Torino Art Week 2025, le mostre e gli appuntamenti imperdibili del fine settimana

di - 1 Novembre 2025

In occasione dell’edizione 2025 di Artissima, che si terrà da venerdì 31 ottobre a domenica 2 novembre, Untitled Association vi accompagna alla scoperta di  mostre, eventi e iniziative da non perdere nei giorni della Torino Art Week, con itinerari pensati per professionisti del settore, appassionati d’arte o semplici curiosi, tra musei, spazi istituzionali, gallerie private e spazi indipendenti. Per una panoramica completa, potete dare un’occhiata alla nostra mappa, che troverete anche sul nostro nuovissimo exibart onpaper, il 130.

Oggi si parte in zona Santa Rita con il PAV Parco Arte Vivente, ci spostiamo tra Crocetta e Quadrilatero con la galleria Guido Costa Projects e Camera – Centro Italiano per la Fotografia. Continuiamo verso Vanchiglia, incontrando l’Accademia Albertina di Belle Arti e Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica. Concludiamo in zona Barriera di Milano con le gallerie Almanac Inn e Franco Noero

Torino Art Week 2025: gli appuntamenti di oggi

Questa sera TAG – Torino Art Galleries presenta la nuova edizione di TAG – Torino Art Night, un percorso diffuso tra le mostre delle gallerie torinesi associate, aperte eccezionalmente dalle 18 alle 23, con ingresso libero e gratuito. In questa edizione TAG – Torino Art Galleries presenta al pubblico un’iniziativa inedita, TAG – Torino Art Galleries meets Art Palma Contemporani, con una selezione di gallerie associate a TAG che ospiterà nei propri spazi le gallerie dell’associazione maiorchina Art Palma Contemporani.

Iran do Espírito Santo, Mazzoleni, 2025. Ph. Studio Abbruzzese – Courtesy Mazzoleni

Si parte in zona Santa Rita con il PAV Parco Arte Vivente e la personale La Sagesse des lianes di Binta Diaw a cura di Marco Scotini. Il titolo della mostra prende spunto dalla liana, pianta rampicante capace di adattarsi e resistere, simbolo di alleanze vitali e resilienza collettiva. Attraverso installazioni ambientali, materiali organici e riferimenti storici, l’artista affronta le tematiche della memoria diasporica afrodiscendente, della sopravvivenza ecologica e della resistenza femminile. La ricerca di Binta Diaw intreccia ecologia, femminismo e storia coloniale, indagando il rapporto tra corpo, natura e identità. La sua pratica artistica si nutre di materiali simbolici come la terra e i capelli sintetici, utilizzati come strumenti di trasmissione culturale e resistenza poetica.

Binta Diaw (ritratto). Courtesy Galerie Cecile Fakhoury

Prima di raggiungere le nostre prossime tappe, vi segnaliamo io, sono nato qui.: il corsivo in neon bianco che appare sul tetto dell’Ospedale Sant’Anna di Ostetricia e Ginecologia di Torino (corso Spezia 60 e piazza Polonia). La prima delle Luci d’Artista che segnaliamo oggi è di Renato Leotta, che è davvero nato all’Ospedale Sant’Anna e questo fa di quest’opera un progetto specifico al contesto e molto personale.

Renato Leotta, Io sono nato qui., 2022. Ph. Claudio Pastrone – Courtesy FIAF

Continuiamo ora verso la zona Quadrilatero con le prossime tappe. A due passi dai Giardini Aiuola Balbo, presso la galleria Guido Costa Projects inaugura oggi la personale LEI di Manuele Cerutti, un nuovo ciclo pittorico che amplia e approfondisce la riflessione dell’artista sul rapporto tra corpo, oggetto e rappresentazione. La pittura di Cerutti, riconoscibile per la cura delle velature e la densità del dettaglio, si apre verso una dimensione più narrativa e simbolica, dove ogni gesto diventa metafora della creazione stessa. LEI è un’opera di costruzione lenta, in cui la tradizione del quadro devozionale incontra un linguaggio contemporaneo capace di trasformare la materia in pensiero visivo.

Luigi Ontani, Scia’Mano, 2024. Ph. Andrea Rossetti

Poco distante, ai Giardini Sambuy incontriamo la Luce d’artista di Luigi Ontani, Scia’Mano; un’apparizione sotto forma di stampa lenticolare in cui Ontani si cala nelle vesti di uno sciamano. Il lightbox bifacciale, posizionato di fronte alla sede storica della libreria e casa editrice Fogola, è un tributo alla tradizione magica della città di Torino. A due passi, in via Lagrange, Luigi Mainolfi realizza Luì e l’arte di andare nel bosco. La Luce d’artista è il racconto dello scrittore Guido Quarzo che Mainolfi ha diviso in 47 frasi recuperate sottoforma di insegne luminose, da leggere camminando.

Luigi Mainolfi, Lui e larte di andare nel bosco, 1998. Ph. Elena Zanchi – Courtesy FIAF

A due passi da Piazza Carlo Emanuele I, le nostre prossime tappe: Camera – Centro Italiano per la Fotografia e l’Accademia Albertina di Belle Arti.

Presso Camera – Centro Italiano per la Fotografia da non perdere Lee Miller. Works 1930-1955, la nuova mostra a cura di Walter Guadagnini. Con oltre 160 immagini provenienti dai Lee Miller Archives, la rassegna regala una chiave di lettura sia pubblica che intima sul lavoro dell’artista. Il percorso espositivo si concentra sull’attività della fotografa tra gli anni Trenta e Cinquanta, documentando il suo ruolo di ponte tra gli Stati Uniti, l’Europa e l’Africa. In mostra, nella project room, anche la personale di Cristian Chironi, Abitare l’immagine, a cura di Giangavino Pazzola, dedicata alla lettura del rapporto tra fotografia e performance nell’opera multidisciplinare dell’artista sardo.

Cristian Chironi, Torino Drive, 2024 (frame). Courtesy Museo Nazionale dell’Automobile

Presso l’Accademia Albertina di Belle Arti l’imperdibile World Press Photo Exhibition, il concorso di fotoreportage più prestigioso al mondo con la partecipazione annuale di oltre 6.000 fotoreporter, provenienti dalle maggiori testate editoriali. La mostra presenta i risultati del 68esimo concorso annuale indetto dalla Fondazione World Press Photo, dal 1955 punto di riferimento del fotogiornalismo mondiale. All’interno dell’Accademia Albertina di Belle Arti, saranno esposte 144 immagini scattate dai 42 fotografi selezionati, tra le 59.320 fotografie candidate da 3.778 fotografi originari di 141 nazioni. Segnaliamo inoltre, presso la Pinacoteca dell’Accademia, la mostra Il riflesso di Leonardo. Sebastiano Ferrero e gli enigmi di un trittico rinascimentale.

Arriviamo in zona Centro, in galleria San Federico, per Endless Titles, una mostra del fotografo d’arte Sebastiano Pellion di Persano, curata da Gianluigi Ricuperati, ospitata nello store ASPESI di Torino. La mostra, secondo l’idea del curatore, invita il pubblico a giocare con le parole e le immagini, in un dialogo continuo tra fotografia e linguaggio. Come nel celebre “caption contest” del New Yorker, i visitatori potranno dare voce al silenzio delle immagini, scrivendo il proprio titolo per le opere esposte. Un gruppo selezionato di artisti, galleristi, collezionisti e amici ha aperto il gioco dando i titoli alle opere presenti in mostra, durante la serata inaugurale.

Immagine della mostra Vedova Tintoretto, Palazzo Madama, Torino, 2025. Ph. Studio Gonnella – Courtesy Fondazione Torino Musei e Fondazione Emilio e Annabianca Vedova

Proseguiamo in Centro e, a due passi dal Palazzo Reale di Torino, raggiungiamo Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica con tre imperdibili appuntamenti. In mostra, la collettiva Vedova Tintoretto. In dialogo, a cura di Gabriella Belli e Giovanni Carlo Federico Villa. Un eccezionale percorso espositivo concepito per accostare l’arte di due grandi pittori veneziani, letti in parallelo, così da affrontare lo sviluppo dell’opera di Vedova nel suo confronto con quello che è stato il maestro d’elezione, indagando similitudini e temi consonanti alla base delle singole scelte espressive.

Con Bianco al femminile, in occasione del riallestimento della Sala Tessuti, Palazzo Madama presenta anche un’esposizione che racconta la stretta connessione, materiale e simbolica, che lega il bianco, il colore naturale della seta e del lino, alla donna. Vi segnaliamo inoltre, sempre a Palazzo Madama la mostra Il conte Cozio e il mito di Stradivari, a cura di Giovanni Accornero e Duane Rosengard.

Eccoci arrivati in zona Barriera di Milano, con le nostre ultime due tappe: Almanac Inn e la Galleria Franco Noero.

© Riar Rizaldi – Courtesy l’artista e Almanac Inn

Da Almanac Inn, Riar Rizaldi presenta il primo capitolo di Fanfictie, una trilogia di opere video che esamina l’attività scientifica coloniale in Indonesia tra il XVIII e il XIX secolo. Prima personale in Italia dell’artista, frutto della residenza presso Almanac nel 2024, questa mostra esplora come la scienza occidentale abbia cercato di dare un senso al mondo osservando i paesaggi e le popolazioni di un arcipelago tropicale ricco di spiriti ancestrali inquieti e complesse storie migratorie.

Vi abbiamo parlato martedì di If we were to fall silent, atto conclusivo della terza edizione di New Gen 2025, un progetto dedicato alla formazione di giovani artistə under 30, realizzato in collaborazione tra Almanac, Cripta747 e Mucho Mas! In mostra le opere di Giulia Crivellaro, Abdel Karim Ougri, Mari Ferrario, Giulia Gaffo, Miriam Governatori Leonardi, Beatrice Mika Sakaki, Teresa Prati, Maria Luisa Zocco.

Da Franco Noero inaugura oggi la personale OILS di Mario Garcìa Torres. Un inedito corpus di opere è stato appositamente concepito dall’artista messicano per gli spazi della galleria di Via Mottalciata. Ispirandosi ad alcuni episodi della storia recente del Messico del XX secolo, García Torres costruisce una trama narrativa che dà origine ad una riflessione intorno all’idea di teatro e sul concetto di spettacolarizzazione.

Michelangelo Pistoletto, Amare le differenze, 2005. Ph. Ramella

Concludiamo in zona Porta Palazzo, sull’Antica Tettoia dell’Orologio in piazza della Repubblica, con la Luce d’artista di Michelangelo Pistoletto intitolata Amare le differenze, la frase tradotta in trentanove lingue che compare dal venti anni sul mercato alimentare più importante della città. L’opera è parte di Love Difference – Movimento Artistico per una Politica InterMediterranea dell’Ufficio Politica di Cittadellarte, che «Unisce l’universalità dell’arte all’idea di transnazionalità politica e focalizza la sua attività nell’area mediterranea in quanto in essa si rispecchiano i problemi della società globale». La vocazione sociale di Amare le differenze è potenziata dal contesto di Porta Palazzo, quartiere popolare, vero e proprio crocevia di persone e merci provenienti da diversi Paesi.

L’itinerario di sabato, 1 novembre

PAV Parco Arte Vivente
Via Giordano Bruno, 31
parcoartevivente.it
+39 011 3182235
info@parcoartevivente.it
@pav_turin
La Sagesse des lianes
Binta Diaw
a cura di Marco Scotini
01.11 → 08.03.2026

Guido Costa Projects
Via Mazzini, 24
guidocostaprojects.com
@guidocostaprojects
Manuele Cerutti
01.11 → 14.02.2026

Camera – Centro Italiano per la Fotografia
Via delle Rosine, 18
camera.to
+39.011.0881150
camera@camera.to
@cameratorino
Lee Miller. Works 1930-1955
a cura di Riccardo Costantini
01.10 → 01.02.2026
at Project Room
Cristian Chironi. Abitare l’immagine (Living the Image)
a cura di Giangavino Pazzola
24.10 → 01.02.2026

Accademia Albertina di Belle Arti
Via Accademia Albertina, 6
albertina.academy
+39 011 88 90 20
accademia.torino@pec.it
@accademia_albertina
Il riflesso di Leonardo. Sebastiano Ferrero e gli enigmi di un trittico rinascimentale
25.09 → 03.05.2026
World Press Photo Exhibition
19.09 → 08.12.2025

ASPESI Torino
Galleria San Federico, 46
aspesi.com
+39 011 561 3577
@aspesiofficial
Endless Titles
Sebastiano Pellion di Persano
a cura di Gianluigi Ricuperati
30.10 → 07.11.2025

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica
Piazza Castello
palazzomadamatorino.it
ftm@arteintorino.com
+39 011 5211788
@palazzomadamatorino
Vedova Tintoretto. In dialogo Tintoretto and Emilio Vedova
a cura di Gabriella Belli e Giovanni Carlo Federico Villa
→ 12.01.2026
Il conte Cozio e il mito di Stradivari
a cura di Giovanni Accornero e Duane Rosengard
→ 23.11.2025
Bianco al femminile
→ 02.02.2026

Almanac Inn
Via Reggio, 13
almanacprojects.com
+ 447591681273
info@almanacprojects.com
@almanac_eu
Fanfictie
Riar Rizaldi
25.10 → 01.02.2026

Galleria Franco Noero
Via Mottalciata, 10/B
franconoero.com
+39 011 882208
info@franconoero.com
@galleriafranconoero
OILS
Mario GarcĂŹa Torres
01.11 → 14.02.2026

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