Lo sguardo vaga: Mickiewicz e Teoldi in mostra da Renata Fabbri

di - 30 Luglio 2023

Per la prima volta insieme, dialogano fra loro i lavori di Gizela Mickiewicz e Alessandro Teoldi, esposti nelle sale di Renata Fabbri a Milano per la mostra Grappling with gestures, the gaze wanders. I due artisti condividono gli spazi della galleria milanese per una doppia personale curata da Giovanna Manzotti fino al 16 settembre 2023.

Gizela Mickiewicz vive e lavora a Varsavia, la sua pratica artistica comprende scultura, disegno e installazione. La sua ricerca indaga l’orientamento del corpo, come pensieri, relazioni interpersonali; i ricordi si riflettono nei gesti, come vediamo in Gestures from Afar: un lungo braccio in plastica e perlite, innaturalmente contorto, sembra muovere dal basso una presa, sviluppandosi nella sala in un groviglio di sezioni tubolari si alternano a spazi vuoti. Definite come “sculture performative e situazionali”, le ultime opere della Mickiewicz esposte da Renata Fabbri traducono gli stati spirituali dall’artista in oggetti scultorei realizzati con materiali sostanzialmente opposti come il feltro combinato con l’acciaio di Repetition Paths, o con l’alluminio di The Shape of Doubt, entrambe del 2023. «I ricordi», spiega Mickiewicz, «sono di solito percepiti come costanti e permanenti, ma sono invece forme che cambiano dinamicamente, fragili e soggette a errori. Lungi dall’essere una testimonianza letterale del passato, la memoria è piuttosto un processo ricostruttivo pieno di distorsioni e inesattezze». In queste due opere l’artista esplora il ruolo della memoria, come questa possa essere alterata, persa, ritrovata nel tempo.

Gizela Mickiewicz, Repetition Paths, 2023. Feltro, acciaio, ovatta, 67x50x54 cm. Courtesy Galeria Stereo, Varsavia. Foto: Mattia Mognetti

Di un’altra natura sono i lavori di Alessandro Teoldi: i grandi collage tessili presenti in mostra, Untitled (United, Austrian Airlines, Emirates e American Airlines) e Untitled (Northwest Airlines, Austrian Airlines, Avianca, Emirates e American Airlines), fanno da eco alla scultura di Mickiewicz Gestures from Afar. Teoldi crea queste composizioni tagliando e cucendo insieme frammenti di coperte per aerei in volo – quelli che ha trovato da solo, acquistati online o che sono stati raccolti da amici e conoscenti durante i voli. Questo passaggio è fondamentale per far sì che, insieme ai fili di tessuto, si intreccino anche le storie dei loro temporanei proprietari. Le figure all’interno delle composizioni descrivono situazioni di timidezza o desiderio, immortalate nell’atto di toccarsi o accarezzarsi dolcemente, mostrarsi o nascondersi. La dimensione anonima dei protagonisti nelle opere di Teoldi contribuisce ad instaurare una connessione con chi le guarda, invitandolo a ripercorrere relazioni passate e presenti o immaginari e possibili legami futuri. L’artista vive e lavora a New York dove ha esposto in numerose mostre personali e collettive.

L’intimità, la tensione corporea, lo spazio e la memoria sono i temi principali affrontati dagli artisti in Grappling with gestures, the gaze wanders: seppur diverse nel linguaggio le opere di Mickiewicz e Teoldi conversano tra loro, trasportando lo sguardo del visitatore verso spazi mentali ed emotivi, ripercorrendo schemi e sensazioni che si ripetono nel quotidiano. «Ciò che si innesca è una “disintegrazione dello sguardo”», come scrive la curatrice Giovanna Manzotti, «l’esperienza di un processo ricostruttivo che ha più a che fare con la mente che con l’occhio. Lo sguarda vaga, così come l’occhio e la mente».

Alessandro Teoldi, Untitled (Emirates and Air France), 2023. Coperte aeree, cotone e lino, 40.6×50.8 cm. Courtesy Marinaro, New York. Foto: Mattia Mognetti
Alessandro Teoldi, Untitled (United, Austrian Airlines, Emirates and American Airlines), 2019 (sinistra); Untitled (Northwest Airlines, Austrian Airlines, Avianca, Emirates and American Airlines), 2019 (destra). Coperte aeree, 152.4×121.9 cm (ognuna). Courtesy Marinaro, New York. Foto: Mattia Mognetti

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