Installation views. Monaco Masters Show - Opera Gallery. Photo by Philippe Fitte
Non solo gli stand della fiera boutique Art Monte-Carlo (qui la nostra intervista alla direttrice). In occasione della Monaco Art Week 2025, le gallerie del Principato si fanno belle e aprono i battenti a collezionisti sempre piĂą intenditori, sempre piĂą internazionali. Ecco le mostre da non perdere da Hauser & Wirth, Almine Rech, Moretti Fine Art e Opera Gallery.
Si intitola Stream of Consciousness la personale che Hauser & Wirth dedica ad Annie Leibovitz a Monte Carlo, in Place du Casino. Partita dalla sede di New York, 22nd Street, questa mostra presenta una serie di opere – paesaggi, nature morte e ritratti – realizzate dall’artista americana negli ultimi due decenni, ma senza rispettare una cronologia lineare e i vincoli tematici convenzionali. Rivela, piuttosto, i processi di pensiero associativi di Leibovitz, il dialogo fluido che si instaura tra le fotografie, i loro significati, i temi del nostro tempo. Uno stream of consciousness, per definizione. Quindi, i soggetti: ci sono scrittori, performer e artisti visivi iconici nei suoi scatti – tra cui Amy Sherald, Billie Eilish e Salman Rushdie – ma anche immagini raramente esposte al pubblico prima d’ora, inclusa la serie di fotografie di Selldorf, con la storica Frick Collection di New York City durante i lavori di costruzione. E poi ancora ritratti di personaggi culturali contemporanei come il giudice della Corte Suprema Ketanji Brown Jackson e Stephen Hawking, accanto a immagini di paesaggi, interni ed effimeri oggetti storici: il cilindro di Abraham Lincoln e il televisore crivellato di proiettili di Elvis Presley. Fino al 27 settembre.
Al numero 20 di Avenue de la Costa, Almine Rech presenta Looking at Horizons, la mostra collettiva che esplora le manifestazioni contemporanee della pittura paesaggistica. Lo fa in un’epoca di grandi sfide climatiche, attraverso le voci di artisti che ci invitano a osservare gli esseri viventi e gli spazi con curiosità , delicatezza e attenzione. «Indagare il paesaggio oggi significa dare forma alle nostre preoccupazioni collettive, interrogando la nostra percezione della natura e la condizione stessa della pittura», spiegano dalla galleria. Gli artisti selezionati per questo dialogo contemporaneo: Joël Andrianomearisoa, Miquel Barceló, Alejandro Cardenas, Petra Cortright, Johan Creten, Genieve Figgis, Daniel Gibson, Youngju Joung, Scott Kahn, Minjung Kim, John McAllister, Anthony Miler, César Piette, Salvo, Gert & Uwe Tobias e Jess Valice. Fino al 19 settembre.
C’è un viaggio attraverso i secoli e le tecniche in mostra da Moretti Fine Art, al numero 27 di Avenue de la Costa. I protagonisti? I pittori italiani, con una ricca selezione dal Rinascimento al Barocco. «Ogni opera», rivela il comunicato della mostra, «è stata selezionata non solo per la sua qualità e pe ril suo significato storico, ma anche per la capacità di coinvolgere sensibilità contemporanea attraverso temi senza tempo ed esecuzione magistrale». Un’esposizione dedicata sia ai collezionisti più esigenti sia agli appassionati d’arte, per scoprire opere rare ed evocative che esemplificano la ricchezza dell’eredità culturale italiana. Dal 7 al 12 giugno.
Opera Gallery presenta la mostra collettiva Monaco Masters Show: Chagall & Léger, la couleur et la forme. Il punto di partenza? nel 2025 si celebrano il 40° anniversario della morte di da Marc Chagall e il 70° anniversario della morte di Fernand Léger. Quindi, ecco la proposta di Opera Gallery: un viaggio attraverso le esperienze parallele e le rispettive influenze di Chagall e Léger, dal quartiere parigino di Montparnasse all’inizio del XX secolo, fino al loro esilio negli Stati Uniti durante la Seconda Guerra Mondiale, e poi ancora al successivo insediamento nel Sud della Francia (Léger a Biot e Chagall a Vence e poi a Saint-Paul-de-Vence). Perfettamente in dialogo con le esperienze di un nutrito elenco di artisti, da Jean-Michel Basquiat a Fernando Botero, passando per Alexander Calder, George Condo, Niki de Saint Phalle, Pierre Soulages e Tom Wesselmann. E molti altri ancora. «Monaco Masters Show: Chagall & Léger, la couleur et la forme» spiegano dalla galleria, «esplora l’ampia gamma di temi esistenziali che Chagall e Léger stavano esplorando e che continuano a risuonare ancora oggi». Fino al 31 agosto.
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