Il Padiglione Italia di Gian Maria Tosatti: “Storia della notte e destino delle comete”

di - 14 Febbraio 2022

L’artista e il curatore del Padiglione Italia alla Biennale d’Arte Contemporanea di Venezia, che aprirà ad aprile 2022, già li conoscevamo: Gian Maria Tosatti ed Eugenio Viola. Oggi però è stato svelato il titolo del progetto: “Storia della notte e destino delle comete“. Un messaggio di “speranza” e di “convivenze che vogliono essere un segnale in un momento complicato in cui viviamo. Un messaggio di pace e di sostenibilità”, come dichiarato dal Presidente della Biennale, Roberto Cicutto, che scherzando si è dichiarato anche “invidioso” di questo titolo: “Avrei voluto produrre un film chiamato così”.

Il Direttore Generale Creatività Contemporanea, Onofrio Cutaia, ha parlato della poetica di Tosatti come di una serie di “Azioni complesse che hanno a che fare con i luoghi in cui si verificano”, e ha aggiunto immediatamente carne al fuoco, parlando di economia: 600mila euro investiti per il Padiglione dal MiBAC, come di consueto, a cui quest’anno si aggiunge la ragguardevole cifra di 1 milione e 450mila euro, che arrivano da fondi privati, trovati da curatore e artista: San Lorenzo e Maison Valentino come main sponsor, ma anche una serie di sponsor tecnici come Xiaomi e Bonotto, Marcegaglia, la Fondazione Morra e Mosaico Studio, per dirne alcuni, e Fondazione Sandretto, Collezione Giuseppe Iannaccone, Giorgio Fasol, Clara Tosi Pamphili e ovviamente Lia Rumma.

“Un titolo evocativo, che si riferisce al nostro presente – ha spiegato Eugenio Viola – e su come l’arte può ancora riflettere su noi stessi”. Ma come sarà questo padiglione? Un prologo in sordina e poi due atti, “In un crescendo rossiniano con una epifania finale”, ricorda Viola. Si parte dal boom economico, la storia della notte, fino alla caduta di questo sogno, poi ci si prepara alla visione finale, quella del destino delle comete, “palingenica e catartica”, secondo Viola, che getta però una luce ottimistica sul presente. Un’obbligazione etica. E come sempre ci sono le referenze letterarie, come accade nei lavori di Tosatti.

Non si tratta di una posizione decisa ma di un percorso che apre una serie di dubbi. Una sorta di opera aperta. E, come ricorda ancora Viola, “Una traiettoria di lavoro tutta italiana, fortemente identificata nel tessuto del nostro Paese”.

Per raccontare la storia italiana, della storia di una grande perdita, di una società svenduta a pezzi, Gian Maria Tosatti ha fatto riferimento alla civiltà troiana. Ma con chi abbiamo perso? “Abbiamo perso con noi stessi, è questo il punto. L’arte è uno specchio crudele sul presente”. E l’articolo dedicato alla “Scomparsa delle lucciole” di Pier Paolo Pasolini, per Tosatti, è un po’ il viatico di questo padiglione: “Mentre tutto il mondo sprofondava nelle piccolezze dell’umano, non ci accorgevamo che non stavamo, e non stiamo, evolvendo. Abbiamo perso la libertà, quella di poter essere in un luogo o nell’altro, senza dimostrare nulla. La storia della notte del nostro Padiglione deve finire non con una via di uscita, ma un’uscita che possa essere una nuova prospettiva. Dobbiamo trovare il coraggio di diventare ciò che dovremmo”.

Articoli recenti

  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30