18° Quadriennale d’arte, Fantastica, Palazzo Esposizioni Roma, 11 ottobre 2025 - 18 gennaio 2026, veduta dell’allestimento della sezione curata da Francesco Bonami. Nella foto, l’opera di Giulia Cenci. Ph. Agostino Osio, Alto Piano - Courtesy Fondazione La Quadriennale di Roma
In occasione della 18esima edizione della Quadriennale d’arte di Roma al Palazzo delle Esposizioni, Untitled Association consiglia una serie di mostre, eventi e iniziative da non perdere, con itinerari pensati per professionisti del settore, appassionati d’arte o semplici curiosi, tra musei, spazi istituzionali, gallerie private e spazi indipendenti.
Oggi, in occasione delle prima settimana di apertura al pubblico di Fantastica, la 18esima edizione della Quadriennale d’arte presso Palazzo delle Esposizioni, il nostro itinerario propone alcune tappe poco distanti da Passeggiata del Gianicolo: la Real Academia de España en Roma e l’American Academy in Rome; visiteremo poi la galleria Ex Elettrofonica per continuare, lungo corso Vittorio Emanuele II con le gallerie Richter Fine Art, EDDart, Amanita e il Museo di Roma. Concludiamo alle spalle del Teatro Marcello con la galleria Anna Marra.
Oggi è la seconda giornata di apertura al pubblico di Fantastica, 18esima edizione della Quadriennale d’arte al Palazzo delle Esposizioni. Fantastica propone un racconto intorno alla scena artistica italiana post Duemila, scandito in cinque capitoli a cura di altrettanti curatori e curatrici: Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera, Francesco Stocchi e Alessandra Troncone.
Sempre a Palazzo delle Esposizioni, la mostra I giovani e i maestri: la Quadriennale del 1935, a cura di Walter Guadagnini e realizzata in collaborazione con l’Archivio Biblioteca della Quadriennale. Quest’ultimo progetto rende omaggio a quella che è passata alla storia come la più importante rassegna di arte italiana negli anni Trenta, a partire da alcune cifre: 1761 opere di oltre 700 artisti; 36 premi assegnati per un totale di 500.000 lire; oltre 300.000 visitatori. E da alcuni nomi degli artisti presenti: maestri storici come Giorgio de Chirico, Arturo Martini, Giorgio Morandi, Gino Severini, a confronto con i giovani Corrado Cagli, Giuseppe Capogrossi, Mario Mafai, Pericle Fazzini.
La Seconda Quadriennale d’Arte Nazionale, svoltasi nel 1935 a Palazzo delle Esposizioni di Roma, liberato in tempo di record dalla Mostra della Rivoluzione Fascista che ne aveva occupato gli spazi per ben due anni, è stato il tentativo, riuscito, di presentare al pubblico non solo quanto di meglio offrisse l’arte italiana di quel momento, ma la varietà delle espressioni e delle tendenze in campo, con uno sguardo sull’intero territorio nazionale.
Per la nostra prima tappa partiamo con Real Academia de España en Roma e la collettiva Monumenti di spagnoli a Roma a cura di Paloma Martín-Esperanza, Gloria Mora e Antonio Duplá. L’esposizione affronta il lungo percorso dell’impronta ispanica nella città, evidenziando le relazioni tra Spagna e Italia sul piano artistico e culturale. La mostra mette in discussione la trasformazione del nostro sguardo verso i monumenti, precipitati di tali relazioni, offrendo una prospettiva diversa da quella consueta. Il 14 ottobre, alle ore 18, una conferenza in occasione del finissage della mostra.
Poco distante American Academy in Rome ospita Donne e Rovine: Archeologia, Fotografia e Paesaggio a cura di Martina Caruso, Lexi Eberspacher, Caroline Goodson e Ilaria Puri Purini. La mostra riconosce le importanti esploratori, archeologhe e viaggiatrici dei primi anni del Novecento, che attraverso l’utilizzo del medium fotografico, documentano scavi di straordinaria importanza. Così la fotografia si fa strumento sia per comprendere l’antico che per interpretare le trasformazioni sociali e politiche del tempo. In mostra sono esposti documenti fotografici di Blake, Van Deman, Bell e delle sorelle Bulwer.
Spostiamoci oltre il Gianicolo e l’Orto Botanico di Roma, per raggiungere nei pressi di Piazza della Rovere, la galleria Ex Elettrofonica e la prima personale Elsewhere is here di Julio Polidoro, accompagnata da un testo critico di Laura Iamurri. L’artista, da tempo vicino al tema della cartografia, si interroga sulle diverse possibilità di rappresentare la terra, così da tenere dentro tutte le visioni possibili del reale. Le carte di Julie Polidoro sono alla ricerca di una traccia che possa parlare di un territorio comune, al di là delle separazioni nazionali e delle identità culturali; i suoi lavori esprimono un desiderio di integrazione e relazione, il recupero di una circolarità in cui tutto è connesso e legato.
Attraversiamo ponte Principe Amedeo Savoia Aosta, per raggiungere Corso Vittorio Emanuele II; tra Piazza di Ponte Sant’Angelo e Piazza della Chiesa Nuova, incontriamo le nostre prossime tappe: la Galleria Richter Fine Art, EDDard e Amanita.
Galleria Richter Fine Art ospita la personale Brandenburg Paintings di Alexander Wertheim con un testo a cura di Maria Vittoria Pinotti. Le opere in mostra, realizzate con colori acrilici su tela e pennello, sono caratterizzate da una radicale ed efficace semplificazione formale del linguaggio pittorico. Quella di Wertheim è una postura riduttivista sia per la scelta di trattare in maniera seriale l’immagine della griglia, che per uno sviluppo attraverso una pratica rudimentale, vicina alla semplificazione formale delle pitture rupestri. Le pitture di Alexander Wertheim sono frutto di un’esecuzione tanto riflessiva quanto intuitiva. La mostra è stata inaugurata in concomitanza con la vicinissima personale Oceania di Carlo Battaglia negli spazi della galleria EddArd, dove le opere selezionate, dal 1972 al 1981, ci permettono di seguire la carriera dell’artista dai momenti più concettuali fino al ricorrere tematico del mare.
In Via dei Banchi Vecchi, in occasione della nuovissima apertura romana, la galleria Amanita inaugura il suo programma con Questa sera si recita a soggetto, personale di Daniele Milvio. In mostra un nuovo corpus di lavori realizzati durante la sua residenza presso la Fondazione Iris a Bassano in Teverina. Le opere di Milvio incanalano il sarcasmo verso la società contemporanea, creando un immaginario eclettico e contraddittorio in cui le tecniche compositive classiche si fondono con commenti ironici. Favole, miti e motivi archetipici vengono semplificati per parlare allo spettatore, invitandolo a riflettere sulle assurdità e le ironie della vita moderna. Poco distante, sempre nel pieno centro storico della città, segnaliamo la prossima apertura presso la galleria Ermes Ermes, della personale di Anders Edström, con una selezione di dipinti del regista e fotografo svedese.
Rimanendo su Corso Vittorio Emanuele II, a due passi da Piazza San Pantaleo, a Palazzo Braschi il Museo di Roma ospita George Hoyningen-Huene Art.Fashion.Cinema a cura di Susanna Brown. Con oltre 100 fotografie distribuite in 10 sezioni, l’esposizione ripercorre la carriera di George Hoyningen-Huene figlio di una aristocratica americana e di un barone estone, che dopo la rivoluzione d’ottobre lascia la Russia e scappa prima a Londra e poi a Parigi. Qui conosce la cerchia ristretta di Man Ray e del Surrealismo, frequentando personalità come Salvador Dalì, Lee Miller, Pablo Picasso, Paul Eluard e Jean Cocteau.
Sempre al Museo di Roma segnaliamo inoltre, Amano Corpus Animae; la mostra, realizzata in collaborazione con Lucca Comics & Games, che celebra i 50 anni di carriera di Amano raccogliendo in un unico percorso espositivo più di 200 lavori, tra opere originali, cel d’animazione e oggetti di culto.
Eccoci giunti alla nostra ultima tappa, a due passi dalla Chiesa di Sant’Ambrogio della Massima, presso la Galleria Anna Marra per la personale Paura della solitudine di Mirko Leuzzi a cura di Vittoria Mascellaro. In un viaggio non solo fisico ma profondamente interiore, l’esposizione raccoglie una selezione di opere realizzate tra il 2024 e il 2025, alcune nate nell’ambito del progetto “Le mie mani”, altre concepite successivamente, come naturale prosecuzione. Con Paura della solitudine, la pratica di Leuzzi giunge a un momento di emersione, in cui esperienze collettive e processi individuali si fondono, dando forma a una narrazione aperta e stratificata. Leuzzi costruisce un linguaggio visivo conteso tra fragilità, archetipi e visioni interiori. La sua personalissima narrazione visiva invita a riconoscere la complessità delle relazioni affettive, smascherando i meccanismi di controllo e dipendenza spesso celati sotto la superficie dell’amore.
Ricordiamo due ultimi appuntamenti fuori itinerario. Presso la Fondazione Giuliani, sabato 11 ottobre ha inaugurato la personale di Giulio Turcato a cura di Martina Caruso e Adrienne Drake. Riunendo quasi trent’anni di lavoro, l’esposizione indaga il monocromo in Giulio Turcato inteso come spazio generativo, terreno fertile in cui il colore e la materia diventano strumenti di scoperta.
Alle 17 di lunedì, 13 ottobre, inaugura presso Accademia di Belle Arti di Roma, il secondo appuntamento della Galleria Accademia Contemporanea, la personale Ottavo giorno, dell’artista Felice Levini, realizzata in collaborazione con Zerynthia, Associazione per l’Arte Contemporanea OdV. Una riflessione densa e dinamica dell’artista sul desiderio contemporaneo di equilibrio, stabilità e sicurezza. Inoltre presso l’Accademia, nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della nascita della scrittrice Luce d’Eramo, segnaliamo la personale Un secolo non Basta a cura di Claudio Libero Pisano; per l’occasione l’artista Franco Vaccaro ha realizzato l’opera Nnoberavez.
Prima di concludere, un ultimo appuntamento nel verde presso la Loggia dei Vini nel parco di Villa Borghese, con la quarta fase di LAVINIA progetto a cura di Salvatore Lacagnina. Protagoniste le artiste Ruth Ewan e Lili Reynaud-Dewar, accompagnate come sempre da un nuovo gusto di gelato – uva fragola per l’autunno -, in omaggio alla funzione originaria della Loggia di Scipione Borghese, che fin dalle origini accoglieva vini e sorbetti.
Ruth Ewan, artista di base a Glasgow e figura di riferimento nel panorama internazionale, ha immaginato nello spazio antistante la Loggia un orologio della serie We Could Have Been Anything That We Wanted to Be (2011), che adotta il tempo decimale, dividendo la giornata in dieci periodi invece che ventiquattro. L’intervento si ispira al Calendario Repubblicano Francese del 1793, audace esperimento storico con cui la neonata Repubblica cercò di ridefinire il tempo, applicando gli ideali della rivoluzione anche alla vita quotidiana dei cittadini.
L’artista francese Lili Reynaud-Dewar presenta invece al centro del loggiato Sarcophagus (2025), un’opera site-specific composta da calchi del suo corpo. Il lavoro introduce una riflessione sulla relazione tra identità, memoria e rappresentazione del sé, evocando al tempo stesso i temi della vulnerabilità e della permanenza. La scultura prende ispirazione dai bassorilievi antichi di Roma e dalle decorazioni a stucco e dal linguaggio scultoreo e architettonico della Loggia dei Vini.
Queste due opere si aggiungono agli interventi presentati nelle passate edizioni di LAVINIA: la maniglia di Monika Sosnowska per aprire il cancello d’ingresso e la sua ringhiera, le sedute gialle di Gianni Politi, la fontana d’acqua infinita di Piero Golia e la leggendaria lupa della scultura di Enzo Cucchi, grata che lascia intravedere lo spazio dell’antico ninfeo. Ad avvolgere di luce le mura di contenimento, l’installazione luminosa di Johanna Grawunder, e ad accompagnare i visitatori verso la Loggia, il sentiero Dante Desire Line Poetry Path di Ross Birrell & David Harding.
La Loggia è quindi nuovamente visitabile fino al 23 novembre, quando inizierà una nuova fase di restauro, in attesa della quinta fase (e del quinto gusto).
Palazzo Esposizioni
Via Nazionale, 194
palazzoesposizioniroma.it
+39 06 696271
info@palaexpo.it
18a Quadriennale D’arte
Fantastica
a cura di Luca Massimo Barbero, Francesco Bonami, Emanuela Mazzonis di Pralafera,
Francesco Stocchi e Alessandra Troncone
11.10.25 > 18.01.26
Real Academia de España en Roma
Piazza San Pietro in Montorio, 3
accademiaspagna.org
+39 065812806
info@accademiaspagna.org
Monumenti di spagnoli a Roma
cura di Paloma Martín-Esperanza, Gloria Mora e Antonio Duplá
11.09 > 15.10.25
American Academy in Rome
Via Angelo Masina, 5
+ 39 06 58461
+ 39 06 5810788
@amacademyrome
Donne e rovine: archeologia, fotografia e paesaggio
a cura di Martina Caruso, Lexi Eberspacher, Caroline Goodson e Ilaria Puri Purini
14.05 > 09.11. 2025
Ex Elettronica
Vicolo di Sant’Onofrio, 10
info@exelettrofonica.com
Elsewhere is here
Julie Polidoro
con testo di Laura Iamurri
11.10 > 07.11.2025
Galleria Richter Fine Art
Vicolo del Curato, 3
galleriarichter.com
info@galleriarichter.com
Brandenburg Paintings
Alexander Wertheim
con testo di Maria Vittoria Pinotti
23.09 > 07.11.25
EDDard
Palazzo Taverna
Via di Monte Giordano, 36
eddart.net
Oceania
Carlo Battaglia
26.09 > 29.01.25
Amanita
Via dei Banchi Vecchi, 24
info@spazioamanita.com
Questa sera si recita a soggetto
Daniele Milvio
9.10 > 23.11.2025
Ermes Ermes
Via dei Banchi Vecchi, 16
ermes-ermes.
info@ermes-ermes.comcom
Museo di Roma
Palazzo Braschi
Piazza Navona, 2 / Piazza San
Pantaleo, 10
museodiroma.it
@museiincomuneroma
Art.Fashion.Cinema
George Hoyningen Huene
a cura di Susanna Brown
25.06 > 19.10.2025
Amano Corpus Animae
Museo di Roma
28.03 > 12.10.2025
Galleria Anna Marra
Via di Sant’Angelo in Pescheria, 32
galleriaannamarra.it
+ 39 06 97612389
info@galleriaannamarra.it
Paura della solitudine
Mirko Leuzzi
a cura di Vittoria Mascellaro
25.09 > 25.20.2025
Fondazione Giuliani
Via Gustavo Bianchi, 1
+39 06 57301091
info@fondazionegiuliani.org
Giulio Turcato
a cura di Martina Caruso e Adrienne Drake
opening 11.10.2025 – h: 10:00 – 18:00
Accademia di Belle Arti di Roma
Via di Ripetta, 222
+39 06 322 7025
+39 06 322 7036
abaroma@pec.accademiabelleartiroma.it
Ottavo Giorno
Felice Levini
opening 13.10 – h:17:00
Un secolo non basta
Luce D’Eramo
a cura di Claudio Libero Pisano
10.10 > 31.10.2025
LAVINIA
Loggia dei Vini, Villa Borghese
Via Pinciana, 18
laviniaroma.com
@lavinia__roma
quarto gusto – uva fragola
Ruth EwanLili, Reynaud-Dewar
a cura di Salvatore Lacagnina
03.10 > 23.11.2025
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