NONE Collective, Falling dreams, 2021.
A qualche mese da “Corpi – mostra in divenire“, in cui si fondevano arte e tecnologia, NONE Collective torna a stupirci con una nuova installazione immersiva. Polo creativo di respiro internazionale, centro di ricerca e sperimentazione, BASE è lo spazio milanese che ha ospitato la presentazione di “Falling dreams”. Così si chiama la nuova opera site-specific realizzata da NONE Collective, su commissione di Pasqua Vigneti e Cantine e in collaborazione con il creative hub BASE. Un’esperienza artistica coinvolgente, che ci fa riflettere sul valore e sulla potenza della creatività italiana.
NONE Collective lavora sulla sovrapposizione tra artificiale e umano, numeri e natura, memoria e immaginazione, sviluppando progetti transmediali che interpretano la condizione dell’essere umano nella società digitale. In tale contesto, spesso si fa spazio l’elemento onirico che, in questo caso, ha conquistato l’attenzione degli artisti. Infatti, “Falling dreams” è un invito a sospendersi, ad andare nella direzione opposta della frenesia, quella dei minuti contati della nostra vita quotidiana. Un invito a liberarci da tutto ciò che ci pesa e poter così fluttuare, con la stessa leggerezza delle nuvole. Quindi, distogliere lo sguardo da un mondo pieno di futili distrazioni per volgerlo in alto, oltre l’orizzonte e verso altri pianeti e cosmologie. «Ci ritroviamo così sorpresi e sospesi a fluttuare in un cielo che ormai guardiamo poco, illusi di poterne fare a meno, con lo sguardo rivolto agli schermi».
Con questa nuova opera, NONE Collective trasporta il pubblico in un’altra dimensione. Falling dreams è un’installazione immersiva fatta di un’architettura eterea, dove luce e acqua si fondono. Così, una cascata di nuvole alta sei metri invade lo spazio della sala principale di BASE, circondando lo spettatore che si ritrova dentro un paesaggio sospeso, letteralmente tra le nuvole. Con un gioco di colore e di suono, l’atmosfera si fa rarefatta e chi entra in “Falling dreams” si ritrova in un luogo in cui può guardare al di là del cielo. Uno spazio prima straniante, poi familiare. Naturalmente, la tecnologia si fa facilitatrice di onirismo e umanità. «Sospendere il proprio pensiero, lasciarlo disponibile, vuoto e permeabile, distaccarsi da sé e rientrare in sé stessi, così come si inspira e si espira», queste le parole di Simone Weil, tra le ispirazioni di NONE Collective.
Il collettivo artistico composto da Mauro Pace, Gregorio De Luca Comandini, Saverio Villirillo ha realizzato questa nuova installazione in collaborazione con Pasqua Vigneti e Cantine. L’azienda vinicola da diversi anni incentiva il lavoro di artisti provenienti da tutto il mondo per promuovere il talento e la creatività. Questa è la volta di NONE Collective che, dopo Milano, porteranno “Falling Dreams” nelle Gallerie mercatali di Verona, il 18 e il 19 ottobre.
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