Robert Rauschenberg working in his Lafayette Street studio, New York. Photo: Shunk-Kender. Getty Research Institute, Los Angeles. Gift of the Roy Lichtenstein Foundation in Memory of Harry Shunk and Jånos Kender © J. Paul Getty Trust
Il 2025 ha segnato il centenario della nascita di Robert Rauschenberg ma le celebrazioni sono di lĂ dallâesaurirsi e proseguiranno nei prossimi mesi, fino al 2026, con una rete di mostre in tutto il mondo che restituiranno la portata rivoluzionaria di una figura cardine dellâarte del secondo Novecento, con il suo approccio fluido e collaborativo.
In Italia le celebrazioni si sono aperte in primavera, con la 29ma edizione della fiera miart dedicata proprio a Rauschenberg e altre due mostre a Milano. Il Museo del Novecento ha presentato Rauschenberg e il Novecento, un progetto espositivo che ha intrecciato il lessico visivo dellâartista statunitense con le tensioni e le visioni dellâarte italiana. Alle Gallerie dâItalia, la mostra Una collezione inattesa. La Nuova Arte degli Anni Sessanta e un omaggio a Robert Rauschenberg ha ricostruito il clima sperimentale degli anni Sessanta, ponendo Rauschenberg come snodo cruciale tra lâinformale europeo e la Pop Art americana.
A partire dallâautunno, il testimone passerĂ a New York. Il Guggenheim Museum aprirĂ il 10 ottobre Robert Rauschenberg: Life Canât Be Stopped, mostra che parte dalle collezioni del museo per mettere in luce lâuso pionieristico dellâimmagine fotografica da parte dellâartista: dalla serigrafia alla pittura, dal disegno alla stampa. Al centro della mostra spicca Barge (1962-63), una serigrafia monumentale lunga oltre nove metri, raramente esposta nella sua interezza. Sempre a New York, ma al Museum of the City, lâesposizione Robert Rauschenbergâs New York: Pictures from the Real World approfondisce il complesso rapporto dellâartista con la cittĂ che lo ha accolto e consacrato, attraverso tre sezioni dedicate alla fotografia, medium fondativo e laterale nella sua pratica.
Un altro tassello importante arriva da Houston, alla Menil Collection, che indaga un capitolo meno noto della sua produzione con Robert Rauschenberg: Fabric Works of the 1970s, dal 19 settembre 2025. Qui saranno presentate oltre 45 opere realizzate con tessuti assemblati, a metĂ strada tra scultura e scenografia, testimoniando il legame profondo con il mondo della danza e del costume.
In Europa ha giĂ aperto ad aprile, al Museum Brandhorst di Monaco, Five Friends, esposizione che ricostruisce le relazioni artistiche e affettive tra Rauschenberg, John Cage, Merce Cunningham, Jasper Johns e Cy Twombly. Dopo lâestate, a partire da ottobre, il progetto si sposterĂ al Museum Ludwig di Colonia, proseguendo il racconto di uno dei network creativi piĂč fertili del secondo dopoguerra.
Intanto a Madrid, la FundaciĂłn Juan March aprirĂ il 3 ottobre Robert Rauschenberg: The Use of Images, incentrata sullâindagine semiotica e sulla costruzione del significato attraverso immagini e codici visivi. In Austria, alla Kunsthalle Krems, la mostra Image and Gesture, da marzo a ottobre 2026, esplorerĂ la tensione tra immagine e gesto nella produzione dellâartista, individuando il confine sfumato tra istinto, espressione e costruzione simbolica.
Un altro capitolo fondamentale si aprirĂ in Asia, con lâattesa mostra Robert Rauschenberg and Asia, allâM+ di Hong Kong. Dal 22 novembre 2025, lâesposizione approfondirĂ il legame tra lâartista e il continente asiatico, a partire dalla mitica esperienza del progetto ROCI â Rauschenberg Overseas Culture Interchange, un ciclo di viaggi e mostre tra anni Ottanta e Novanta, pensato come strumento di diplomazia culturale in unâepoca di transizione verso la piena globalizzazione.
Accanto alle mostre, la Robert Rauschenberg Foundation ha annunciato la pubblicazione del primo volume del catalogo ragionato delle opere, che coprirĂ il periodo 1948â1953, e lâuscita di un nuovo libro con aforismi, appunti e testi dellâartista, previsto per ottobre 2025.
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