaci e limpidi. Le sezioni verticali, orizzontali e assonometriche mantengono la medesima coerenza formale del lavoro tridimensionale, dimostrando che ogni singolo dettaglio è parte di un tutto e dignitosamente oggetto a sé stante.

articoli correlati
La scultura del ‘900 in mostra a Verona
link correlati
Il sito dell’Ivam

laura garbarino
mostra visitata il 23/07/2002


Miguel Berrocal
IVAM Institut Valencià d’Art Modern
Guillem de Castro 118 – 46003 València – Spagna
Tel. +34 963863000 – Fax +34 963921094
e-mail:ivam@ivam.es
Orari: da mart. a dom: ore 10.00-22.00


[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Il colore di Mary Heilmann e Maria Morganti alla GAM di Torino

In occasione della Art Week Torinese la GAM Galleria d’arte Moderna e Contemporanea inaugura le mostre personali Mary Heilmann, a…

1 Novembre 2024 0:32
  • Fiere e manifestazioni

Artissima 31. Are you ready for (the era of) daydreaming?

In un’edizione che vuole sottolineare lo sconfinato potere creativo della mente nel saper progettare a occhi aperti il nostro domani,…

31 Ottobre 2024 20:42
  • Mercato

Per la prima volta va all’asta un’opera creata da un robot umanoide

Quanto può valere un ritratto creato dall’intelligenza artificiale? Il 31 ottobre, Sotheby's ha aperto la vendita per una tela realizzata…

31 Ottobre 2024 19:53
  • Cinema

Next Gen Awards: i talenti emergenti del cinema premiati a Roma

Durante la Festa del Cinema di Roma è andata in scena la quarta edizione dei Next Gen Awards: ecco chi…

31 Ottobre 2024 15:20
  • Arte contemporanea

È Gibellina la prima Capitale italiana dell’arte contemporanea

Icona di resilienza e di creatività, Gibellina è stata nominata prima Capitale Italiana dell'Arte Contemporanea, con il progetto Portami il…

31 Ottobre 2024 13:31
  • Arte contemporanea

Una Biennale di Istanbul in tre anni: il piano della curatrice Christine Tohmé

Dopo un periodo di turbolenze e dimissioni, la Biennale di Istanbul ha una nuova curatrice e si svolgerà su tre…

31 Ottobre 2024 12:56