Passato e futuro del Castello di Rivoli si incontrano nell’opera di Elisa Sighicelli. Cinque foto simboliche allestite al primo piano del maniero rendono omaggio alla Collezione Cerruti. Cinque scatti intensi realizzati nel corso del 2019, durante le fasi di restauro della villa che fu del collezionista di Rivoli.
Sighicelli impiega la fotografia per compiere un lavoro sulla fotografia stessa. Tenta, attraverso supporti tattili e materici, di far sì che le sue immagini catturino gli echi del visibile, analizzando i modi in cui la realtà riflette se stessa. Ed è ciò che è avvenuto anche dopo l’incontro con la villa di Cerruti. L’artista si è recata più volte nella villa di Rivoli che ospita la collezione, compiendo una serie di sopralluoghi quando le stanze erano prive delle opere d’arte e alcuni arredi a muro erano parzialmente coperti da plastiche protettive. Gli echi del passato, del presente e del futuro, da imprimere in immagine fotografiche che diano allo spettatore riflessi della realtà nella casa di Cerruti in tutte le sue sfaccettature.
Nelle stampe su raso allestite nella sala 10, della serie Lumenombra, questo aspetto è fortemente presente. L’artista ha voluto riprendere la sala da pranzo della villa: l’atmosfera è sospesa tra passato, che si intravede grazie ai riflessi delle antiche specchiere, e il futuro che si rinnova, evidente con i grandi teli di plastica utilizzati per i lavori di restauro. Andando oltre, nella sala 11, sono allestite le due stampe Lumenicta, incastonate sulle porte già esistenti del Castello formano un connubio complementare con l’intarsio settecentesco. Quasi non si notano e ci sembra di essere di fronte a un tromp l’oeil moderno e digitale. Il titolo inventato combinando i termini “lume” e “notte” intende evidenziare il fascino della villa ormai restaurata. Sighicelli lo fa utilizzando una torcia elettrica che illumina i tratti caratteristici della casa che evidenziano altresì il carattere e il passaggio di Cerruti. Come se fossimo degli spettatori notturni, abbiamo la possibilità di vedere scorci simbolici della villa e della vita del collezionista. Ed ecco un De Chirico, ma anche diversi quadri di arte sacra, tenuti a fianco del letto. Aspetti diversi della personalità , delle passioni di questo carismatico, ma al tempo stesso riservato imprenditore e collezionista.
L’omaggio fotografico di Elisa Sighicelli si aggiunge a quelli degli altri artisti ospitati nell’atrio esterno del Castello, al primo piano e al giardino di Villa Cerruti: Ed Atkins, Anna Boghiguian, Alex Cecchetti, Camille Henrot, Liu Ding, Nalini Malani, Giulio Paolini, Giuseppe Penone, Susan Philipsz, Seth Price e Michael Rakowitz.
Fino al 19 gennaio 2020.
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