Il nuovo MACTE di Termoli inizia con Giuseppe Uncini

di - 2 Agosto 2019

Al nuovo MACTE Museo di Arte Contemporanea di Termoli, taglio del nastro oggi, 2 agosto, per il primo atto della programmazione del biennio 2019-2020, con l’antologica dedicata al maestro “Giuseppe Uncini / Termoli 2019”, a cura di Arianna Rosica e Gianluca Riccio, visitabile fino al 12 gennaio 2020.

Il museo, aperto al pubblico nell’aprile di quest’anno, «nasce con lo scopo di promuovere l’arte contemporanea e la cultura partendo dalla valorizzazione della Collezione di opere del Premio Termoli, andata formandosi dal 1955 a oggi». Una collezione che, in più di 60 anni, è arrivata a comprenderne oltre 470, di cui una selezione era stata presentata all’inaugurazione del museo con l’allestimento della collezione permanente, curato da Laura Cherubini e Arianna Rosica.

Spazi Cemento n.28, 1995. Courtesy Collezione Privatamore
Muri di Cemento, 2003. Courtesy Collezione Privatamore
Spazi Cemento n.28 , 1995 cemento e ferro cm 101 x 132 Courtesy Collezione Privat a Muri di Cemento , 2003 cemento e ferro cm 169 x 114 Courtesy Collezione Privata Senza titolo, 2003. Courtesy Collezione Privatamore
Spazi di ferro n. 74, 1990. Courtesy Collezione Privatamore
Spazi di ferro n. 39, 1989. Courtesy Collezione Privatamore

In questo percorso di valorizzazione, la prima grande mostra è dedicata a Giuseppe Uncini (Fabriano, 1929 – Trevi, 2008) e «raccoglie undici opere appartenenti ai diversi periodi della ricerca del maestro marchigiano. Dalle sperimentazioni dei primi anni Sessanta, caratterizzate dall’uso del cemento armato come elemento centrale della sua scultura, alla parentesi pittorica connessa alla riflessione sulle strutture primarie e sull’ombra della metà degli anni Settanta, sino alle soluzioni più mature degli anni a cavallo tra Novanta e Duemila, in cui il rapporto con l’architettura e con lo spazio – espositivo e ambientale – è andato definendosi come fulcro della sua produzione».

Nel prossimo futuro la programmazione unirà il patrimonio del Premio e i più recenti sviluppi della ricerca: «la Collezione Permanente del museo diventa luogo e punto di partenza per un dialogo e un confronto tra artisti di diverse generazioni, grazie a un programma espositivo che, accanto agli approfondimenti sui maestri dell’arte italiana degli anni Sessanta e Settanta, contempli la realizzazione di una serie di mostre dedicate ad artisti contemporanei, aperte a linguaggi differenti, dal design all’architettura, dalla video arte alla fotografia».

In alto: Spazi Cemento n.28, 1995. Courtesy Collezione Privata

Visualizza commenti

Articoli recenti

  • Teatro

In Scena: gli spettacoli e i festival della settimana, dal 6 al 12 maggio

Una selezione degli spettacoli e dei festival più interessanti della settimana, dal 6 al 12 maggio, in scena nei teatri…

6 Maggio 2024 9:25
  • Design

BIG, la Biennale Grafica arriva a Milano, tra cultura visiva e impegno sociale

BIG Biennale Internazionale Grafica è il festival dedicato al design della comunicazione e alle culture visive, alle prese con le…

6 Maggio 2024 8:13
  • Mercato

30 anni della super galleria David Zwirner

Il colosso David Zwirner festeggia il trentesimo anniversario con una nuova sede a Los Angeles e la mostra “30 Years”.…

6 Maggio 2024 6:00
  • Fotografia

EXPOSED: il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino

Al via EXPOSED Torino Foto Festival, il nuovo Festival Internazionale di Fotografia di Torino, a cura di Menno Liauw e…

6 Maggio 2024 0:02
  • Personaggi

Morto a 87 anni Frank Stella, pioniere dell’arte minimalista americana

Innovatore inquieto e implacabile, figura dominante del minimalismo e dell’astrazione, Frank Stella è morto a 87 anni: la sua visione…

5 Maggio 2024 17:57
  • Fotografia
  • Mostre

«Una volta ero integrata ora sono disintegrata». Diaspora e memoria nella fotografia di Silvia Rosi

È stata questa la frase, pronunciata dalla madre dell’artista che ha ispirato il percorso della mostra Disintegrata, in corso alla…

5 Maggio 2024 16:39