Ettore Spalletti a Villa Paloma, Monaco

di - 31 Agosto 2019

Tappa d’obbligo per chi vista il Principato di Monaco in questi mesi sono le due mostre che il Nouveau Musée National de Monaco presenta nelle sue due sedi, Villa Paolma e Villa Sauber: la personale di Ettore Spalletti Ombre d’azur, transparence, a Villa Paloma fino al 3 novembre, e Step by Step. Visions of an art dealer’s collection, a Villa Sauber fino al 29 settembre, che per la prima volta mostra al pubblico una selezione di opere dalla collezione di Farbizio Moretti. Entrambe le mostre sono curate da Cristiano Raimondi, curatore e responsabile sviluppo progetti internazionali del museo (che ci aveva raccontato la mostra di Spalletti in occasione della sua apertura).

Ombre d’azur, transparence, è stata interamente pensata per il Nouveau Musée National de Monaco ed è costituita da una trentina di opere, soprattutto tridimensionali monocrome, allestite in sette ambienti sui tre piani del museo: «gli spazi pensati e realizzati dall’artista – aveva spiegato l’istituzione – mettono in scena, in maniera non cronologica, tutti gli aspetti del suo lavoro attraverso la presentazione di nuove importanti produzioni insieme a opere storiche provenienti sia dal suo studio che da importanti collezioni private».

La personale di Spalletti si inserisce nella ricerca che negli anni il Nouveau Musée National de Monaco, attraverso il proprio programma espositivo, sta dedicando «ad artisti che, come Thomas Schutte, Richard Artschwager, Erik Bulatov, Mike Nelson, Alfredo Volpi, hanno sviluppato una ricerca autonoma, indipendente da movimenti o correnti artistiche, rivolta alla fusione delle arti e all’esperienza concreta dello spazio».

La mostra Step by Step. Visions of an art dealer’s collection, esplora, invece, la collezione del monegasco Fabrizio Moretti, che viene presentata per la prima volta al pubblico attraverso 38 opere che spaziano attraverso sei secoli di storia dell’arte per giungere ai giorni nostri, con lavori, tra gli altri, dei della Robbia, di Pontormo, Gian Lorenzo Bernini, Guido Reni, Gerhard Richter, Jannis Kounellis e Luc Tuymans.

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