Suggellare una promessa dâamore eterno attaccando un lucchetto a un elemento di arredo urbano, per poi gettarne via la chiave, ovvero i lucchetti dâamore. Una storia lunga quindici anni e che ha fatto il giro del mondo, approda al Place du Palais-Royal di Parigi con lâinstallazione Chez Nous di Carmen Mariscal. Lâartista franco messicana ha realizzato Chez Nous (2020, L 264 cm x P 196 cm x H 289 cm), con 4,8 tonnellate di lucchetti vari e con i cancelli del Pont des Arts e del Pont de lâArchevĂŞchĂŠ, ai quali erano agganciati, fino a qualche tempo fa.
Prima intimo e segreto, questo gesto è diventato rapidamente pubblico e collettivo, ossia un rituale per ogni coppia dâinnamorati che si rispetti. Simbolo dâamore e al contempo di vincolo, Carmen Mariscal ha trasformato questi oggetti in uno scrigno di memorie costruendoci uno spazio archetipico: la casa. Lâartista mette cosĂŹ in discussione lâinstabilitĂ del sentimento di attaccamento allâabitazione che, da luogo rassicurante, può drammaticamente trasformarsi in prigione. Una sensazione che, in questi giorni, è piĂš che attuale. Questa duplice lettura si ricongiunge allâobiettivo principale di questa creazione: contribuire a raccogliere fondi per sostenere donne e bambini vittime di violenza domestica.
Classe 1968, Carmen Mariscal ha lavorato negli ultimi ventâanni intorno alle questioni femminili e alla nozione di corpo attraverso scultura, video e foto. Ricordiamo il suo solo show âLa esposa esposadaâ (2018, foto e scultura metallica con manette) durante la scorsa edizione di Art Paris, che vede allâorigine la parola spagnola esposas, che significa sia mogli che manette.
Carmen Mariscal ha seguito da vicino la storia dei lucchetti parigini, fino a quando una delle ringhiere che li sostenevano è crollata a causa del troppo peso, danneggiando notevolmente la struttura. I lucchetti sono stati poi totalmente rimossi e smaltiti fuori Parigi, dove lâartista li ha raccolti per lanciarsi in questo progetto.
Lâopera è allestita, fino al 28 aprile, in uno spazio pubblico che, a oggi, è senza spettatori: invitare il passante a una riflessione sullâamore ai tempi del coronavirus â un tema sul quale scrivevamo anche qui â è una missione impossibile. Chez Nous (A casa nostra), è dunque unâopera piĂš che mai attuale che ci parla di confinamento e guarda alla fragilitĂ dellâessere. Segregati in casa, fino a nuovo ordine, per il momento possiamo accontentarci di guardare in rete qualche fotografia, senza limiti di tempo. Lâartista sarĂ presente al Grand Palais durante la prossima Art Paris Art Fair presso la galleria Ana Mas Projects con la serie Sois belle et tais-toi. Unâaltra storia che vi racconteremo in data da confermarsi.
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