Franca Sacchi. Courtesy Franca Sacchi.
Questâestate molte sono le occasioni per visitare il MACRO e farne esperienza. Il programma estivo del Museo per lâImmaginazione Preventiva comprende una serie di temi e linguaggi declinata nelle varie sezioni espositive, pensate come le rubriche di un magazine. Dal mese di giugno hanno inaugurato sette nuove mostre in formati differenti, con lâampliamento della sezione RETROFUTURO â dedicata alla collezione â e altri progetti speciali.
La sezione POLIFONIA ospita un focus monografico dedicato alla fotografa e filmmaker austriaca Friedl Kubelka Vom GrĂśller. Il suo lavoro si distingue per un costante interesse al ritratto, con una ricerca del momento ânon idealeâ: un momento dâintimitĂ o una reazione inaspettata. I suoi scatti non sono mai âuniciâ, piuttosto registrano un flusso temporale che si scandisce in serie fotografiche. Accanto ai suoi lavori, si aggiungono gradualmente quelli di altri artisti con formazione e provenienza diversi: Sophie Thun, Seiichi Furuya, Talia Chetrit e Philipp Fleischmann.
Franca Sacchi è la protagonista della sezione MUSICA DA CAMERA. Una tra le poche donne in Italia a partecipare alla neoavanguardia elettronica e concreta, ha sonorizzato diverse mostre e collaborato con molti artisti. In una sala appositamente allestita per lâascolto, è possibile conoscere la sua sperimentazione sonora attraverso una selezione di tracce musicali dal 1968 a oggi. âEntasiâ è il nome di questo progetto monografico che mette in mostra lâapproccio al suono di questa figura poliedrica cui il MACRO ha scelto di dare spazio.
Quattro grandi schermi restituiscono colori e parole in un âscatola neraâ simile a quella della sala cinematografica, con tanto di colonna sonora. âThis isnât Theory. This is Historyâ è la prima grande mostra italiana dedicata a Tony Cokes, ambientata nella sezione SOLO/MULTI. Lâartista americano smonta e riassembla vari linguaggi culturali rompendo con la convenzionalitĂ : Guy Debord, Donald Trump, Aretha Franklin e Morrissey sono alcune tra le sue fonti. In un allestimento senza immagini, parole e musica scorrono accompagnate da diapositive mono e pluricromatiche.
âArtistsâ library: 1989-2021â è la bibliografia tridimensionale nello spazio della sezione STUDIO BIBLIOGRAFICO. A partire dal 1989, ognuno degli artisti invitati ha scelto tre libri importanti per il proprio percorso artistico. Noah Barker, Giulio Paolini, David Horvitz e Claudia de la Torre sono alcuni degli artisti che in questa esposizione aprono le porte di uno spazio intimo e privato: quello della lettura. Affianco ad ogni selezione, un testo con le ragioni della scelta di ognuno, una nuova forma di dialogo tra artista e fruitore.
La scrittura è al centro della scena nella sezione ARITMICI dove ha inaugurato il 15 luglio âDiaconia. La scrittura e lâarteâ: la personale dedicata a Mario Diacono. Scrittore, critico, poeta, gallerista e collezionista, questa figura eccentrica che ha attraversato il mondo dellâarte si racconta in sei capitoli, una narrazione del percorso personale di Diacono. Lâintreccio tra letteratura e arte era al centro della sua ricerca, numerose le collaborazioni editoriali con personaggi come Emilio Villa o Claudio Parmiggiani. Questâultimo presente in mostra insieme ad altre opere di Vito Acconci, Enzo Cucchi, Donna Moylan, tra gli altri. Unâintera parete è ricoperta dal ritratto sotto forma di indice analitico di Mario Diacono: una raccolta di tutta la sua preziosa produzione.
Reba Maybury è unâartista e dominatrix inglese che indaga gli squilibri di potere e della distribuzione del lavoro allâinterno dei binarismi di genere. Secondo lei, il sesso è al centro di tutto e col suo lavoro vuole riassestare gli equilibri e stabilire nuove direzioni. Si può vedere al MACRO, nella sezione PALESTRA. Con âFaster than an erectionâ lâartista inglese mette in scena questi meccanismi: attraversata una tenda si entra nella sala con una luce blu che svela le tracce del sottomesso. Ciò che si vede è ciò che rimane del rapporto tra lei, la dominatrix e il suo slave. CosĂŹ facendo, Reba Maybury approfondisce lâoccultamento della perversione e allo stesso tempo la stigmatizzazione del âsex workâ.
âDaybedâ è invece la mostra sulla graphic designer Julie Peeters, nella sezione dedicata al mondo della grafica IN-DESIGN. Un fare artistico caratterizzato da un approccio per cui tutto ruota attorno allâimmagine stampata. Infatti, âDaybedâ si configura come laboratorio multidisciplinare di ricerca sullâimmagine. Insieme a questa giovane artista, tanti altri sono gli italiani che si relazionano alla collezione del museo in RETROFUTURO, tra questi Margherita Raso, Alessandro Cicoria e Real Madrid. Lâestate al MACRO si prospetta ricca di eventi, oltre quelli espositivi non mancano le performances musicali. Inoltre, dal 16 luglio, sono riprese le attivitĂ di AGORĂ, la sezione discorsiva del museo che ospiterĂ di nuovo la serie Rewind/REcount: lâesplorazione della scena musicale italiana degli ultimi decenni.
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