Categorie: Arti performative

Se fisso una donna…le performance del MACRO, in video-chat con Ambrosia

di - 21 Aprile 2021

Abbiamo partecipato in anteprima a una delle performance di “Io poeto tu”, la mostra dedicata a Simone Carella (1946 -2016) che inaugura la sezione POLIFONIA del MACRO. L’happening, intitolato Scommettiamo che se fisso una donna la faccio arrossire, fa parte di “Perché gli artisti fanno le mostre e poi se ne vanno”, i cinque interventi di Anna Franceschini studiati assieme al direttore del MACRO, Luca Lo Pinto.

Simone Carella, figura iconica del teatro d’avanguardia romano dagli anni ’60 agli anni ’80, è al centro degli interventi di Franceschini, finalizzati a «Lavorare sulla forma “mostra” e sull’istituzione “museo” e spazio espositivo» come lei stessa ci ha spiegato. «Volevo costruire una serie di interventi e azioni materiali e immateriali, in presenza e non, dentro e fuori museo, da portare a casa e da guardare e basta. Si tratta di riflettere sui confini, a volte labili, tra spazi, situazioni e interazioni», ha continuato Franceschini. La performance prevede una video-chat privata con Ambrosia che restituisce la dimensione ipnotica e intima dello sguardo di Flavio Sorrentino, iniziatore al teatro di Simone Carella.

La performance di Ambrosia per il MACRO

Non appena iniziata la nostra video chat, sono stata catapultata in una dimensione irreale e sensuale dove ho incontrato Ambrosia sdraiata sul suo letto, avvolta in uno stupendo abito in piume di The Attico e calzature e gioielli Virili. Nella sua stanza sono disseminati oggetti vari, che rimandano alla sua poetica e al suo pensiero: tra un San Sebastiano di Pinturicchio e un poster di Anna Oxa si è svolta la nostra conversazione, durante la quale rimango stupita dal modo in cui Ambrosia riesca a costruire una conversazione in cui sembra di conoscersi da sempre. Il mio occhio viene catturato da una pagina bianca del Manifesto Futurista della Lussuria che aleggia su una parete, di cui Ambrosia mi recita un verso: «La Lussuria, concepita fuor di ogni concetto morale e come elemento essenziale del dinamismo della vita, è una forza».

La performance, che come ci ha spiegato la stessa Ambrosia è dedicata alle sue amiche Greta La Medica e Lea T., ha la durata di tre mesi e si svolge in una stanza circondata da videocamere che consentono di sbirciare voyeuristicamente nell’intimità dell’artista. Attraverso la conversazione con l’interlocutore, del tutto privata, Ambrosia fa riflettere sull’uso delle parole e su quanto forte sia il loro impatto sulle persone. La realizzazione del progetto è avvenuta grazie alla collaborazione di Paoli De Luca, Daniele Ragosta, Davide Favetta, Adelaide Vasaturo e Giovanni Salsano, ribadendo la sua visione sociale dell’arte (pur in piena pandemia).

Vincenzo D’Ambrosio è nato nel 1993 a Napoli. Dopo gli studi in comunicazione, si trasferisce a Milano per studiare fotografia, dove ha iniziato un percorso di sperimentazione artistica facendo del suo corpo il principale mezzo espressivo. Vincenzo, o Ambrosia, è qualcosa di ancora da definire, un modo di essere difficile da descrivere (qui potete leggere la nostra intervista, per la rubrica per The Underground).

Articoli recenti

  • Mostre

A Universo Factory, il collettivo BOW ridisegna lo spazio come organismo vivo

Fino al 15 febbraio 2026, “Architetture di confine” mette in relazione cinque pratiche artistiche nell’ex setificio veneto, ridefinendo il concetto…

13 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Il tempo in frantumi di Rosa Barba al MAXXI di Roma

La retrospettiva di Rosa Barba al MAXXI di Roma ripercorre vent'anni di sperimentazione tra cinema e luce. Un viaggio attraverso…

12 Dicembre 2025 17:51
  • Progetti e iniziative

Sguardi migranti sulla mostra di Tatiana Trouvé: il progetto a Venezia

Altri Sguardi: nove mediatori culturali raccontano la mostra di Tatiana TrouvĂ©, in corso a Palazzo Grassi di Venezia, a partire…

12 Dicembre 2025 17:30
  • Personaggi

Morto a 89 anni Franco Vaccari, maestro della fotografia in tempo reale

Dal Photomatic della Biennale del 1972 all’inconscio tecnologico, Franco Vaccari è stato uno dei riferimenti dell’avanguardia italiana: è morto nella…

12 Dicembre 2025 15:31
  • Progetti e iniziative

Fondazione Dries Van Noten: svelati i dettagli del nuovo avamposto culturale che aprirĂ  a Venezia

Ad aprile 2026, Palazzo Pisani Moretta di Venezia aprirĂ  al pubblico come sede della Fondazione Dries Van Noten: artigianato, arti…

12 Dicembre 2025 13:11
  • Mostre

Ritratto di Mattia Moreni da giovane: la mostra al Museo di Bagnacavallo

Nell’ambito di un ampio progetto dedicato alla riscoperta di Mattia Moreni, artista irregolare del Novecento, al Museo Civico di Bagnacavallo…

12 Dicembre 2025 12:35