Francesco Arena nel suo Anello
Un invito a realizzare unâopera permanente allâinterno del parco Archeologico del Colosseo non va preso sottogamba. Per questo Francesco Arena decide fin da subito di non confrontarsi con la verticalitĂ di colonne e obelischi bensĂŹ con la dimensione meno rischiosa del terreno. âHo cominciato ad osservare il parco archeologico attraverso Google Maps e sono rimasto colpito dalla grande area verde della Vigna Barberini, da dove sbucava la sagoma del fusto di una colonna in marmo adagiata sullâerbaâ racconta lâartista, vincitore della Va edizione del bando Italian Council nel 2019.
âPoco prima avevo letto Gita al Faro, il romanzo di Virginia Wolf, dove mi aveva colpito una frase in particolare: THE VERY STONE ONE KICKS WITH ONEâS BOOT WILL OUTLAST SHAKESPEARE (La stessa pietra che calci con lo stivale sopravvivrĂ a Shakespeare)â. Un pensiero sulla resilienza delle pietre allâusura del tempo, che ha ispirato Anello, la scultura site-specific di Francesco Arena inaugurata il 25 giugno sul Palatino, entrata a far parte del paesaggio dellâarea archeologica piĂš importante della cittĂ eterna. Si tratta proprio di un anello di bronzo con un diametro di 410 cm, alto 50 e spesso 20, posizionato intorno alla colonna e lavorato in modo da apparire opaco allâesterno e lucidato a specchio allâinterno, dove è riportata la frase della Woolf in lettere cubitali, che si confondono con i riflessi della colonna centrale.
âLa scultura, fusa nella fonderia Battaglia a Milano, non appoggia direttamente a terra ma su alcuni blocchetti in pietra serena, necessari per alleggerirla e per garantire una migliore manutenzioneâ aggiunge Arena. âCome sempre nei miei lavori, le misure sono fondamentali: il diametro è il doppio della lunghezza della colonna mentre lâaltezza è quella di una normale sedutaâ. Un minimalismo âcaldoâ che si sposa in maniera perfetta con il contesto ambientale cosĂŹ carico di memorie e suggestioni, dove un tronco di colonna deteriorato dal tempo diventa latore di un messaggio carico di senso, grazie alle parole della Woolf.
Ma non solo: la scultura di Arena è la prima opera permanente nel parco Archeologico. âSi tratta di un traguardo importante, unâoccasione in cui il dialogo tra archeologia e arte contemporanea suggerisce suggestioni e spunti di riflessione inediti sulla memoria e sul tempoâ spiega Alfonsina Russo, Direttore del Parco Archeologico del Colosseo. Un precedente fondamentale per elevare lâarte contemporanea allo stesso livello dellâarcheologia,â per stimolare una profonda riflessione su quanto lâarte del nostro tempo possa attivare un confronto aperto e fecondo tra la storia e il presenteâ ha puntualizzato Margherita Guccione, Direttore Generale CreativitĂ Contemporanea del MIBACT. E lâopera di Arena non ha nulla da temere dal confronto col passato. Anzi, aiuta a riguardarlo in una chiave nuova e originale.
Tempesta Gallery di Milano ospita, fino al 6 febbraio, "Pain of Pleasure", mostra collettiva che riunisce le ricerche di Christa…
Da Raffaello a Bernini, la mostra gratuita al Complesso di San Francesco racconta la visione rivoluzionaria di Scipione Borghese e…
Dal lutto reinventato di Idun-Tawiah alle regine popolari di Ferrero, fino alla ribellione delle donne iraniane secondo Moeini: il Photo…
Esce per Silvana Editoriale âMarina Previtali. Milano messa in operaâ, volume curato da Lorenzo Valentino che restituisce un ritratto stratificato…
Ă stata commissionata da Madame AdĂŠlaĂŻde, figlia di Luigi XV, sul finire del Settecento. Questo dicembre, è andata allâasta a…
Il MAAM di Roma è stato il primo museo abitato del mondo: attualmente quasi 200 persone convivono oltre 500 opere…