The Couple: un’opera di Louise Bourgeois, immersa nel parco di Origgio

di - 3 Giugno 2020

Il Parco di Villa Borletti di Origgio, un piccolo paesino alle porte di Milano, ospita la scultura di Louise Bourgeois in dialogo con le opere di Giovanni Rizzoli e Tristano Di Robilant. Origgio è un piccolo paese di circa 7mila abitanti in provincia di Varese, appena fuori il confine di Milano. Infatti, gli abitanti per definire la posizione sono soliti indicare “vicino Saronno”, la cittadina conosciuta per il rinomato Amaretto. Una piccola estensione, quella di Origgio, che nasconde però una combinazione di eleganza, armonia e quiete facilmente invidiabili dai comuni vicini.

Non a caso, infatti, è il luogo che ha saputo rendersi fertile e incline ad accogliere e accudire un’opera di una delle artiste internazionali più rilevanti e significative del XX secolo. Bisogna ricordare che Origgio è, inoltre, anche il centro dove trova sede la fonderia Fusioni Arte 3v di Walter Vaghi, meta che ha sempre reso possibile l’incontro di vari artisti con la cittadina tra cui Giovanni Rizzoli, personaggio fondamentale nel processo che ha accompagnato Origgio in una rivalutazione culturale e artistica.

Giovanni Rizzoli, artista e poeta veneziano classe 1963, si trasferisce ad appena 22 anni a New York dove avrà la possibilità di conoscere alcuni artisti protagonisti di quegli anni tra cui, appunto, Louise Bourgeois. Qui conoscerà un nuovo modo di fare arte che lo accompagnerà verso una concezione più adulta e matura. L’incontro con Louise sarà un evento fondamentale della vita di Giovanni Rizzoli che ricorda quei momenti raccontando: «ci siamo innamorati subito, platonicamente, un amore che non è più finito». Il giovane Rizzoli impara, così, dalla grande artista che i Grands Legumes, le persone importanti, come le chiamava lei, che fruiscono del lavoro degli artisti tuttavia non sono necessariamente legate al mondo dell’arte; potenti e importanti sì ma non di conseguenza iniziati. I loro lavori si contamineranno a vicenda, come è ovvio che avvenga quando due artisti confidano i loro pensieri, desideri e progetti.

I primi passi di Louise Bourgeois a Origgio

Il percorso che ha accompagnato il lavoro di Louise Bourgeois a Origgio è lungo e inizia verso la fine degli anni ’90, quando Walter Vaghi propose all’Amministrazione Comunale di creare un percorso d’arte fra i luoghi e gli spazi urbani di Origgio. Fu così che Giovanni Rizzoli, contattato da Walter Vaghi per essere informato del progetto, chiamò Tristano Di Robilant e Louise Borgeois che fino ad allora non aveva mai avuto l’audacia di coinvolgere in un suo lavoro d’arte tuttavia, grazie all’entusiasmo e all’insistenza degli amministratori comunali osò chiederle di partecipare al progetto di Origgio.

Giovanni Rizzoli con Louise Bourgeois

L’artista accettò senza indugio, grazie anche al sostegno del suo amato assistente, Jerry Gorovoy. Probabilmente Louise riuscì a comprendere che la finalità di questo lavoro era arricchire di cultura, bellezza e sensibilità la cittadina lombarda, credendo inoltre che l’arte non sia destinata ad essere esposta solo in grandi istituzioni ma anche in piccoli centri così che tutti ne possano godere e partecipare.

Il lavoro artistico di Louise Bourgeois si è sempre ispirato alla sua infanzia divenendone un prolungamento e una profonda analisi introspettiva. The Couple destinata al parco di Origgio prende ispirazioni dalla precedente Spiral Woman di dimensioni più piccole e in bronzo anch’essa però progettata per essere sospesa al soffitto rivelando sentimenti di passività legati a uno stato di disorientamento che legano pertanto i due lavori.

Il prototipo di The Couple viene definito da Louise nel suo studio a New York dove l’artista aveva realizzato, inoltre, la versione ridotta in gesso. Successivamente, poi, il modello è stato ingrandito negli Stati Uniti per poi essere spedito in Italia, a Origgio, presso la fonderia Fusioni Arte 3v dove la fusione e realizzazione è stata a cura di Walter Vaghi, coadiuvato da numerosi sopralluoghi da parte di Jerry Gorovoy e David Baskin dello Studio Bourgeois e del compianto Bob Spring della Modern Art Foundry per seguirne gli avanzamenti.

L’opera è stata conclusa nel 2003 ma conoscerà il proprio spazio nel territorio di Origgio soltanto nel 2016, a sei anni dalla morte di Louise Bourgeois, che non potrà quindi vedere il suo lavoro esposto. L’artista aveva concepito il lavoro esclusivamente per il parco della piccola cittadina: la scultura, infatti, avrebbe dovuto stagliarsi tra le chiome degli alberi, oscillando tra le foglie e i rami; e così è stato. La coppia prende il nome di gravità trasformata in leggerezza: la scultura pesa circa 635 kg e incarna un abbraccio di due amanti che si fondono nell’intimità del loro gesto. Ed è proprio nell’abbraccio e nell’abbondanza della carne che la materia perde potenza per lasciare spazio al pathos dei corpi che in questa tensione plastica oscillano in un vortice continuo che sembra accompagnarli verso l’infinito. Le figure, una nelle braccia dell’altra, si trovano in uno stato precario e fragile ma nonostante questo, nulla potrà separarli nel loro sostenersi a vicenda; incastrati insieme, vorticano per l’eternità.

Le altre opere del parco di Origgio

Questo lavoro è l’unica scultura dell’artista esposta in uno spazio pubblico non museale in Europa e dialoga, nello stesso parco, con Naughty Girl di Giovanni Rizzoli e Elijah’s Cloud di Tristano Di Robilant. La Naughty Girl tende a suscitare sentimenti sottili e intimi; un’emozione che viene spogliata e rinchiusa in una gabbia dondolandosi nell’eleganza del colore che la contraddistingue, richiede cure e attenzioni.

Naughty Girl, Giovanni Rizzoli

Elijah’s Cloud prende spunto da un verso del profeta Elia in cui si legge «ecco una nuvoletta come una mano d’uomo che sale sul mare», preludendo alla fine degli anni di siccità. La scultura nasce dal soffio di un vetro, poi ingrandita e realizzata in alluminio: un calice riverso sulla cui superficie sembra trovare spazio un volume simile a una nuvola in perfetta comunione con l’opera di Louise Bourgeois.

Elijah’s Cloud, Tristano Di Robilant

Il piccolo paese di Origgio, alle porte di Milano, fa quasi da eco al progetto di arte pubblica Art Line delineandosi come bacino accogliente e fertile nel proteggere e accudire gli artisti e le loro opere.

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